Michael Schumacher, all’asta la sua Ferrari 550: un pezzo di storia

Michael Schumacher, all’asta la sua Ferrari 550: un pezzo di storia
Michael Schumacher, all’asta la sua Ferrari 550: un pezzo di storia

Il mito di Michael Schumacher riecheggia supremo. Intorno al sette volte campione del mondo di Formula 1 (record eguagliato da Lewis Hamilton) si è sviluppato un interesse quasi morboso, soprattutto dopo il drammatico incidente in cui è rimasto coinvolto il 29 dicembre 2013. Da allora la sua vita è cambiata, precipitando nel totale oblio. La moglie Corinna e i due figli, Gina-Maria e Mick, hanno unito le forze per difenderlo da occhi indiscreti. Pochissime persone possono vederlo oggi, solo i suoi parenti e amici più stretti, tra cui Jean Todt.

Un’assenza traumatica

L’ex team manager della Ferrari, compagno di innumerevoli trionfi del pilota tedesco, ha raccontato che, di tanto in tanto, guardano insieme i GP di F1. Non si è mai permesso di andare oltre, il che porta a pensare al peggio. La mania di avere aggiornamenti sulle attuali condizioni di salute attira, purtroppo, anche gli sciacalli, persone disposte a tutto per arricchirsi, compreso speculare sulle disgrazie altrui.

È ancora fresco l’arresto di due criminali in Germania, colpevoli di aver minacciato Corinna di divulgare informazioni personali se non avesse pagato loro milioni. E tuttavia, lei resta vicina all’uomo che ama, o a ciò che ne resta. Avendo cambiato residenza, dalla Svizzera all’isola di Maiorca, facendo costruire un intero ospedale privato, ogni anno sostiene ingenti spese mediche. Per questo motivo, beni di valore vengono messi all’asta, tra cui orologi di qualche settimana fa. E anche chi possiede oggetti preziosi un tempo appartenuti al campione di sport motoristici può essere spinto a venderli, tentato dai potenziali guadagni. È il caso di un raro Ferrari 550 Maranello.

La scheda tecnica

Il modello, datato 1996, è stato venduto ieri al miglior offerente da Artcurialedurante il Garden Party St. Tropez. Sebbene non vi siano informazioni sull’identità del nuovo proprietario, deve possedere un’enorme fortuna. Le vetture della casa emiliana, infatti, raggiungono solitamente soglie astronomiche e in più bisogna aggiungere un paio di fattori: rarità e valore affettivo.

Tra il 1996 e il 2001 il modello è stato prodotto in sole circa 3.000 unitàtra cui quella finita nelle mani di Michael Schumacher. Con telaio 105067 e una livrea argento/rosso, la sensazionale GT nasconde un motore a dodici cilindri sotto il cofano. Per essere onesti, “Schumi” la tenne nella sua rispettiva flotta fino al 2003, guidandola per soli 4.700 km.

Dopo di che lo diede alL’importatore giapponese Cornesnon senza lasciare un “tocco personale”: l’autografo sul coperchio del vano portaoggetti e una lettera, con tanto di auguri di divertimento all’acquirente. Manutenuta regolarmente dalla Ferrari Cornes nel decennio successivo, ha comunque percorso pochi chilometri, circa 10.000. Insomma, è conservato in perfette condizioni, come una reliquia, il che è proprio vero, se pensiamo a ciò che rappresenta.

A differenza di auto simili, stimate in 120.000 euro, gli esperti le hanno riconosciute un prezzo compreso tra 250.000 e 450.000 euro. Dopo aver vinto i suoi primi due titoli mondiali con la Benetton nell’era Briatore (che ora potrebbe portare il figlio Mick all’Alpine), Michael Schumacher è diventato una leggenda in Ferrari. In rosso ha fatto sognare i tifosi con cinque corone consecutive e nessuno dimenticherà mai i fasti del passato.

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