“Se queste sono censure…” – .

“Se queste sono censure…” – .
“Se queste sono censure…” – .

Il direttore del Tg La7 Enrico Mentana al Festival televisivo di Dogliani torna sul caso di un duello televisivo fallito in vista delle elezioni europee 2024. “Confronto Schlein-Meloni? Lo avrei condotto volentieri, ma non escludo di farlo. Per il 6 e 7 giugno ho invitato tutti i leader. Non escludo che venga realizzato. L’errore fondamentale è stato aspettare condizioni di parità”. Così Mentana ha poi ricordato che i confronti finali “non muovono” i voti e ha bollato come “populista” l’idea del premier Giorgia Meloni di scrivere solo ‘Giorgia’ sulla scheda elettorale per le elezioni europee. “La Meloni è il punto forte della Premiership? Ricordatevi la sfida di Renzi (referendum 2016, ndr) – ha aggiunto Mentana -. Renzi non aveva tenuto conto della sua opinione pubblica, per la Meloni invece la battaglia è più contestabile”.

Leggi anche: Ecco l’unica Telemeloni, Giorgia fa impazzire la sinistra: il video

Si parla ancora di Rai e, citando il caso di Antonio Scurati, di presunta censura: “Scurati? Probabilmente uno stupido manager ha deciso di non pagarlo e lui non ci è mai più andato. Il discorso di Scurati è stato letto e pubblicato da tutti, compreso il programma in cui sarebbe dovuto andare in onda, queste sono le censure che siamo completamente liberi di fare”, ha detto il giornalista. “Finché” la Rai “sarà in mano ai partiti, chi vince cercherà di esercitare la propria ‘egemonia’”, ricorda Mentana che aggiunge: “L’occupazione della destra non è diversa dalle occupazioni del passato. Dobbiamo vigilare perché non sottovaluto mai i rischi per la libertà, che però sono garantiti non solo dalla Costituzione, ma anche da chi fa informazione. I giornalisti sono difensori della propria libertà, opposizione, ma la gente pensa con la propria testa, la gente non è stupida. La prova è che chi controlla la Rai dal 1994 ha sempre perso le elezioni”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT Zuleyha trova Betul – Terra amara – .