Rigenerato nel corpo e nella mente, “in pace con se stessi” dopo il Roland Garros, Fabio Fognini vince un altro premio perché a trentasette anni giocare gli Slam è un regalo da scartare. Fognini batte con un 1-0 il ventenne francese Luca Van Assche, che sull’erba ha ancora una lunga gavetta. Gioco molto fluido di passaggi e accelerazioni lungo le linee, mostrando un tennis ancora brillante. Notevole la prima prestazione contro l’allievo di Vincenzo Santopadre, ripescati i forfati del tedesco Dominik Koepferche si è ritirato a causa di un infortunio al legamento della caviglia.
Dominio per un set fin dall’intervallo del terzo game, con 3 break point annullati da 0/40 e un quarto in vantaggio sul 4-1. Prendendo il comando nell’ottavo game del secondo set tra rovesci in contropiede, dritti lungolinea e dolci volèe in anticipo, che gli sono valsi il 5-3 finalizzato al servizio (6-3). Poi ancora, Fognini strappa subito il servizio di Van Assche nel terzo set e si mette in controllo contro un avversario che varia con difficoltà su questa superficie e nonostante il controbreak del 5-5, Fabio chiude la pratica in poco più di 2 ore.: 6-1 6-3 7-5.
Fognini affronterà Casper Ruud al secondo turnocon il punteggio di 7-6(2) 6-4 6-4 contro l’australiano Bolt con l’ottava testa di serie del torneo, che da quest’anno segue il ranking ATP e non più quello “meriti di superficie”. Da dire che Ruud, tre volte finalista negli Slam, non ha mai giocato il terzo turno a Wimbledon e speriamo di no neanche quest’anno.
