la proprietà del gruppo ritorna al 100% della famiglia – .

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Chiave a brugola Oeb è un affare di famiglia. Dopo 34 anni la proprietà della storica azienda di Lissone è tornata al 100 per cento della famiglia Brugola, che ha chiuso l’attivitàal riacquisto del 30%. di azioni nelle mani di due azionisti di minoranza, il Gruppo Fontana e il Gruppo Agrati. Come sottolineato dai vertici dell’azienda leader mondiale nel settore delle viti a brugola per motori, la scelta di riacquistare è “una decisione strategica che riflette la prospettiva di crescita e l’impegno nello sviluppo di opportunità future”.

Presidente Jody Brugola ha spiegato che l’operazione rappresenta un sogno, lo stesso sogno di suo padre Giannantonio Brugola, realizzato in onore del nonno Egidio. Due persone che“Hanno dedicato passione e impegno alla costruzione di questa azienda”, ma non finisce qui. L’azienda è sempre orientata al progetto e ha numerosi obiettivi da perseguire: “Grazie a questa operazione, avvenuta in un momento strategico, possiamo continuare a rispettare il nostro piano di espansione e crescita”.

Il direttore finanziario Alessandro Galbarini ha parlato di un riacquisto strategico, considerato che il gruppo sta attraversando una fase di crescita costante. E soprattutto si profila un aumento significativo della capacità produttiva e della redditività sia per il 2024 che per il 2025: “Ci aspettiamo un aumento dei volumi del 15% rispetto al 2023, con un ulteriore +10% già previsto per il 2025”le sue parole riportate da Giorno. Continueranno gli investimenti, con attenzione all’impatto ambientale e al legame con il territorio.

Oeb Brugola produce più di 800 tipologie diverse di viti e vanta più di 500 dipendenti tra Italia e Usa (stabilimento in Michigan, ndr), ma la storia inizia da lontano, precisamente dal 1926. Egidio Brugola creò l’azienda come fabbrica di rondelle e anelli speciali per motori e affini. La diversificazione della produzione portò allo storico brevetto della Vite Cava Esagonale con Gambo Ritorto e permise all’azienda di resistere durante la Seconda Guerra Mondiale, anche grazie al principio di solidarietà che animò l’azienda e il fondatore.

Con il boom economico e sotto la guida del figlio Giannantonio Brugola, la gamma produttiva e le aree di vendita si ampliarono, soprattutto con l’esportazione in Europa e Oltreoceano.

Il resto è storia: l’azienda è un punto di riferimento per l’industria automobilistica e oggi è giunta alla terza generazione della famiglia Brugola con il già citato Jody, divenuto nel 2018 Commendatore al Merito della Repubblica Italiana.

Tag: Brugola storia continua proprietà gruppo ritorna famiglia

 
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