Titoli di Stato e Borsa: cosa… – .

Titoli di Stato e Borsa: cosa… – .
Titoli di Stato e Borsa: cosa… – .

La Borsa italiana ha continuato la sua corsa nella prima parte del 2024, dopo aver battuto nel 2023 le Borse europee. Ma il terzo trimestre si apre con l’incertezza delle elezioni francesi e del futuro assetto del Parlamento Europeo, che potrebbero avere ripercussioni anche sul Piazza Affari.

Intanto i rischi politici si sono già fatti sentire sui titoli di Stato, con un aumento dello spread rispetto ai Bund tedeschi, presi come riferimento per l’area euro. Un andamento che gli investitori in BTP Valore e in altre emissioni governative devono monitorare con attenzione.

Piazza Affari batte le borse europee nella prima metà dell’anno

Piazza Affari ha chiuso il primo semestre in rialzo del 15,6% (indice Morningstar Italy TME al 26 giugno), facendo meglio del resto dei mercati europei (+10,1%), grazie soprattutto al rally dei titoli bancari, che pesano per il 32,6% sull’indice Morningstar Italy TME. Tra i titoli che hanno contribuito maggiormente alla performance del benchmark figurano Unicredit UCG (+49,1% al 26 giugno) e Intesa Sanpaolo ISP (+39,1%). Al di fuori del settore bancario, il contributo più significativo è arrivato da Ferrari RACE (+28,4%)

Sul mercato obbligazionario, lo spread tra il BTP decennale e il Bund della stessa scadenza si è ristretto fino a inizio giugno, per poi ampliarsi dopo l’annuncio a sorpresa delle elezioni in Francia, in seguito al risultato disastroso del partito di Emmanuel Macron (Rinascimento) alle elezioni europee del 6-9 giugno.

Sempre il 6 giugno è arrivato il primo taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea (BCE) dopo il ciclo di stretta iniziato nel luglio 2022. La decisione era ampiamente attesa dai mercati, che però hanno subito capito che la normalizzazione della politica monetaria avrebbe potuto durare a lungo. La presidente dell’istituto di Francoforte, Christine Lagarde, infatti, non si è impegnata in un processo di riduzione dei tassi di riferimento, ribadendo la sua dipendenza dai dati, in particolare dall’inflazione.

Economia in ripresa, inflazione stabile

Nella prima parte dell’anno l’economia italiana è cresciuta con il PIL (Prodotto Interno Lordo) in aumento dello 0,3% nel primo trimestre rispetto al quarto del 2023 e dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (dati Istat). L’inflazione ha registrato una performance migliore rispetto al resto dell’area dell’euro. A giugno – secondo le stime preliminari dell’Istat – ha registrato un aumento dello 0,8% su base annua, così come a maggio e aprile. Anche l’inflazione di fondo (esclusi energia e alimentari) è rimasta stabile al +2%, sullo stesso livello di maggio (+2,1% ad aprile). Le proiezioni EY per l’economia italiana, pubblicate il 27 giugno, indicano una crescita del PIL reale dello 0,8% nel 2024 e dell’1,3% nel 2025 con una riduzione del tasso di inflazione dal 5,6% del 2023 all’1,4% nel 2024 e al 2% nel 2025.

Cosa aspettarsi dai mercati nel terzo trimestre?

Se il quadro macro sembra favorevole, cosa dovrebbero aspettarsi gli investitori in titoli di stato e azioni italiani per il terzo trimestre?

I commenti raccolti da Morningstar tra economisti, manager e strateghi nell’ultima settimana di giugno sono orientati a una maggiore cautela per l’incertezza generata dalle elezioni francesi e dall’attesa dei futuri assetti del Parlamento europeo. Inoltre, gli esperti osservano con attenzione le mosse della Banca centrale europea e le dinamiche dell’inflazione e del debito pubblico italiano.

“Il terzo trimestre sarà probabilmente un trimestre di attesa, in cui le questioni politiche e geopolitiche riceveranno la massima attenzione, poiché risultati diversi potrebbero portare a scelte con impulsi diversi sulla futura crescita economica”, afferma Alberto Chiandetti, gestore di Fidelity Funds – Italia presso Fidelity International.

“Nel corso del terzo trimestre si sarà delineato l’assetto di governance dell’Unione Europea e, a seconda dell’esito, alcuni temi potranno vedere una nuova accelerazione o, invece, subire un rallentamento (ad esempio la difesa e la transizione energetica)”, aggiunge Chiandetti. “Ma il vero punto focale sarà l’avvicinamento alle elezioni negli Stati Uniti che determineranno l’evoluzione della politica economica e geopolitica nei prossimi anni con potenziali ricadute sulla competitività dell’industria europea”.

“L’evoluzione degli asset italiani (obbligazioni/credito e azioni) è stata solida nella prima parte del 2024 e sostenuta da un approccio risk-on dei mercati”, afferma Gian Marco Salcioli, strategist di Assiom Forex, l’associazione italiana degli operatori dei mercati finanziari. “Le prospettive positive in termini di crescita e bassa inflazione, leggermente superiore rispetto ad altri paesi europei, sono messe in discussione dall’evoluzione politica causata dalla convocazione di elezioni generali da parte di Macron dopo le elezioni del Parlamento europeo”, aggiunge Salcioli, sottolineando che i recenti eventi politici evidenziano l’elevato rischio di contagio sui mercati derivante dall’incertezza sugli sviluppi futuri in Francia.

