Intelligenti. L’opera aperta di Carlo Ratti per la Biennale di Architettura 2025 – .

Intelligenti. L’opera aperta di Carlo Ratti per la Biennale di Architettura 2025 – .
Intelligenti. L’opera aperta di Carlo Ratti per la Biennale di Architettura 2025 – .

In copertina foto di Andrea Avezzù _ Courtesy by La Biennale di Venezia

7 maggio 2024. Dall’ambientazione di Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian a Venezia, Carlo Ratti, in italiano e inglese presenta i temi della sua Biennale. Innanzitutto il titolo: Intelligenzaen sottolineando la radice apocrifa della desinenza latina che rende il termine plurale, collettivo, inclusivo e valido sia per l’italiano che per l’inglese.

IL intelligenteen infatti lo saranno cori, così come l’architettura stessaE declinati nei loro diversi significatiIL. Saranno loro a determinare le sezioni della Biennale di Architettura che si svolgeranno tema introduttivo Venezia quello dà la città fragile per eccellenza si trasformerànella visione del curatore della nuova Biennale, sul banco prova delle soluzioni temporanee e permanenti che gli architetti proporranno.

L’ambiente costruito in quanto responsabile80% delle emissioni atmosferiche sarà messo alla prova trasformazione Attraverso nuove rotte per il futuro, suggerendo una serie di soluzioni ai problemi più urgenti del presente. Verrà raccolta un’ampia raccolta di proposte progettuali sperimentali, rispondenti ad una definizione di “intelligenza“basato innanzitutto sulla capacità di adattamento all’ambiente grazie anche ai suoi significati diffusi e cioè: naturale, artificiale e collettivo.

A Venezia per salvare il pianeta?

19. Mostra Internazionale di Architettura sarà dedicato aambiente costruito e le numerose discipline che gli danno forma. L’architettura sarà al centro di questa costellazionee sarà integrato con arte, ingegneria, biologia, e con loro scienza in senso lato, collegando ciascuno di essi alla materialità dello spazio urbano. Il tutto al servizio di quel tema, che è la sfida del nostro tempo, e quale non è più una transizione ma è adesso: CAMBIAMENTO CLIMATICO.

Quest’anno, ha spiegato il curatore, il Padiglione Italia resterà chiuso per restauro e non sarà disponibile nemmeno nel 2025, ma la filosofia che guiderà la Mostra ha catturato, per citare Gian Battista Vico, questa dura prova come un’opportunità ed è per questo che Il Padiglione Italia sarà distribuito in tutta la città di Venezianon solo ai Giardini e all’Arsenale, ma anche alla città stessa laboratorio apertoun tema che riporta Carlo Ratti alle sue prime riflessioni su di esso pianificazione condivisa sulla falsariga dilavoro aperto di Umberto Eco.

La metodologia sarà caratterizzata da quattro concetti chiave quali: Transdisciplinarità, Laboratorio Vivente, Raccolta di Idee e Protocollo di Circolarità. Inoltre, in analogia alla 14. Mostra Internazionale di Architettura (2014), l’attuale curatela cercherà di riproporre tra i Padiglioni Nazionali un certo grado di coordinamento e coerenza con il tema della principale Esposizione Internazionale. I paesi partecipanti saranno incoraggiati a impegnarsi sull’argomento “Un luogo, una soluzione” per evidenziare che l’unità, anche nelle sfide epocali come il cambiamento climatico, fa la forza.

L’architetto, tutti gli architettisaranno in questo Laboratorio biennale COME “agenti mutageni” capace di innescare il cambiamento, trovare idee e discutere soluzioni che potrebbero fallire, ma anche aprire modi per affrontarlo tema originale che definisce il significato stesso di architettura: cioè quello di rproteggere gli esseri umani dagli elementi naturali avversi.

Carlo Ratti dedica la sua Biennale a Italo Rota, recentemente scomparso, con il quale è iniziata questa avventura. I curatori continueranno a portare avanti le sue idee.

LE SEZIONI DELLA MOSTRA

Venezia: concentrarsi sulle diverse intelligenze che hanno permesso e permettono a Venezia per essere se stessa e sopravvivere.

Intelligenza naturale: dove la nozione di architettura verrà indagata nel suo significato attuazione della natura guidare la propria azione e riportare la vegetazione nel cuore delle nostre città.

Intelligenza artificiale: dove il reti di connessioni e sensori che collegano le nostre metropoli Potere mitigare l’impatto ambientale di sviluppo urbano.

Intelligenza collettiva: concentrarsi suArchitettura senza architettisul suo valore di lavoro collettivo Quello collaborare con la natura e mai contro di essa.

FINE: verrà preso in considerazione anche il significato di FINE: cosa accadrebbe se così non fosseÈ troppo tardi per salvare il pianeta?

Raccolta di idee

Un appello alla comunità globale di professionisti, scienziati, studiosi, attivisti e altri.

Per la prima volta tutti saranno protagonisti all’interno del 19. Mostra Internazionale di Architettura, il Curatore Carlo Ratti apre uno spazio per la raccolta delle idee. Seguendo il principio che ogni idea è valida in tempi come questi per costruire una mostra che faccia luce diversità e pluralità di pensieroO. Ogni contributo sarà valutato dal Curatore per un eventuale inserimento nella Mostra Internazionale o nel più ampio programma curatoriale.

Tutti ie proposte essi devono seguire le linee guida specificato nell’interfaccia di presentazione e dovrà essere caricato nello spazio dedicato sul sito della Biennale di Venezia labiennale.org a cura di 23:59 (CEST) del 21 giugno 2024.

+info → labiennale.org

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pubblicato su: 05/08/2024

 
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