Sul tema droga Nisticò (Aifa) lancia critiche senza mezze misure: “È inaccettabile che la burocrazia ostacoli l’accesso alle persone innovative”.
Al centro dell’attenzione del presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Robert Nisticò, c’è una questione di fondamentale importanza: garantire un accesso equo e rapido ai farmaci innovativi. Nel corso del 29° Congresso della Federazione dei medici internisti ospedalieri (Fadoi) svoltosi a Rimini, Nisticò ha sottolineato l’urgenza di aprire tavoli tecnici con le società scientifiche per affrontare e risolvere le disparità nell’accesso alle cure farmacologiche tra i pazienti nelle diverse regioni italiane. La situazione attuale, che vede i pazienti calabresi e del nord Italia in condizioni di diversa accessibilità alle cure, è stata definita inaccettabile.
Uno degli ostacoli maggiormente evidenziati da Nisticò riguarda i lunghi iter burocratici che impediscono la disponibilità immediata di terapie innovative per i pazienti. Con procedure che vanno avanti da anni, il presidente dell’Aifa ha evidenziato la necessità di un sistema più flessibile e rapido che non solo consenta l’accesso immediato alle nuove terapie post-autorizzative ma garantisca anche un monitoraggio continuo del rapporto rischio-rischio. beneficio dei farmaci.
La burocrazia come ostacolo
La sostenibilità finanziaria rappresenta un altro tema cruciale affrontato da Nisticò. Sebbene sia essenziale garantire la sostenibilità del sistema sanitario nazionale, questa non deve diventare un problema ostacolo all’introduzione di innovazioni terapeutiche. Il presidente propone una strategia basata sul negoziato immediato con le industrie farmaceutiche al momento dell’autorizzazione dei nuovi farmaci, prevedendo eventualmente successivi aggiustamenti economici in base ai risultati effettivi delle terapie.
L’appello lanciato da Robert Nisticò vuole promuovere una profonda riflessione sull’argomento modalità con cui il sistema sanitario italiano gestisce l’introduzione di farmaci innovativi. L’obiettivo è superare gli ostacoli burocratici e finanziari attraverso soluzioni pragmatiche che tengano conto sia della necessità di garantire cure efficaci ed equamente distribuite tra tutti i cittadini italiani, sia della sostenibilità economica per le casse dello Stato.
In conclusione, il messaggio portato dal presidente dell’AIFA al Congresso FADOI pone le basi per un dialogo costruttivo tra tutti gli attori coinvolti nel settore sanitario. Solo attraverso la collaborazione tra istituzioni sanitarie, società scientifiche e industrie farmaceutiche sarà possibile raggiungere l’obiettivo comune di rendere disponibili terapie innovative senza grossi ritardi ai pazienti che ne hanno bisogno, superando così uno dei maggiori limiti attuali nel campo della sanità pubblica italiana. .