Tony Colombo resta in carcere. È quanto ha deciso la Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso presentato dall’artista neomelodico. Colombo era stato arrestato lo scorso 17 ottobre con l’accusa di complicità esterna in associazione mafiosa.
Tony Colombo con la moglie Tina Rispoli – Spetteguless.it
Niente da fare Tony Colombo, celebre cantante neomelodico napoletano arrestato lo scorso 17 ottobre dalle forze dell’ordine con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. La Corte di Cassazione ha deciso di respingere il ricorso presentato dai legali dell’artista.
Antonino Colombo, detto Tony, classe 1986, inizia la sua carriera di cantante giovanissimo, a soli 8 anni, registrando il pezzo “A villeggiante”. Un anno dopo inizia la sua prima tournée europea e nel 1995 partecipa ad uno spettacolo al Forum di Assago a Milano. Gli anni successivi furono ricchi di soddisfazioni per lui, che nel 2001 ricevette il premio rivelazione dell’anno da Leoluca Orlando, allora sindaco di Palermo e l’anno successivo arrivò in semifinale al conservatorio di Sanremo con L’anima.
Nel 2010 firma il suo primo contratto con la Warner Music Italia, partecipando poi alle selezioni per Sanremo 2010 con Un altro amore dentro te, senza però riuscire a superarle. L’anno successivo fonda con Luca Barbato, una casa discografica, la Dea Sound, e due anni dopo registra l’album prodotto da Seamusica. Arriva la popolarità presso il grande pubblico nel 2014 quando entra a far parte del cast della decima edizione di Ballando con le Stelle. Nel 2020, dunque, ha annunciato sui social la sua intenzione di ritirarsi dal mondo della musica.
Decide la Corte di Cassazione: Tony Colombo resta dietro le sbarre
Lo scorso ottobre, quindi, Tony viene arrestato, e inizia la sua detenzione nel carcere di Secondigliano, mentre la moglie Tina Rispoli è detenuta nel carcere di Pozzuoli. Il blitz contro il clan Di Lauro di Secondigliano ha fatto scattare le manette ai polsi della coppia. A nulla sono valsi gli interventi degli avvocati Paolo Trofino e Carmine Foreste, che avevano presentato istanza di revoca della misura cautelare e la richiesta degli arresti domiciliari fuori Campania.
Tony Colombo e Tina Rispoli – Spetteguless.it
Già il Tribunale del Riesame aveva confermato la scelta del carcere, da qui la richiesta di ricorso per Cassazione. Quest’ultimo, però, aveva ritenuto tali richieste infondate, per una totale condivisione di intenti. “Si tratta di soggetti che, pur non appartenendo stabilmente ad una famiglia mafiosa, sono inseriti nelle dinamiche criminali delle cosche di Scampia-Secondigliano. C’è anche un estremo pericolo dedotto dal costante perdurare dell’inclusione in contesti illeciti” si legge nelle pagine di motivazione della Corte.
