Dopo le auto, Stellantis sposta anche i lavoratori all’estero (in contanti) – Torino News – .

Dopo le auto, Stellantis sposta anche i lavoratori all’estero. O almeno ci prova. È la bellezza della globalizzazione. La nuova Fiat Panda, progettata a Torino, sarà prodotta in Serbia; il nuovo Doblò in Algeria; il 600 è in Polonia. E gli operai? Viene loro offerta la scelta: indennità di licenziamento o stipendio intero, ma in Francia.

L’offerta è arrivata (per ora) allo stabilimento di Cassino, dove vengono prodotte i modelli premium Alfa Romeo e Maserati che si fermerà nuovamente lunedì. E furono offerti gli addetti al montaggio e alla carrozzeria andare a lavorare a Sochaux, lo storico stabilimento Peugeot dove, nei giorni scorsi, è stata prodotta l’ultima 3008 con motore a scoppio e che ora vira all’elettrico. Per loro, stipendio intero e aumento giornaliero di 130 euro per vitto e alloggio e viaggiatori.

È stato invece donato ai dipendenti del reparto Stampa e Plastica proposto un viaggio a Mirafiori o Sevel, in Val Di Sangro, che produce furgoni. Un po’ come negli anni d’oro, quando ingegneri e tecnici viaggiavano in Russia, Polonia e perfino Brasile.

Risorse e produzione si muovevano come su una scacchiera, nell’ambito del piano dell’amministratore delegato Carlos Tavares volto a migliorare l’efficienza produttiva e, soprattutto, tagliare 500 milioni di euro di spese vive nei prossimi sei mesi (si è detto all’Investor Day), per dare nuova linfa al capitale e aumentare i ricavi per gli azionisti.

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È chiaro che il Gruppo, al di là degli importanti annunci di nuovi modelli, è ancora una volta nel mezzo di una grande riorganizzazione. Il modello è quello di una globalità sempre maggiore, come si è detto presentando il Grande Panda. Ma parlavamo di prodotti, non pensavamo ci riferissimo anche alle persone.

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