Dinamiche del secondo trimestre nei mercati globali – .

Il secondo trimestre del 2024 ha segnato una battuta d’arresto per Piazza Affari, interrompendo una striscia positiva che durava da sei trimestri consecutivi, con un rendimento complessivo del 67%. La performance trimestrale ha registrato un calo del 3,8% (superiore al valore mediano del -3% sui dati dal 1998), appesantito dalle vendite di aprile e giugno, quest’ultimo esacerbato dalle tensioni politiche in Francia. Su 40 titoli, 20 hanno chiuso il trimestre in rosso, anche al netto dei dividendi. Stellantis (BIT:) ha perso il 30% del suo valore, seguita da Iveco con un calo del 22%. I settori industriali e dei beni di consumo sono stati i più colpiti, mentre il settore finanziario ha brillato grazie ai rialzi di Unipol (BIT:), MPS (BIT:) e BPER (BIT:).

Primo semestre positivo per Milano +9,2%, capace di chiudere al secondo posto tra le principali piazze finanziarie del Vecchio Continente. Solo la società tecnologica olandese +17,4% ha fatto meglio, sostenuta dai monsoni dell’AI con aziende come ASM +51,5% e ASML (AS:) Holding +41,4 in posizioni di rilievo. In Germania, Siemens Energy ha impressionato con un guadagno del +102%, seguita da Rheinmetall +69% e SAP +36%. In Spagna, Banco de Sabadell (BME:) +62% e la società farmaceutica Laboratorios Farmaceuticos Rovi +45% hanno guidato i rialzi, quest’ultima grazie alle nuove approvazioni della FDA. Nel Regno Unito, Rolls Royce ha dominato i rialzi, affiancata da NatWest Group con un +42%. Al contrario, la borsa di Parigi ha sofferto l’incertezza politica, vedendo guadagnare solo il 40% dei suoi titoli, con Renault (EPA:) e Safran (EPA:) in testa.

Negli Stati Uniti, i mercati hanno mostrato più vitalità che in Europa, grazie al settore dell’intelligenza artificiale. Hanno chiuso in rialzo del 17%, mentre l’S&P 500 ha visto un avanzamento del 14,5%, con Nvidia che ha dato un contributo significativo, rappresentando il 30% del guadagno dell’S&P 500 e il 32% di quello dei 100. Altri titoli come Arm Holding e Constellation Energy hanno registrato ottime performance. In Asia, il TAIEX di Taiwan è salito di un impressionante 28,5%, mentre quello del Giappone ha guadagnato il 19,1%, superando persino Piazza Affari. Il successo del TAIEX è stato guidato dalla forte domanda nel settore dell’intelligenza artificiale, mentre il Nikkei ha beneficiato del crollo dello yen.

Ha perso parte dei suoi guadagni a giugno, ma ha comunque chiuso in rialzo del 45%, diventando l’asset con le migliori performance. Questo risultato ha confermato il crescente interesse degli investitori per le criptovalute, nonostante la turbolenza del mercato.
La combinazione di un forte settore finanziario e di progressi tecnologici nel campo dell’intelligenza artificiale ha contribuito in modo significativo a sostenere e spesso a guidare gli aumenti nei mercati azionari globali, delineando un panorama in cui innovazione e stabilità finanziaria continuano a essere fattori chiave del successo nei mercati dei capitali. A questa crescita si aggiunge la domanda nel settore della difesa, in un contesto internazionale che non sembra vedere la luce alla fine del tunnel.

La volatilità è tornata a bussare alle porte degli investitori, seppur su livelli ancora bassi. Il trimestre si è aperto e chiuso con degli shock: prima l’attacco missilistico iraniano sui cieli israeliani, poi i venti di rivolta in Francia, culminati con la vittoria della destra al primo turno delle elezioni legislative. Questi eventi hanno contribuito a creare un clima di incertezza sui mercati europei che dovrebbe proseguire nei prossimi mesi – dalle seconde elezioni in Francia, a quelle inglesi, culminando con quelle statunitensi.

