All’asta il “magico Tiziano” trafugato due volte (la prima da Napoleone) – - – .

All’asta il “magico Tiziano” trafugato due volte (la prima da Napoleone) – - – .
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DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA—
Ha una storia avventurosa e per certi versi rocambolesca il capolavoro di Tiziano che Christie’s, la casa d’aste londinese, metterà all’asta il prossimo 2 luglio. Come ha affermato Orlando Rock, presidente di Christie’s, “dopo essere passato per le mani di duchi, arciduchi e imperatori, questo magico dipinto votivo ha la rara notorietà di essendo stato rubato due volte, la prima da Napoleone e la seconda a metà degli anni ’90A”.

Si tratta di «Riposo durante la fuga in Egitto»un’opera giovanile del maestro italiano che arriva sul mercato per la prima volta dopo più di 145 anni: venduta l’ultima volta da Christie’s nel 1878, è una delle ultime opere religiose dei primi anni di Tiziano a rimanere in mani private e viene offerta con una stima compresa tra 15 e 25 milioni di sterline (tra i 17 e i 30 milioni di euro).

Datato intorno al 1510, il dipinto è documentato per la prima volta agli inizi del XVII secolo nella collezione di Bartolomeo della Nave, “mercante di droga”. Veneziano attivo nel commercio delle spezie, che possedeva una favolosa collezione che comprendeva almeno altre quindici opere di Tiziano: all’epoca la stima del dipinto era di 200 sterline (circa 235 euro).

Attraverso il fratello di Bartolomeo, Andrea della Nave, e Basil Feilding, conte di Denbigh e ambasciatore a Venezia del re Carlo I, gran parte della collezione del mercante veneziano fu acquistata dal cognato del sovrano inglese, il duca di Hamiltone portato in Inghilterra. Ma durante la Rivoluzione, nel 1649, il povero duca fu giustiziato e i dipinti in suo possesso furono vendutiArciduca d’AustriaLeopold Wilhelm, governatore dei Paesi Bassi spagnoli.

Tiziano entrò così a far parte della collezione imperiale degli Asburgo e passò da Carlo VI, imperatore del Sacro Romano Impero, a Maria Teresa e infine a Giuseppe II: trasferito nel 1781 al Palazzo del Belvedere a Vienna, fu però rubato dalle truppe napoleoniche nel 1809 e destinato al museo dell’imperatore francese.

A seguire il dipinto diventa proprietà di un proprietario terriero scozzese, Hugh Andrew Johnstone Munro di Novar, artista dilettante e grande mecenate di Turner, il genio della pittura romantica inglese. Finalmente, nel 1878, arriva il dipinto acquistato dal marchese di Bath e diventa parte della collezione conservata a Langleat House.

Lì è rimasto fino ad oggi, tranne che per un intervallo significativo: nel 1995 venne rubato il Tiziano e per la sua scoperta fu offerta una ricompensa di £ 100.000. Ma appena sette anni dopo, nel 2002 fu recuperato, miracolosamente intatto, presso una fermata dell’autobus nel centro di Londra, custodito in una borsa ma senza più la sua cornice. È stato ritrovato da un famoso detective d’arte, Charles Hill, ex investigatore di Scotland Yard.

“Questo sublime capolavoro è uno dei prodotti più poetici della giovinezza di Tiziano”, ha affermato il presidente di Christie’s. A”È l’opera più importante di Tiziano a raggiungere il mercato delle aste da più di una generazione – ha aggiunto Andrew Fletcher, responsabile globale di Christie’s per gli Old Masters – e uno dei pochi capolavori dell’artista rimasti in mani private. È un dipinto che incarna la rivoluzione pittorica attuata da Tiziano all’inizio del XVI secolo.”

Ma è proprio la sua storia avventurosa ad aggiungere ulteriore fascino al capolavoro: e ne aumenterà sicuramente il valore agli occhi dei collezionisti.

 
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