Nessun cambio di programma all’orizzonte per il rinnovo dei vertici Rai. Dopo le elezioni europee, l’amministratore delegato Roberto Sergio conferma che ci sarà una staffetta tra lui e l’attuale direttore generale, Giampaolo Rossi. Intervistato da Francesco Merlo al Festival dell’Innovazione di Venezia organizzato dal Foglio, Sergio ha confermato: «Un anno fa mi fu chiesto di completare il mandato triennale con l’uscita di Fuores. Ho accettato e nominato direttore generale Giampaolo Rossi, che ho stimato e continuo a stimare. Ora lui sarà il prossimo amministratore delegato e io sarò il prossimo amministratore delegato. Non c’è problema”.
«Serena Bortone avrebbe dovuto essere licenziata»
Alle accuse di gestire adesso una «TeleMeloni» che dà grande spazio al governo a scapito delle opposizioni, Sergio risponde citando un rapporto dell’Osservatorio di Pavia: «Più che altro dovrebbero chiamarci Teleopposizione. Mai come ora nella mia dirigenza c’è stato spazio per l’opposizione, mentre si sono ridotti i tempi del presidente del Consiglio”. Nella conversazione si passa anche al caso Scurati, in cui la Rai venne accusata di aver censurato il monologo dello scrittore del 25 aprile. Aveva lanciato accuse che avevano alimentato anche la conduttrice Serena Bortone. Sergio dice senza mezzi termini: «La Bortone avrebbe dovuto essere licenziata per quello che ha fatto, e invece non è stata punita. In nessuna azienda sarebbe consentito pubblicare un post contro l’azienda per cui lavori. Adesso l’11 giugno avrà modo di fare chiarezza e prenderemo una decisione”.
Le accuse di censura contro Scurati
Nessuna censura quindi secondo Sergio, che ribadisce: «C’è stato un grande ribaltamento della realtà riguardo alla vicenda». L’amministratore delegato della Rai aveva inviato un messaggio alla conduttrice «per chiederle di mandare in onda il discorso di Scurati, che non è arrivato perché non era pagato». Le indiscrezioni però dicono che dalla prossima stagione Bortone andrà in onda con le puntate del suo programma dimezzate: «Ma al momento nessuno di noi conosce i palinsesti, che verranno presentati venerdì prossimo».
