Spettatori che non pagano, ascolti in calo, conti reali in rosso. Ecco i problemi della Rai, che perde con la tv e si salva con le antenne

Quando a marzo il consiglio di amministrazione della Rai e a fine maggio l’assemblea dei soci hanno approvato il bilancio 2023 della società mediatica dello Stato nei comunicati vengono forniti solo due dati: il pareggio di bilancio e il primato delle reti televisive pubbliche nell’ascolto in prima serata. Entrambi sono dati veri, ma incompleti. Il pareggio è stato raggiunto solo nel bilancio consolidato grazie ai buoni dividendi, ma il bilancio 2023 della Rai spa ha chiuso in rosso per quasi 40 milioni di euro che è come dire che in Rai va tutto bene tranne tv e radio , che sarebbero i attività principale. Gli ascolti del 2023 hanno raggiunto la vetta della classifica in prima serata, perdendola poi contro Mediaset nel corso della giornata. Quindi il 2023 è stato un anno brutto, molto peggiore del precedente che pure non aveva brillato.

Nonostante le bollette della luce, ancora una volta la tariffa viene elusa

Secondo la documentazione allegata al bilancio e che porta la firma dell’amministratore delegato Roberto Sergio, la perdita operativa, che peggiora di 9,5 milioni di euro il già negativo risultato del 2022, deriva anche da un calo dei ricavi da locazione che provenivano dall’energia elettrica privata fatture. Un buco di 38,7 milioni di euro rispetto all’anno precedente «dovuto ai minori incassi derivanti dalle dilazioni di pagamento concesse ai comuni alluvionati, ai ritardi nei tempi di fatturazione imputabili ad alcune società fornitrici di energia elettrica e ad un significativo aumento della morosità (stimato in dell’ordine dell’1,5%) causati dalle difficoltà delle famiglie considerata la complessità del contesto socio-economico”. Adesso parte di questa somma manca a causa delle dilazioni concesse nel pagamento di tasse e tributi, e probabilmente avrà solo un ritardo in contanti. Ma è la prima volta che la Rai denuncia che tanti italiani non riescono a pagare la bolletta della luce e quindi anche il canone che incassa la tv di Stato.

Redditi da locazione inferiori all’importo dovuto di 2,6 miliardi di euro in 17 anni

Sergio sostiene che da oltre quindici anni l’azienda è alle prese con un grosso problema in termini di entrate, legato proprio agli incassi dei canoni: «I conti annuali separati», scrive, «miravano a determinare i costi di fornitura del servizio pubblico attività che devono essere coperte con risorse canone, evidenziano la mancanza di finanziamenti pubblici per il periodo 2005-2022 per un importo pari a 2,66 miliardi di euro”. Nonostante le condizioni finanziarie così difficili e con le preoccupazioni espresse per il futuro, nel 2023 la Rai è riuscita ad incrementare ulteriormente un organico già ingrossato. L’organico è cresciuto di ulteriori 165 unità, raggiungendo 11.146 dipendenti per la sola Rai spa e 12.605 per l’intero gruppo.

I guai della tv compensati dagli utili delle antenne di Rai Way

A far pareggiare il bilancio consolidato sono soprattutto i dividendi di Rai Way, incassati solo in parte dalla tv di Stato che detiene poco più del 65% delle azioni (il resto dopo la quotazione è in mano a risparmiatori e investitori internazionali). Bene anche Rai.com, che cura le attività web del gruppo, ma ci sono non pochi problemi anche da parte di alcune società controllate. Come San Marino Tv di cui vengono forniti pochi dettagli, ma la partecipazione è stata interamente svalutata in bilancio “in relazione alla situazione di crisi economica e finanziaria in cui versa la società e in attesa di interventi straordinari per riequilibrare la gestione”.

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