Al via gare Pnrr da 639 milioni per 18.880 stazioni di ricarica – .

Al via gare Pnrr da 639 milioni per 18.880 stazioni di ricarica – .
Al via gare Pnrr da 639 milioni per 18.880 stazioni di ricarica – .

Pronti i 639 milioni di bandi Pnrr per installare 18.880 colonnine di ricarica sulle strade italiane. Nel dettaglio: 360 milioni per 7.500 colonnine di ricarica veloce lungo le strade extraurbane e 279 milioni per altre 10.880 nei centri urbani. Obiettivo finale, e non semplice: mettere a disposizione dei cittadini 21.255 punti di ricarica veloce pubblici.

3 mila già in costruzione. Ce ne sarebbero potuti essere di più senza il backtracking della Eni-Be Charge

Finora ha finanziato il PNRR 3mila stazioni stazioni di ricarica che, come sottolineato dal Ministero della Sicurezza Energetica, sono “in costruzione“.

Avremmo potuto essere molto più avanti, ma come scritto da Vaielettrico last April: “Be Charge – una controllata di Eni Plenitude – si era aggiudicata la fetta più grande della torta 121 milioni di euro messo sul tavolo dal Pnrr. Esattamente i fondi per installare 2.738 colonnine di ricarica sulle 4.700 messe a garaOra annuncia che ne produrrà meno della metà: solo 1.063″.

Porte aperte anche ai piccoli operatori

Sul sito del Ministero si legge: “I bandi di gara sono rivolti alle imprese di qualsiasi dimensione e operanti in tutti i settori, nonché raggruppamenti temporanei (RTI)“.

Avviso di colonnine di ricarica rapida nei centri storici

Un vero e proprio tutti contro tutti rispetto all’edizione precedente, che era stata in gran parte deserta: ora le porte sono aperte anche a piccoli operatoriIl ministro lo sottolinea: “A seguito delle novità introdotte nei nuovi bandi, ampiamente condiviso con le associazioni di categoria Ci auguriamo di ricevere un gran numero di proposte progettuali da parte degli operatori che ci permettano di raggiungere l’ambizioso obiettivo del Pnrr”. Le parole del ministro Picchetto Frattino che ostenta ottimismo.

Cosa è cambiato? Sono stati riduzione delle dimensioni delle aree territoriali e viene data anche la possibilità di accedere ai benefici”alla costituzione dell’RTI e ricevere una quota del finanziamento come anticipo“. Con la speranza che gli operatori riescano a portare a termine i lavori.

Il contributo copre fino al 40% dei costi

Per la misura dedicata a centri urbani le concessioni sono accordate per un importo non superiore al 40% delle spese ammissibili e del costo massimo ammissibile per ciascuna infrastruttura di ricarica è pari a 65.000 euroIl potere deve essere di almeno 90kW.

Anche per la call dedicata a strade extraurbane il contributo è del 40% ma il costo massimo ammissibile sale a 121.500 euro per una potenza di almeno 171 kW.

Quando comincia? Il via libera del GSE

I due bandi saranno diretti da GSE (Energy Services Manager) come soggetto gestore della misura. Come si può leggere sul sito: “A breve gli operatori potranno presentare la domanda di accesso alle agevolazioni attraverso l’Area Clienti GSE“.

Per tutte le informazioni tecniche cliccare sui link dei due avvisi pubblicati sul sito del GSE: gara per centri urbani; gara strade extraurbane.

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