“Ho invitato 3 esponenti del Pd e un direttore ma non erano disponibili” – .

La puntata del 18 aprile di Porta A Porta ha fatto discutere perché a un certo punto si è trovata con sette uomini a parlare del tema dell’aborto, in relazione all’emendamento proposto da Malagola (FdI) che lei vorrebbe inserire nel disegno di legge per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), la presenza di associazioni anti-aborto nelle cliniche. Una scena che, a molti, ha ricordato quella BoJack Cavaliere dove invita un conduttore di talkshow “tre maschi bianchi che indossano un papillon parlano di aborto”. La redazione di Porta a Porta, però, emette una nota e chiarisce: «Avevamo invitato tre parlamentari del Pd (poi sostituite dall’onorevole Zan per indisponibilità) e un direttore di giornale, anche lui indisponibile».

La nota della redazione di Porta a Porta

«La redazione di Porta a Porta sottolinea che gli inviti per la trasmissione politica di giovedì 18 aprile sono stati fatti nei giorni precedenti lo scoppio della polemica. Poiché era prevista la presenza del Pd, avevamo invitato tre parlamentari del Pd (sostituite alla fine dall’onorevole Zan per indisponibilità) e una direttrice di giornale, anch’essa indisponibile”.

La redazione sottolinea poi che: «In ogni caso l’aborto è stato solo uno degli otto temi trattati nella trasmissione di ieri. Gli altri sette sono stati la guerra, la Meloni a Bruxelles, l’appello del governo contro l’Emilia-Romagna sul fine vita, la discussione sulla foto di Berlinguer nel partito democratico, i 5 in condotta e i sondaggi pre-elettorali. Lo sa lo stesso Partito, già dalle 9.47 (prima che le agenzie esprimessero le polemiche reazioni) avevamo valutato la presenza dell’Onorevole Sportiello per i Cinque. Minuto oggi, ma la tensione internazionale conseguente all’attacco israeliano all’Iran ci costringe ad occuparci di questo. Naturalmente torneremo sull’argomento alla prima occasione disponibile”.