Giorgia Meloni sbatte l’addio a benzina e diesel: “Follia ideologica” – .

Giorgia Meloni sbatte l’addio a benzina e diesel: “Follia ideologica” – .
Giorgia Meloni sbatte l’addio a benzina e diesel: “Follia ideologica” – .

L’ideologia va bene, la sensibilità ambientale va bene. Tutto, però, ha un limite e secondo l’attuale primo ministro italiano, Giorgia Meloni, con il divieto di circolazione su auto a benzina e diesel questo limite è stato superato. È noto che il Governo ha non poche esitazioni al riguardo. Ma le dichiarazioni più categoriche finora sono state quasi sempre rilasciate dal deputato Matteo Salvini. Questione di ruoli, visto che il leader della Lega presiede il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e forse anche di personalità.

Per una direzione più giusta ed equa

In piena campagna elettorale, Meloni analizza la decisione della Commissione Europea di fermare le auto a combustione interna. Intervistato da Aprire, il massimo rappresentante del Governo ci arriva partendo da un tema estremamente attuale: la campagna protezionistica attuata dagli Stati Uniti, che blocca l’invasione delle auto elettriche cinesi. Se Joe Biden e Donald Trump siederanno alla Casa Bianca nel prossimo mandato, la Repubblica del Drago sarà ostacolata. Il magnate, infatti, ha dichiarato perentoriamente di voler fermare la vendita di auto elettriche negli Usa.

“La questione energetica – – ha osservato Meloni – è fondamentale anche per donare una direzione più giusta ed equa per la transizione ecologicache per noi deve andare di pari passo con la sostenibilità sociale e la sostenibilità economica delle nostre imprese. Non ha senso legarsi mani e piedi solo all’energia elettrica senza prima aver assicurato un accesso adeguato alle terre rare e alle materie prime critiche che sono una parte fondamentale dei componenti necessari per la nostra transizione elettrica. Oggi l’UE sembra averlo capito, almeno a parole. Il problema è che, ora che stiamo provando a chiudere la stalla, probabilmente i buoi sono già scappati da tempo”.

Follia ideologica da correggere

La Commissione Ue ha stabilito il veto sui veicoli endotermici dal 2035 in poi, con riunione di aggiornamento fissata al 2026. L’organismo diretto da Ursula von der Leyen potrebbe allentare la presa. Secondo i vertici di Fratelli d’Italia, date le circostanze, così sarebbe. Gli ecobonus 2024 esauriti in sole 9 ore su quelli elettrici invitano all’ottimismo, ma rispetto ai sistemi tradizionali la quota di mercato resta di nicchia. “Una delle priorità dell’Europa di domani sarà riportare razionalità e pragmatismo nella transizione ecologica ed energetica, rivisitando le norme più ideologiche del “Green Deal”, garantendo la neutralità tecnologica e diminuendo le dipendenze strategiche. Vedete, siamo conservatori e i conservatori sono i principali difensori della natura.

Ma i conservatori difendono la natura con l’uomo dentro, e non considerano l’uomo un nemico da combattere – aggiunge il presidente del Consiglio dei ministri -. Invece negli ultimi anni si è fatto esattamente il contrario. L’uomo era considerato un nemico e la prospettiva green veniva perseguitata anche a costo di sacrificando intere filiere produttive e industriali, come quello automobilistico. Nessuno nega che i veicoli elettrici possano essere parte della soluzione per la decarbonizzazione, ma non aveva senso autoimporre un divieto alla produzione di automobili, diesel e benzina a partire dal 2035. Era una follia ideologicache va assolutamente corretto”.

 
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