Tutti, o almeno gran parte, degli automobilisti negli ultimi tempi hanno imparato una lezione, o almeno ci stanno provando: i motori inquinano. E certo: non è una grande novità.
È una novità, tuttavia, che quasi tutti siano preoccupati per questo. Ed è quello che stiamo cercando di chiedere rimedio. È ormai chiaro che l’arrivo sul mercato dil’elettrico ha rappresentato un punto di svolta.
È vero che è successo perché c’era un processo di beneficio economico anche per chi produce: aiutare l’ambiente è necessario, certo, ma quanti lo farebbero?perdere noi stessi‘ soldi?
Il profitto è lo strumento attraverso il quale, in fondo, chiunque faccia affari, a tutti i livelli: puoi avere un panificio e regalare tutto il pane che produci, ma come paghi le bollette?
Chi fa motori guadagna con i motori. Adesso ci dicono che inquinano, anche se lo sappiamo tutti da tutta la vita, ma ci dicono che esistono varianti di motori meno impattanti. E cosa ne facciamo di quelli “vecchi”?
Diesel, ecco di cosa preoccuparsi davvero
Prendiamo il diesel: il dibattito è aperto: molti dicono che andrà in soffitta, molti altri che si sta già adattando con un trasformismo che, fin dagli albori della sua introduzione sul mercato, lo ha reso ‘fluido’. Anche il costo del gasolio, seppure elevato, è sempre più o meno inferiore a quello della benzina. Quindi sarà un addio oppure no? Per il momento, il vero addio ai motori diesel con cui cittadini e automobilisti devono fare i conti è quello a cui si fa riferimento possibile guasto al motore che producono il KO. Succede a tutti i tipi di motori, ovviamente. Ma quali sono i maggiori difetti? tipico del motore diesel?
Innanzitutto la categoria di guasti per definizione, quella del filtro antiparticolato. È un filtro che permette la circolazione dei gas di scarico, evitandone l’introduzione inquinanti nell’atmosfera. Accanto al problema del filtro antiparticolato c’è quello del catalizzatoreche si trova nello scarico prima del silenziatore.
Catalizzatore, cosa fa
Serve a trasformare ilgas inquinante, che però non viene bruciato durante la combustione che produce l’azione del motore, come gli idrocarburi, o il monossido di carbonio o NOSnitrico, in elementi non dannosi per l’ambiente, come vapore acqueo, azoto, anidride carbonica, a base di tipo di motore.
