Successivamente travolto dalle polemiche Repubblica ha rilasciato alcune chat private tra lui e Fabrizio Piscitellidetto Diabolik, il leader ultras della Lazio ucciso nel 2019, Paolo Signorelliora ex portavoce del ministro Francesco Lollobrigidanei giorni scorsi ha deciso di dimettersi.
Le conversazioni finite nel mirino lo sono state ricavato dagli atti dell’inchiesta proprio sulla morte di Piscitelli. Questi sono alcuni scambi di messaggi su WhatsApp. Peccato che Signorelli non c’entri nulla con quell’indagine, non essendo mai stato indagato. Eppure, proprio quelle chiacchierate furono rese pubbliche, suscitando un vero scalpore confusione politica. Di seguito il contenuto della lettera di Paolo Signorelli:
“Questa vicenda mi ha distrutto la vita e oggi non ho nemmeno la forza di parlarne pubblicamente. Le conversazioni e i messaggi con Fabrizio Piscitelli sono certamente esecrabili e offensivi, seppure estemporanei e circostanziati. Mi scuso per questo. Tuttavia, si tratta conversazioni riservate privi di rilevanza penale ed ininfluenti ed ininfluenti rispetto alla sentenza in cui sono stati prodotti. La diffusione di tali dati Ha avuto effetti devastanti sulla mia vita di un operaio, padre di famiglia, senza precedenti penali, che vede così calpestati il suo onore e la sua reputazione. Nonostante i vari commenti che riserverà la solita gente e la solita stampa”.
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