«Soffro di attacchi di panico, temevo il successo. Adesso voglio Sanremo” – .

«Soffro di attacchi di panico, temevo il successo. Adesso voglio Sanremo” – .
«Soffro di attacchi di panico, temevo il successo. Adesso voglio Sanremo” – .

Su Amici ha conquistato tutti con i suoi Follia e Non è la fine. Non ha vinto: è stata eliminata nella quinta puntata della serata, poco prima della finale. Ma il futuro per Lil Jolie Parti ora. Angela Ciancio, questo il vero nome del cantante 24enne casertano, rivelazione dell’ultima edizione del talent di Canale 5, che ha lasciato la scuola più seguita d’Italia – quella diretta da Maria De Filippi – con un disco contratto in tasca con la BMG, il colosso della discografia che ha appena pubblicato il suo EP La vita non uccide. Lo presenterà oggi incontrando i fan alla Discoteca Laziale. Aveva già un contratto discografico prima di approdare ad Amici, ma con un’altra etichetta, la Warner.

Cosa non ha funzionato nella gestione precedente?
«Non avevo ancora trovato la mia dimensione e la mia identità artistica. Non ero ancora pronto ad affrontare certe pressioni: non si adattavano al tipo di messaggio che voglio trasmettere con le mie canzoni”.

Che messaggio?
«Le parole chiave sono autenticità e genuinità. Quello che voglio dire ai ragazzi che sognano di fare questo lavoro nella vita è di imporsi per far rispettare le proprie idee. E di non perdere mai il tuo carattere”.

Ha mai perso la sua natura?
“È successo. Quando si entra nel settore è inevitabile lasciarsi allettare dalle classifiche e dai numeri. Purtroppo mi sono lasciato tentare. Poi ho capito che non dovevo lasciarmi influenzare. Vado in terapia da due anni per imparare a gestire gli attacchi di panico.

Si sono presentati anche nella scuola “Amici”?
“SÌ. Era inevitabile, con tutta quella pressione. Però ero bravo a gestirli. Nei mesi trascorsi all’interno della scuola ho svolto la terapia online, a distanza”.

Chi è Lil Jolie? Quello che canta “C’è tempo” di Ivano Fossati o quello che si scatena su “Kiss Me” di Madame?
“Sono entrambi. Ho la mia leggerezza di ventiquattrenne, ma anche un lato più riflessivo. Il mio terapista dice che sono complicato.

Cosa c’è di complicato?
«Ci ​​sono troppe cose insieme: mi contraddico. Mi piace semplicemente essere istrionico (ride).”

Il successo può avere anche un lato oscuro, basti pensare alla storia di Sangiovanni: ti senti pronto ad affrontarlo?
«Non mi spaventa. Ho le spalle larghe. Ho lasciato Caserta e mi sono trasferito a Milano per inseguire il mio sogno quando avevo solo 19 anni. So come funziona questo gioco. Rispetto ad altri concorrenti dell’ultima edizione di Amici che non avevano fatto un vero e proprio allenamento, io ero più preparato. Ecco perché alcune persone mi hanno guardato male”.

In che senso?
«C’è stato un distacco. Mi hanno preso per arrogante. Gli ho detto: “Stai attento, il mondo là fuori non è come lo immagini: non si vince facilmente”. Sono una ragazza semplice e normale. La televisione ingigantisce un po’ tutto: una discussione potrebbe diventare una questione di Stato”.

Ti sei dato delle scadenze? “Friends” è stata la sua ultima risorsa?
“NO. Perché secondo me darsi una scadenza significa perdere in partenza. Credo in quello che faccio. Poi se a 30 ancora non ho fatto il salto di qualità ne riparleremo. Per ora c’è tempo”.

Cosa pensi del successo della scena campana negli ultimi anni?
«Felice che oggi l’Italia intera ci veda con occhi diversi: ma vorrei che non ci concentrassimo solo sull’hip hop. Ci sono molte realtà interessanti”.

E i fischi di Sanremo contro Geolier?
“Dimostrano la bassezza del popolo: c’è ancora del lavoro da fare”.

Carlo Conti inizierà presto ad ascoltare le canzoni per il prossimo Festival di Sanremo: ti vedremo su quel palco tra otto mesi?
“Lavorerò per farmi trovare pronto”

`Discoteca Laziale, via Giovanni Giolitti 263. Oggi, ore 16.00

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Il Messaggero

 
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