il bisnonno dell’architetto David Manica era di Castellano ed è molto vicino al paese – Vallagarina –.

il bisnonno dell’architetto David Manica era di Castellano ed è molto vicino al paese – Vallagarina –.
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VILLA LAGARINA. IL Il futuro stadio privato del Milan ha “origini” lagarine.. Il disegnatore, l’archistar americana David Manica, infatti discende da Castellano. La Pro Loco lo ha scoperto per caso dopo aver letto il cognome del mago degli impianti sportivi di mezzo mondo. Perché Manica, per così dire, ha progettato anche il “Nido” di Pechino (quello delle Olimpiadi) e perfino il restyling del Camp Nou di Barcellona oltre che del campo di Las Vegas che ha ospitato l’ultimo Superbowl, la finale dei Campionato di football americano che tiene incollati davanti alla televisione milioni di appassionati.

Insomma, un professionista che ha a cuore lo sport. «È stata davvero una coincidenza – spiegano Claudio Tonolli e Maurizio Manica – Quando hanno presentato il progetto per il nuovo stadio dell’AC Milan a Milano abbiamo deciso di capire chi fosse questa Manica. Ed è emerso che il bisnonno, Silvio Virgilio, emigrò in America agli inizi del secolo. David però è sempre rimasto in contatto con Castellano, tanto che ci ha confermato di conoscere il paese e di esserci stato. E tornerà quando arriverà a Milano per consegnare i lavori”.

Il “superarchitetto” è uno dei tanti emigranti nati all’estero che poi si sono affermati nel mondo degli affari. Il mantra di David Manica, invece, è “unire praticità ed estetica, utilità e bellezza”, un po’ come spende la Vallagarina per attirare i turisti. Lo studio di questo “figlio” di Castellano, che ha 54 anni, è uno dei più apprezzati al mondo in fatto di sport.

Manica, tra l’altro, ha tutte le carte in regola: una laurea all’Università del Kansas, 13 anni di esperienza presso «Hok Sport Venue and Event», una delle più grandi aziende americane nella progettazione di impianti sportivi, e poi la decisione di avviare un’attività in proprio, dopo aver dimostrato un talento assoluto. Collaborare alla realizzazione di magnifici impianti come il nuovo Wembley e la O2 Arena di Londra o lo spettacolare stadio nazionale di Pechino, conosciuto come il “Nido d’Uccello”.

In pochi anni «Manica Architettura» è diventata un punto di riferimento assoluto nel campo degli impianti sportivi. Ecco perché il Milan ha deciso di sceglierlo per lo stadio San Donato che, come detto, porta nel suo Dna un pezzo della Vallagarina. La sua convinzione, come accennato, si può riassumere in una sola frase: «Chiunque può progettare un edificio creativo sulla carta. Tuttavia, per far emergere un edificio dalla terra sono necessari un tipo di attenzione completamente diverso e un senso strategico di compromesso. Una volta costruito, il mio indicatore di successo si basa sulle persone che lo utilizzano. Se l’edificio porta alle persone vera gioia ed è un luogo in cui vogliono tornare spesso, allora questo è il fattore determinante per identificarne il successo”.

Il Milan, quindi, aspetta il suo tempio del calcio e Castellano, in cambio, aspetta di organizzare una festa sotto il castello, per tirarsi un po’ su, il che non fa mai male.

 
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