Uno degli elementi chiave che ha caratterizzato l’inizio del 2024 è stato il significativo aumento dei prezzi delle materie prime. Dal rally dell’olio d’oliva al cioccolato, che ha preoccupato i consumatori, ai metalli preziosi come oro, argento e , il mercato ha visto una crescita impressionante. L’oro, il classico bene rifugio in tempi di incertezza, ha registrato un aumento significativo. Questo aumento riflette le incertezze economiche globali e la crescente domanda di sicurezza da parte degli investitori. Allo stesso modo, l’argento, utilizzato non solo nel settore tecnologico ma anche nelle energie rinnovabili, ha beneficiato di questa tendenza al rialzo. Il rame, d’altra parte, essenziale per il settore industriale e le infrastrutture, ha visto un’impennata dei prezzi, alimentata da una domanda sostenuta e dalle aspettative di una robusta ripresa economica.
Questi aumenti non hanno solo influenzato i mercati finanziari, ma hanno anche riflesso l’evoluzione delle dinamiche economiche e geopolitiche. L’inflazione persistente e le tensioni geopolitiche hanno svolto un ruolo cruciale nel plasmare queste tendenze, rendendo il monitoraggio dei prezzi delle materie prime un indicatore vitale per comprendere la direzione futura dell’economia globale.

Considerando solo i forti guadagni del mercato e la mancanza di ritiri significativi finora quest’anno, si potrebbe logicamente supporre che questo sia stato un ambiente “risk on” in cui gli investimenti più rischiosi e a crescita più elevata hanno visto tutti i premi. Ti sbaglieresti. Tradizionalmente, i settori difensivi come utility, beni di consumo di base e oro hanno prodotto forti guadagni. Da metà febbraio, utility e oro sono aumentati di circa il 15%.

Anche se il Giorno dell’Indipendenza, il 4 luglio, accorcia la settimana, Wall Street si sta preparando per una serie di dati economici chiave. Martedì si darà il via alle danze con il Job Openings and Turnover Survey (JOLTS), seguito dal rapporto ADP Private Sector Employment mercoledì. Tutto ciò porterà alla grande notizia di venerdì: il rapporto sulle buste paga non agricole di giugno.

La media degli ultimi sei mesi mostra la creazione di 255.000 posti di lavoro al mese. I dati di venerdì saranno particolarmente osservati: se le nuove assunzioni raggiungeranno o supereranno quota 200.000, ciò rafforzerà l’idea di un’economia robusta e la politica di tassi di interesse più elevati potrebbe proseguire. Altrimenti, una lettura inferiore a 180.000 posti di lavoro suggerirebbe un raffreddamento del mercato del lavoro, ma non necessariamente una crisi imminente. Oltre ai dati sui posti di lavoro, altri indicatori economici chiave come l’ISM Manufacturing and Services PMI, i verbali del FOMC e la bilancia commerciale saranno sotto i riflettori.

In Europa, l’attenzione sarà focalizzata sugli sviluppi politici e sui dati economici. Le elezioni parlamentari francesi vedono il partito di Le Pen in testa al primo turno, seguito dal partito di sinistra New Popular Front e dal partito di Macron. Il secondo turno si terrà il 7 luglio. Nel Regno Unito, i sondaggi suggeriscono che il partito laburista di Keir Starmer probabilmente vincerà, segnando una svolta dopo 14 anni di governo conservatore. Nel frattempo, il forum delle banche centrali della BCE vedrà interventi cruciali da parte del presidente della Fed Powell e della presidente della BCE Lagarde. Sul fronte economico, gli occhi saranno puntati sui dati dell’inflazione della zona euro e della Germania, che dovrebbero attenuarsi leggermente, mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere a un minimo storico del 6,4%. Le vendite al dettaglio e gli ordini alle fabbriche in Germania saranno attentamente monitorati, dopo mesi di calo. Altri dati chiave includeranno i prezzi delle case nel Regno Unito, gli indicatori monetari della BoE e gli indici PMI di diversi paesi europei.

Questa settimana sarà anche importante per il settore automobilistico, con dati cruciali su produzione e consegne da parte delle principali case automobilistiche. Tesla (NASDAQ:) sarà particolarmente monitorata, con consegne trimestrali previste in calo a causa di preoccupazioni sulla domanda e dati sulle immatricolazioni da Europa e Cina.

Gabriele Debach
Analista di mercato italiano di eToro

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