Papanicolaou, il banchiere siciliano di origini greche che sale ai vertici di Intesa Sanpaolo – .

Papanicolaou, il banchiere siciliano di origini greche che sale ai vertici di Intesa Sanpaolo – .
Papanicolaou, il banchiere siciliano di origini greche che sale ai vertici di Intesa Sanpaolo – .

MILANO – Il nome è facile da ricordare: Paola Papanicolaou. Ma al di là dell’esotismo, va ricordato perché il banchiere del 1976 in ascesa nell’organigramma della Intesa Sanpaolo – dove sarà tra i quattro capi divisione che riportano all’amministratore delegato Carlo Messina – ha le carte in regola per costruire una leadership femminile in uno dei settori più diseguali in termini di relazioni di genere. Non tanto nel mondo del lavoro, visto che tra i 300mila banchieri italiani i due generi si equivalgono. Quanto nelle gestioni, dove le donne sono circa il 20%e le prime posizioni sono una manciata.

La staffetta con Rottigni che guiderà l’Abi

Il rilascio di Marco Rottigni, che dal 1° luglio diventerà direttore generale a tempo pieno dell’ABI, ha aperto la strada alla nuova promozione di Paola Papanicolaou, che tra un mese diventerà responsabile della divisione Banche Estere. Lei supervisionerà il 11 banche commerciali controllate dal gruppo all’estero, che sono leader di mercato nei paesi tra l’Europa centrale e orientale e il Nord Africa. Il manager fino ad ora era il vice di Rottignie da luglio sarà uno dei quattro riporti diretti (cioè di business) dell’amministratore delegato del gruppo, insieme a Stefano Barrese che guida la Banca Territoriale, Mauro Micillo responsabile dei servizi alle imprese, Tommaso Corcos che gestisce la gestione patrimoniale globale, che comprende la gestione patrimoniale, il risparmio gestito e i prodotti assicurativi. Ci sono, va detto, altre 13 aree di governance più controllo, che riportano direttamente al top management della banca, due delle quali guidate da donne; e altre due donne sono a capo delle divisioni asset management e assicurazioni. Ma nessun profilo denota una crescita così rapida in campi così diversi come quello del banchiere siciliano Messina e greco attraverso suo padre. “Papanicolaou Ha il profilo ideale per ricoprire il ruolo, grazie alle competenze maturate in importanti aziende del Gruppo e nel campo dell’innovazione tecnologica. – si legge in una nota -. La nomina rappresenta la conferma della capacità di farlo Intesa Sanpaolo valorizzare i migliori talenti manageriali, puntando sulle risorse interne”. Nell’annunciare la staffetta con Rottigni la panchina ha inserito nella rosa anche Papanicolaou nuova cabina di regia “Accelerazione delle sinergie delle banche estere“, presieduto da Stefano Barrese e alla quale si uniranno a lei altri sei top manager. Il banchiere, laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Pisa, è entrato nel gruppo nel 2015, inizialmente nel Wealth management, guidando la trasformazione di Fideuram da consulente finanziario a gestore patrimoniale globale.

Tra le esperienze anche i Comitati Olimpici di Atene e Torino

Dal 2018 è a capo dell’area Trasformazione, che ha avuto un ruolo importante nella gestazione e nel lancio di Isybank, il brand digitale lanciato un anno fa dal gruppo (nel cui consiglio siede). Prima di ciò, Papanicolaou aveva lavorato Generali Private Bankingnella gestione commerciale di Mpsai canali innovativi di Citibank, nella consulenza di A Kearneynei Comitati Olimpici che organizzano i giochi di Atene 2004 e Torino 2006. “Sono sempre stata abituata a combinare cose diverse e amo la contaminazione: sono nata bilingue e penso che questo abbia in qualche modo influenzato la mia mentalità, portandomi anche a parlare fluentemente cinque lingue straniere” ha detto in un’intervista a Fondi & Sicav nel 2021. In cui ha anche dichiarato di “seguire progetti evolutivi all’interno della banca, accompagnare il passaggio da un modello tradizionale a uno futuro partendo dalle esigenze del consumatore e con l’obiettivo di soddisfarne le aspettative”. La cifra dell’eclettismo, della contaminazione, le permette quindi di “conoscere di cosa hanno bisogno i colleghi e tradurre i nuovi modelli di business in un linguaggio che comunichi con il loro. Quando si innovano le aziende spesso l’approccio è sbagliato: si parte dalle soluzioni invece che dai problemi”. Presto Papanicolaou dovrà risolvere i problemi di 11 banche estere di Intesa Sanpaolo, accelerandone la digitalizzazione e, se necessario, rafforzando la presenza del gruppo oltre i confini italiani.

 
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