Al volante della Polestar 4, il Suv coupé senza lunotto – Corriere.it – .

Al volante della Polestar 4, il Suv coupé senza lunotto – Corriere.it – .
Al volante della Polestar 4, il Suv coupé senza lunotto – Corriere.it – .

Ecco come funziona il terzo modello del produttore cinese Geely Group, che utilizza una telecamera e un monitor LCD per lo specchietto retrovisore interno

Madrid (Spagna) – Dopo la 3, la 4: continua l’ampliamento della gamma Polestar, azienda, come Volvo, del gruppo cinese Geely. Ci troviamo di fronte a un’auto che Si posiziona tra la berlina Polestar 2 e il SUV 3 in termini di dimensioni e prezzo. Un SUV coupé di segmento D (medio-alto) che, a differenza di altri, non penalizza l’abitabilità posteriore, grazie al passo lungo adottato (2,99 metri, su una lunghezza complessiva di 4,80). L’intenzione è quella di competere con modelli come la Porsche Macan EV, l’Audi Q6 e-tron, le BMW iX3 e X4 e la Mercedes EQC. «I potenziali clienti di Polestar 3 e 4», spiega Dimitris Chanazoglou, amministratore delegato dell’azienda, «sono attenti e consapevoli, amanti delle prestazioni, del design e della sostenibilità; appartengono alla fascia medio-alta del mercato, in linea con il posizionamento premium di Polestar, e apprezzano la qualità costruttiva, l’innovazione e l’esperienza di guida offerte dalle nostre vetture». Per raggiungere questo target, i progettisti hanno puntato su due aspetti principali: le elevate prestazioni, associate a un comportamento stradale piacevole, e un elevato livello di dotazione tecnologica.

Uno o due motori

Cominciamo dalla prima, riassumendo le caratteristiche del sistema propulsivo Polestar 4, proposto in due versioni. Il primo è dotato di un solo motoreposto posteriormente, con una potenza di 200 kW-272 CV e una coppia di 343 Nm; accelera da 0 a 100 km/h in 7,1 secondi e, grazie a una batteria ricaricabile da 100 kWh con potenza fino a 200 kW, gode di un’autonomia fino a 620 km (nel ciclo Wltp). Il secondo, che condivide con il Single motor l’architettura a 400 volt e la capacità della batteria, adotta invece due motori, installati uno per asse per ottenere la trazione integrale; quello anteriore, invece, è disinserito quando il suo apporto non è necessario, così da ridurre i consumi. La potenza totale del sistema è di 400 kW-544 CVper una coppia massima di 686 Nm; valori che le consentono di raggiungere i 100 km/h da fermo in appena 3,8 secondi. L’autonomia garantita dagli accumulatori Dual Motor può raggiungere i 590 km (Wltp). Il telaio è adeguato a questo livello di prestazioni con l’adozione di ammortizzatori attivi di serie e la possibilità, per il conducente, di selezionare un assetto che privilegia le prestazioni rispetto all’autonomia, godendo di tutta la potenza di entrambi i motori e di una risposta più rapida ai comandi. Un optional di cui abbiamo usufruito nel nostro test drive, condotto sulle tortuose strade della Sierra de Guadarrama, parco naturale a un’ora da Madrid.

Specchio tecnologico

Il secondo asso giocato per la Polestar 4 è quello della tecnologia. E qui è doveroso aprire una parentesi, perché, come per la 3, i designer della Polestar hanno optato per una soluzione “solo digitale”eliminando tutti i pulsanti e i tasti di comando. Ogni operazione, dalla regolazione del flusso d’aria del climatizzatore all’apertura del vano portaoggetti, richiede di passare attraverso il touch screen orizzontale, posto al centro della plancia: una scelta che obbliga a distogliere lo sguardo dalla strada per qualche istante. A questo si aggiunge l’adozione di un Specchietto retrovisore interno digitaleche sfrutta una telecamera posteriore e ne visualizza le immagini sullo specchio, costituito da un display LCD da 8,9 pollici, regolabile tramite pulsanti incastonati nella cornice. Un dispositivo a cui il guidatore deve abituarsi. Dettagli tecnologici a parte, la Polestar 3, che abbiamo provato nella versione Dual Motor con Performance Pack opzionale, è estremamente piacevole, veloce e confortevole su strada, grazie anche alla qualità dei materiali, tutti eco-friendly, utilizzati per le finiture. Al momento, i prezzi per il mercato italiano sono di 66.900 euro per la Single Motor e 73.900 per la Dual Motor; bisognerà vedere se, in futuro, queste cifre saranno influenzate da eventuali dazi introdotti dall’Unione Europea sulle auto di origine cinese. Per ora, infatti, la produzione della Polestar 3 avviene a Hangzhou, in attesa di partire anche a Busan, in Corea del Sud, dal 2025.

2 luglio 2024, 1:26 PM – Aggiornato il 2 luglio 2024, 1:26 PM

(©) RIPRODUZIONE RISERVATA

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Rimanere in servizio con protezioni graduali” – .
NEXT Confronto con UnipolMove e MooneyGo, qual è il migliore? – .