«Ho paura che tutto questo possa finire. Pierpaolo Pretelli? Abbiamo affrontato una crisi ma ne siamo usciti” – .

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A 31 anni Giulia Salemi ha raggiunto una maturità che le permette di riconoscere quanto è cresciuta rispetto a quando ha iniziato la sua carriera. «Quando ero piccola soffrivo perché Mi sentivo molto più ignorante degli altri: Ci ho messo un po’ a capire quanto fosse importante la cultura, ed è stato in quel momento che ho lavorato duro per recuperarla, perché era l’unico modo per non sentirmi più a disagio e per migliorarmi come persona. Oggi non voglio più essere la stupida Giulia, ma una donna capace di trasmettere contenuti, parlare di temi importanti e prendere posizioni senza mai avere la presunzione di essere arrivata”, dice Giulia, consolidando, di fatto, un percorso che la sta portando a dimostrare di essere molto più che cosa hanno sempre pensato di lei i suoi detrattori. Negli anni Giulia è cresciuta, facendosi conoscere come concorrente, come opinionista, come imprenditrice e, ora, come intervistatrice. Nel suo primo podcast Non lo faccio per modatitolo nato da un’incomprensione con un giornalista durante un’intervista, Giulia sceglie, infatti, di raccogliere le testimonianze di vari personaggi del mondo dello spettacolo – da Chiara A Giulia De Lellis – per permettergli di aprirsi su tutto. Come Alfonso Signorini, «che ha lanciato diverse bombe, anche quando da bambino è stato vittima di bullismo e picchiato. In tv siamo sempre all’erta, ed è per questo che è bello dare il massimo in un contesto diverso come quello di un podcast”.

Il suo podcast combinava ciò che Grande Fratello aveva interrotto, visto che quest’anno non ha lavorato con Alfonso Signorini all’interno del programma.
«Abbiamo un bellissimo rapporto: con Alfonso ci siamo sempre visti e parlati durante quest’anno, e quando a fine puntata gli ho detto che gli sarò sempre grato per le opportunità che mi ha dato e lui mi ha risposto che vuole la mia amicizia, ero per sempre emozionato. I pettegolezzi rinunciano a qualunque tempo trovino.

Lo ha visto comunque Grande Fratello quest’anno?
«Sì, avendo fatto due edizioni da concorrente e un’altra da esperto sociale in studio, ho un debole per il GF, che mi piace sempre guardare. Anche se durante l’anno non mi sono esposto, per la finale volevo augurare in bocca al lupo ad Alfonso e a tutto il gruppo con cui sono rimasto in ottimi rapporti. Quest’anno il format è cambiato molto rispetto al passato, ed è per questo che lo sforzo andava ripagato”.

Non è un caso che il podcast avrà tra i suoi ospiti anche Beatrice Luzzi: vi piace?
“Sono molto curioso. È una donna di 50 anni che ha una grande esperienza di cui mi interessava parlare. Ha raggiunto la vera fama, si è allontanata per vent’anni dal mondo dello spettacolo e poi è tornata: nel podcast le chiedo i motivi di quella scomparsa, se sia stata una sua scelta, e lei è stata molto generosa, parlando anche del rapporto con sua madre così come l’esperienza a GF che sta ancora metabolizzando.

In quale fase della vita pensi di trovarti in questo momento?
«In quello della pacificazione. Forse è perché sto crescendo e continuo a pormi un sacco di domande. Non mi sento arrivato, vivo con ansia riguardo al passato e al futuro e penso sempre a cosa avrei potuto fare meglio. Rispetto a qualche anno fa mi sento molto più tranquillo e un po’ più deciso, soprattutto dopo un anno in cui sono andato un po’ in tilt, risucchiato in una centrifuga”.

Cosa ha causato questa inclinazione?
«La voglia di non puntare solo sulla bellezza e sull’immagine per dimostrare che sono altro e mostrare agli altri chi è veramente Giulia Salemi. Il podcast, in questo senso, è il mezzo attraverso il quale cerco di mostrare la mia anima e nel quale mi sforzo di mostrare le mie fragilità: ho 31 anni, devo fare i conti con il fatto di dire addio per sempre alla mia adolescenza ma anche con la voglia di diventare una donna capace di affrontare le situazioni, sperando di sentirsi utile e di stare bene con me stessa”.

Il desiderio di essere all’altezza nasce dal recupero della cultura: pensi di averlo realizzato più per gli altri o per te stesso?
“Entrambi. Siamo sempre bombardati dal giudizio degli altri, e mentirei se dicessi che non ci ho prestato attenzione. Alfonso mi diceva sempre di studiare, di informarmi, di essere curioso, e questo mi ha aiutato perché al di fuori dei social, quando si va ad un evento, ad una trasmissione televisiva o in un contesto formale, è importante cercare di parlare di affronto tutti gli argomenti senza sentirmi inferiore o sbagliato perché non sono preparato. Io e Pierpaolo (Pretelli, ndr) in questo siamo migliorati molto: leggiamo molto, siamo aperti agli stimoli e abbiamo deciso di aggrapparci più da vicino alla vita reale. Rispetto al passato annullo spesso gli appuntamenti per accompagnare mia nonna al San Raffaele e trascorrere momenti importanti con la mia famiglia: la vita è una. Soprattutto in una città come Milano che ti secca come un dissennatore”.

Come ti prosciuga Milano?
«Nella sua ipocrisia e nella sua arroganza. Il mio manager mi dice sempre che odia la menzogna e ha ragione”.

Cosa la salva?
“La verità. Sono stanco che la gente pensi che per essere accettato devi essere uno stronzo. In questa fase della mia vita ho bisogno di autenticità”.

Giulia Salemi e Pierpaolo PretelliCHIARA MIRELLI

Tags: Giulia Salemi paura Pierpaolo Pretelli affrontato crisi

 
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