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La battuta di Balbontin sulla depressione di Ilicic dimostra che Twitch non è la TV – .

La battuta di Balbontin sulla depressione di Ilicic dimostra che Twitch non è la TV – .
La battuta di Balbontin sulla depressione di Ilicic dimostra che Twitch non è la TV – .

Durante il commento in diretta su Twitch della partita Portogallo-Slovenia, in occasione della Gialappa’s Band c’era la scorsa notte Enrico Balbontinil comico che divenne famoso a Zelig per le sue “lezioni savonesi”. Sull’ingresso in campo di Josip Ilicicpiù o meno a metà del secondo tempo supplementare, Balbontin ha fatto una battuta molto ingiusta che, in un contesto televisivo, avrebbe avuto più o meno lo stesso effetto della battuta sui socialisti che fece Beppe Grillo nel 1986. Prima di mostrarla, un po’ di contesto: la presenza di Josip Ilicic agli Europei è la più classica delle favole a lieto fine. L’ex calciatore di Palermo, Fiorentina e Atalanta è caduto e si è rialzato più volte da una depressione che lo ha portato a riprendersi completamente solo una volta tornato a casa, a Maribor, la squadra che lo ha lanciato da ragazzo. Quindi vedere quel grande campione giocare negli ottavi di finale contro la squadra di Cristiano Ronaldo è esattamente quello che, perdonate la retorica, di solito si esprime con una frase: la magia del calcio.

Enrique Balbontin conosce chiaramente questo contesto. Qui si lancia in una battuta dura e molto scorretta che la Gialappa’s Band etichetta immediatamente come “la profezia di Balbontin”: “Per quanto riguarda Ilicic, sarebbe bello se dopo aver superato la depressione, tirasse un rigore, lo sbagliasse e si suicidasse.” Arriva subito Gialappa’s: “Nooooo!”. E subito sale sul palco il Dissocillo, il pupazzo che la Gialappa’s Band ha inventato per l’occasione quando qualcuno in studio si prende la libertà di fare una battuta di questo tipo. Come se tutto fosse stato scritto, la partita si trascina fino ai calci di rigore e Josip Ilicic li sbaglia. Balbontin e la Gialappa’s non riescono a trattenere le risate mentre in studio, a dire il vero, sembra aleggiare un po’ di freddo.

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Che la battuta possa piacere o meno, suscitare indignazione, infangare, irritare la propria sfera personale, non è affare dello scrittore. Ognuno ha la propria esperienza sulle spalle, la propria intelligenza ed è in grado di valutare il contesto secondo le bussole di riferimento che ha in tasca. La “profezia di Balbontin”, però, ci rivela come il contesto di Twitch sia, almeno apparentemente, più libero di quello televisivo. Non è un caso che la stessa Gialappa’s Band abbia deciso da tempo, in assenza di altre proposte rilevanti, di migrare su questa piattaforma per i propri progetti. Gialappa sa benissimo che su Twitch può liberare il suo linguaggio in un modo che neanche su Tv8 puòriuscendo a trovare assoluto conforto anche su temi delicatissimi come la salute mentale. Enrique Balbontin non sarebbe mai riuscito a fare una battuta del genere su Rai o Mediaset. Gli scagnozzi della televisione, associati all’uno o all’altro partito politico, avrebbero iniziato puntualmente a chiedere conto, a misurare i dati di ascolto; sarebbero partite le domande, i comunicati, le distanze, le protezioni. Sarebbe insomma caduta la scure della protezione e della garanzia della sensibilità altrui.

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Il paradosso è che la libertà su Twitch è limitata fino a un certo punto.: una battuta come questa sulla salute mentale potrebbe colpire molto più di un seno scoperto. Eppure sulla piattaforma di proprietà di Amazon i contenuti sessuali, come la violenza gratuita, sono esplicitamente proibiti. La semplice esposizione di un capezzolo è sufficiente a mettere nei guai seri i creatori di contenuti. A proposito di eccessi. Per il resto, potremmo anche discutere tutto il giorno se una battuta sulla depressione possa essere divertente o meno. Ma non sul fatto che una battuta del genere non debba essere fatta. Cadremmo, infatti, nella trappola del “non puoi più dire niente” che, di fatto, è una trappola. Non è vero che non puoi più dire niente, puoi dire tutto, dovresti dire tutto. Non possiamo negare, tuttavia, il clima da caccia alle streghe che da tempo ha preso di mira anche i mostri sacri del politicamente scorretto, da Ricky Gervais a Dave Chapelle. Ok, Enrique Balbontin non è Ricky Gervais, non è Dave Chapelle, ma quella è esattamente una battuta (è uno scherzo!) che avrebbero fatto. Una battuta che sui media tradizionali, anche nello stesso GialappaShow trasmesso su Tv8, oggi non sarebbe mai andata in onda. Una battuta che dimostra l’effetto alienante che si genera ogni volta che qualcuno scherza su argomenti presumibilmente intoccabili.

Gennaro Marco Duello (1983) è giornalista professionista. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa di Napoli. Dal 2011 lavora a Fanpage.it. Esordisce nella narrativa nel 2022 con il romanzo Un male purissimo (Rogiosi). California Milk Bar – La voragine di Secondigliano (Rogiosi, 2023) è il suo secondo romanzo.

 
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