Il mercato obbligazionario potrebbe essere pronto per un rally estivo – .

Il forte calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro osservato negli ultimi giorni ha riacceso la speculazione secondo cui il peggio potrebbe essere passato per il mercato obbligazionario. È ancora troppo presto per fare previsioni attendibili su questo scenario, ma le possibilità di ripresa sembrano migliori oggi dopo due anni di mercato negativo per gran parte delle asset class a seguito dell’inizio dei rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve all’inizio del 2022.

Il profilo della performance di un’ampia gamma di nicchie del mercato obbligazionario statunitense è sicuramente migliorato negli ultimi tempi, sulla base dei rendimenti del 2024. La maggior parte dei settori stanno registrando guadagni, guidati dall’ETF Invesco Senior Loan (NYSE:), che quest’anno è aumentato del 3,3%.

L’avvertenza è che i vincitori di quest’anno sono per lo più titoli a breve termine con rating basso. Nel frattempo, l’inchiostro rosso pesa ancora sulle scadenze a lungo termine. La perdita più marcata nell’insieme dei proxy di cui sopra è attualmente nei titoli del Tesoro lunghi (), che quest’anno sono scesi del 4%.

Tuttavia, è incoraggiante vedere che i prezzi più rialzisti hanno complessivamente ridotto le perdite. In particolare, il benchmark delle obbligazioni investment grade statunitensi, rappresentato da Vanguard Total US Bond Market (NASDAQ:), ha recentemente registrato un rimbalzo, invertendo le perdite annuali di oltre il -3% per offrire una performance quasi piatta nel 2024.

L’ottimismo è attualmente catalizzato dal forte calo della scorsa settimana dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA. Mercoledì il , ad esempio, è sceso per il quinto giorno consecutivo, scendendo al 4,28% – il livello più basso in più di due mesi.

Un fattore chiave che spinge i rendimenti al ribasso è la rinnovata preoccupazione per il rallentamento dell’attività economica statunitense, che ha ravvivato le aspettative che la Federal Reserve taglierà presto i tassi di interesse. I prezzi delle obbligazioni si muovono in modo inverso rispetto ai rendimenti e quindi la prospettiva di un allentamento della politica monetaria ha ravvivato lo spirito animale del mercato obbligazionario. Il ragionamento è che se l’attività economica si sta raffreddando, ciò fornirà nuovo supporto per una disinflazione più forte, che ultimamente si è trovata in fase di stallo.

Naturalmente, ci siamo già passati, quindi è ancora prematuro interpretare troppo il recente calo dei rendimenti. Nei prossimi giorni, diversi rapporti economici chiave per il mese di maggio metteranno alla prova la ripresa dello slancio positivo dei prezzi del mercato obbligazionario, a partire dai dati di domani e da quelli della prossima settimana. Se i dati in arrivo saranno favorevoli per le obbligazioni, ovvero se gli aggiornamenti supporteranno la narrativa di rallentamento economico e disinflazione, rafforzeranno le possibilità di aspettarsi un rally del mercato obbligazionario quest’estate.

 
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