A Roma e Frosinone i marchi Euronics sparano via WhatsApp – .

A Roma e Frosinone i marchi Euronics sparano via WhatsApp – .
A Roma e Frosinone i marchi Euronics sparano via WhatsApp – .

Licenziato con un messaggio WhatsApp, in orario di lavoro, con l’invito a partire immediatamente. È quanto accaduto ad alcuni dipendenti della Nova Casale Srl, una delle aziende che impiega lavoratori all’interno dei punti vendita Euronics.

Licenziamenti nei punti vendita Euronics

La modalità è confermata dai sindacati che si occupano della vertenza, in corso da settimane. Come da noi segnalato il 21 giugno, Fisascat Cisl e Filcams Cgil denunciano un piano di licenziamenti dei marchi che collaborano con Euronics Italia Spa, che potenzialmente coinvolgerebbe 600 lavoratori, in particolare tra Roma e Frosinone.

Una comunicazione su WhatsApp

Il messaggio WhatsApp, contenente una lettera di poche righe firmata dall’amministratore unico della Nova Casale Srl, è lapidario: “Il vostro rapporto di lavoro cessa contestualmente al ricevimento di questa lettera – all’inizio della comunicazione – con il vostro esonero da il prescritto termine di preavviso, in sostituzione del quale ti verrà corrisposto il corrispondente indennizzo sostitutivo”. La conclusione, prima dei “cordiali saluti” è questa: “La invitiamo a restituire senza indugio i beni aziendali ancora in suo possesso”.

“Rifiutano ogni confronto”

Hanno ricevuto questa comunicazione quattro dipendenti di un punto vendita di Casal del Marmo, periferia ovest della capitale. Ma come spiega Fabrizio Pilotti della Filcams Cgil Roma e Lazio, «ci aspettiamo circa 30 licenziamenti anche a Frosinone, questa volta da Kus Srl», conferma il rappresentante sindacale. E continua: “Le aziende targate Euronics rifiutano qualsiasi tipo di discussione, perché non ci considerano rappresentativi. Tutti, infatti, hanno firmato il contratto collettivo con la Cisal”. Un contratto che, come ha spiegato Giulia Falcucci di Fisascat Cisl, «dall’eliminazione della quattordicesima alle assenze per malattia meno retribuite, offre minori tutele rispetto all’accordo commerciale».

Negozi chiusi

La crisi, però, non si limiterebbe a Roma e Frosinone e nemmeno solo al Lazio, vista la presenza di punti vendita in Lombardia. Secondo quanto appreso da RomaToday, i lavoratori sono in attesa di licenziamento anche a Rieti e Pomezia. Un altro negozio romano che ha chiuso è in via Isacco Newton al Portuense.

 
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