TV pubblica in crisi – .

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La Rai potrebbe trovarsi a vivere una fase di rivoluzione interna forzata. L’addio di Amadeus deve indurre ad alcune riflessioni, considerati gli sforzi economici compiuti dalla tv pubblica per trattenerlo. Il fatto che ciò non sia bastato fa luce sulle supposizioni relative ad un clima ormai sgradito all’ospite.

L’ex direttore artistico di Festival di Sanremo tuttavia non sarebbe il solo nel gruppo degli insoddisfatti. Non è detto che Warner riesca a portare nei Nove tutti i big della Rai, certo, ma sembra che molti si guardano intorno.

La nuova Rai del governo Meloni

Il mondo della politica ha sempre trovato spazio in Rai, in un modo o nell’altro. Questa non è una prerogativa di questo governo di centrodestra. Qualcosa però è innegabilmente cambiato sotto la “gestione” del premier Giorgia Meloni.

C’è infatti un’agitazione eccessiva, al punto che non è da escludere un addio con nomi diversi. La relazione tra Sigfrido Ranucci e la Commissione di Vigilanza Rai sarebbe ai minimi storici. Come non considerare in questa analisi gli scontri con Maurizio Gasparri, con tanto di indiscrezione su un possibile blocco della Segnala repliche in estate. Una mossa che ha creato agitazione tra i rappresentanti del M5S in Commissione di Vigilanza Rai.

Un altro pezzo da 90, attualmente tra i più amati del panorama televisivo italiano, è Francesca Fagnani. Il suo programma Bestie continua a riscuotere enormi successi, ottenendo ottimi indici di share e facendo notizia prima e dopo la messa in onda delle sue interviste ai vip.

Da mesi si vociferava di un suo passaggio a Nove che, insieme ad Amadeus, garantirebbe il volto giusto per attirare un’incredibile fetta di pubblico televisivo. Non si può però escludere dall’equazione il corteggiamento di Mediaset. Pier Silvio Berlusconi intende ancora cambiare il volto di internet ma, allo stesso tempo, deve garantire numeri ottimali e continuativi.

L’addio forzato di Barbara D’Urso ha lasciato un vuoto considerevole che non è stato ancora colmato. Se a questo aggiungiamo i risultati poco entusiasmanti di reality come Grande Fratello E L’Isola dei famosiè facile capire come funziona la padrona di casa Bestie può essere allettante, davvero.

Che ne dici invece di? Federica Sciarelli? Sembra che la nuova Rai del governo Meloni abbia già provveduto a sostituirla in qualche modo. Gli spettatori potrebbero dire addio Chi ha visto?considerando come è stato lanciato il programma Selvaggio West di Salvo Sottile. La celebre conduttrice vedrebbe un’eccessiva somiglianza con il suo format in termini di contenuti.

Il caso Fiorello e il futuro del Festival di Sanremo

Si parla di una telefonata di Giorgia Meloni in Rai per fare di tutto trattieni Fiorello. Il pubblico lo ama e un terzo addio difficile, dopo quello desiderato di Fazio e quello immediato di Amadeus, sarebbe inaccettabile.

Secondo quanto riportato da La stampalo showman siciliano sarebbe stato pronto per una pausa dopo la fine Viva Rai2!, considerando l’enorme stress degli ultimi anni. Non ci sono voci su un suo possibile addio e, come lui stesso ha sottolineato, con Amadeus c’è una grande amicizia ma questo non significa seguire sempre le stesse strade.

Chi può dire cosa accadrà in futuro ma, intanto, la Warner punta molto sull’ex direttore artistico dell’Ariston. Avrebbe firmato a contratto da 2,5 milioni di euro per quattro anni. Un totale di 10 milioni, con la garanzia di potersi cimentare in numerosi progetti guidati e seguiti personalmente. Per questi, nel loro insieme, il budget per i prossimi quattro anni sarà, a quanto pare, approssimativo 100 milioni di euro.

Si pensava che il principale nemico della televisione fosse lo streaming, e invece sullo stesso campo di battaglia si sta delineando una competizione incredibile. Qualcosa che con certe caratteristiche non accadeva dai tempi della rivoluzione di Silvio Berlusconi.

Il gruppo Discovery non intende fermarsi ma dovrà valutare attentamente le proprie scelte. Si era vociferato di un’opportunità per Barbara D’Urso ma, ormai da mesi, tutto sembra fermo. Nel gennaio 2024 Laura Carafoliresponsabile della programmazione e delle produzioni originali del gruppo, aveva tuttavia corteggiò pubblicamente Antonella Clerici. La gamma di nomi c’è e un cambio di scenario potrebbe entusiasmare molti.

Questo però non è l’unico rischio che corre la Rai. La legge, infatti, scadrà nel 2025 convenzione con il Comune per la Festival di Sanremo. Il costo annuo è di 5 milioni di euro, a cui vanno aggiunti i budget specifici per la realizzazione dell’evento.

Chi sarà il sostituto di Amadeus? Riuscirà a garantire il successo negli ascolti e, soprattutto, negli introiti pubblicitari? Resta da vedere se la Rai vorrà assumersi questo rischio e quale sarà l’offerta della concorrenza.

IL Festival di Sanremo deve essere trasmesso in chiaro, questo è certo, ma non è da escludere l’ipotesi di un trasferimento a Mediaset Forse. Insieme al caos dei nomi, quindi, da Cattelan a De Martino, da Conti a Bonolis, c’è anche quello della rete.

Tags: Addio Rai Fagnani Ranucci scia Amadeus pubblico crisi

 
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