Un grande nome del cinema italiano, l’attore Franco Nero, 82 anni portato egregiamente, mostro sacro del grande schermo, è stato avvistato sabato scorso, alAtelier Gourmet di Gatteo Mare. Franco Nero, il più americano dei nostri attori – in Romagna per alcuni progetti artistici – ha voluto personalmente pranzare nel nuovo ristorante dello chef Aldo Santoro, assaggiando alcuni piatti del suo menu.
Protagonista di alcune pellicole iconiche del grande schermo (da “Il giorno della civetta” ai tanti western all’italiana, da “Il Giovane Toscanini” a “Querelle de Brest” di Fassbinder), Franco Nero ha al suo attivo oltre 150 film con la maggior parte registi famosi nel mondo, da Pupi Avati a Carlo Lizzani, da Sergio Corbucci a Damiano Damiani, da Pasquale Squitieri a Marco Bellocchio). Grazie alla sua prestanza fisica, Nero ha incarnato fin dai suoi esordi ‘una bellezza maschile molto “americana”’, distinguendosi infatti per la sua interpretazione di Abele ne “La Bibbia” (1965) di John Huston, a cui seguì la definitiva notorietà raggiunta con “A Quiet Country Place” (1968) girato con Vanessa Redgrave.
Successivamente ha recitato in numerosi film appartenenti al genere del thriller politico italiano (Il giorno della civetta, 1968; Il delitto Matteotti, 1973; Marcia trionfale, 1976; ecc.) e in alcuni western italiani (Django, 1966). Dopo essere apparso in “2012” (2001), ha recitato in diversi film sperimentali di Louis Nero e ha debuttato alla regia con “Forever Blues” (2005), seguito da “The Man Who Designed God” (2022).
Ha lavorato molto anche per la televisione. Nel 2011 hai ricevuto una stella sulla Walk of Fame italiana a Toronto, in Canada, e nel 2022 il Premio alla carriera al Costa Rossa Festival of Arts.
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