Quanto rendiranno i titoli di Stato?

Gli occhi degli investitori sono puntati soprattutto sui titoli di Stato italiani, dopo l’allargamento degli spread generato dall’incertezza politica europea.

“I rendimenti dei titoli di Stato continuano a restare elevati, con il decennale italiano sopra il 3,9% e uno spread con il Bund tedesco sopra i 150 punti base”, commenta Maurizio Mazziero, economista e fondatore di Mazziero Research in una nota per Morningstar del 24 giugno .

«Difficile stabilire una dinamica per il terzo trimestre, viste le incognite a livello europeo sulla nuova composizione del Parlamento e il gioco di alleanze che ne potrà nascere», prosegue Mazziero.

Ma chi investe in titoli di Stato deve monitorare attentamente anche le dinamiche del debito italiano. “I conti pubblici continuano a essere caratterizzati da nuovi record (2.906 miliardi di euro ad aprile) e la recente decisione di avviare una procedura per deficit eccessivo per l’Italia contribuisce a determinare un clima di tensione tra gli operatori”, spiega Mazziero. “La percezione di un rischio maggiore sui titoli di Stato italiani potrebbe mantenere un rendimento più elevato per un certo periodo di tempo, anche in caso di ulteriori tagli da parte della Bce”.

Will Piazza Affari continue to run?

Luca Simoncelli, investment strategist di Invesco, è tra coloro che vedono opportunità di investimento in Italia in questo momento.

“Crediamo che il contesto economico in Italia favorisca la determinazione di un premio al rischio decisamente interessante. La crescita è attualmente inferiore al potenziale a lungo termine, ma prevediamo un’accelerazione e un miglioramento delle aspettative di crescita. La recente volatilità, innescata dall’incertezza politica, ci sembra limitata all’economia francese. Si confermano infatti in fase di stabilizzazione sia lo spread dei BTP rispetto ai Bund che il mercato azionario italiano. L’opportunità per le aziende in crescita con buone valutazioni fondamentali è sempre più evidente sul mercato azionario italiano e con la conferma del ciclo di tagli dei tassi di interesse intrapreso dalla BCE ci aspettiamo una maggiore influenza positiva per il mercato italiano”, afferma Simoncelli.

Per Chiandetti “le valutazioni, in Italia come in Europa, sono ancora basse rispetto alle medie storiche (9,1x PE per il FTSE Italia All Share), anche tra i finanziari nonostante le recenti performance”. Il manager di Fidelity International sottolinea come i livelli di rimborsi in contanti tra dividendi e riacquisti rimangono importanti in questo settore, sostenendo l’indice, poiché le banche pesano per oltre il 28% su un totale del settore finanziario che oggi è al 38%.

Le azioni bancarie sono al limite delle loro possibilità?

Quanto alle scelte di investimento, Chiandetti afferma: “Nel settore finanziario, il Fondo FF – Italia è tornato a sovrappesare i business model che non risentono del calo atteso dei tassi di riferimento (sgr e assicurazioni), riducendo di qualche punto l’esposizione verso le banche commerciali pure”.

Massimo Trabattoni, responsabile Azionario Italia di Kairos, ritiene che il “sentiment costruttivo” sul mondo bancario potrebbe ricevere “un’ultima spinta positiva a partire dalla rendicontazione del secondo trimestre per poi affievolirsi gradualmente, lasciando il posto ad una ripresa degli asset manager, grazie alla rinnovata preferenza per investimenti in prodotti di risparmio gestito, e in utilities, particolarmente sensibili al relativo tasso di sconto”.

Trabattoni aggiunge che “finché la visibilità sul contesto politico europeo rimarrà bassa, possiamo aspettarci una sovraperformance delle aziende esportatrici, meno esposte alle eventuali oscillazioni dei consumi interni”.

Small cap sì, ma in modo selettivo

Negli ultimi anni, le società a piccola e media capitalizzazione (PMI) non hanno tenuto il passo delle società a grande capitalizzazione a Piazza Affari. Solo negli ultimi dodici mesi il FTSE Star ha sottoperformato l’indice principale (FTSE Mib) di circa 20 punti percentuali. Gli investitori, tuttavia, vedono opportunità di investimento nel segmento.

“Tra le società small-mid cap ci sono storie interessanti con esposizione ai mercati globali, con crescita strutturale a multipli interessanti, come Brembo BRE, Diasorin DIA, De’ Longhi DLG o Piovan PVN, oppure ci sono società in forte sconto rispetto al loro potenziale di medio termine, come Ariston ARIS”, afferma Chiandetti.

Per Trabattoni, “il momento di incertezza derivante dalle elezioni anticipate in Francia” va colto come “un’opportunità per investire con un approccio altamente selettivo nelle PMI italiane”.

 
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