«Nessuno rideva ai miei spettacoli comici. Sono sposato da 26 anni ma mi sento fluido. La signora Ciampi ha detto che ero un idiota” – .

«Nessuno rideva ai miei spettacoli comici. Sono sposato da 26 anni ma mi sento fluido. La signora Ciampi ha detto che ero un idiota” – .
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DiRenatoFranco

Il conduttore televisivo: «Io e mia moglie Raffaella Schifino non facciamo notizia, ma dovremmo: stare insieme per 25 anni sembra una perversione. Il pettegolezzo? Stavo stalkerando Bonolis per Laura Freddi e lui mi ha tirato una torta in faccia. Beppe Grillo mi ha chiesto 150 milioni”

Wikipedia scrive che sua madre era una “proprietaria terriera”. Tali espressioni medievali non si sentivano dai tempi dello zar.
«In effetti è esagerato, non immaginate nulla… Mia madre era figlia di una famiglia di imprenditori agricoli, ho bellissime immagini di lei ottantenne ancora alla guida del trattore. Tuttavia, c’è anche un’altra cosa che non va nella mia biografia online: la sua data di nascita. Sono del 1985, non del 1965.”
Enrico Papi non può fare a meno di scherzare. Lei esagera, esagera, surfa sopra le righe. Lo stesso che accade in TV. Ha vissuto almeno tre vite – cabarettista fallito, re dei telepaparazzi, conduttore televisivo -, ha conosciuto centinaia di persone, ha migliaia di aneddoti in parte veri e in parte inventati proprio per non deludere lo spettatore. Sempre alla ricerca di un pubblico.

Famiglia borghese, inevitabili aspettative dei genitori: cosa prevedevano per lei?
«Mio papà non voleva che facessi questo lavoro, sognava qualcosa di più sicuro. Mia madre invece era più moderna, era la mia più grande fan. Per dimostrare a mio padre che potevo farcela, cominciai ad aprire concerti nelle piazze. Mi muovevo con una grossa Mercedes che consumava milioni di litri al chilometro. Scherzavo per intrattenere il pubblico, mettevo insieme dei monologhi che mi facevano ridere, ma la gente non rideva tanto».

Quando hai capito che era il comico che non ti fa ridere?
«Un giorno ho sentito per caso le parole del manager che mi ha assunto: questo Papi non è affatto divertente, ma quando c’è lui non piove mai, porta fortuna. Sono rimasto molto deluso.

L’altra delusione che diede a suo padre fu che non riuscì a laurearsi nemmeno a Cepu.
«Che esperienza… Mi hanno preso come testimonial dopo Del Piero. Avevo una carriera televisiva consolidata ed ero già ben fuori mano. Per essere il loro uomo immagine, però, dovevo sostenere almeno tre esami all’anno. Pensavo fosse una passeggiata nel parco. Mi sono presentato al primo esame con l’aula piena, sono entrato a firmare autografi. Prima domanda. Zero. Seconda domanda. Niente. Allora ho chiesto: ma non c’è una domanda da fare? Intanto nella stanza era calato un silenzio mortale. Da lì ho capito che era una cosa seria e dovevo studiare. Ho chiuso i tre esami per rispettare l’accordo, ma poi ho rinunciato. Erano tanti soldi, ma giuro che non ricordo quanto.”

Altri inciampi?
«Ho sempre avuto molta fiducia in me stesso, forse anche sopravvalutato… Pensa che da ragazzo – ero già pazzo allora – amavo recitare, appena mettevo da parte qualche soldo affittavo un teatro da 100 posti a Roma per recitano monologhi di grandi autori, come Pirandello.”

Scusa se rido.
«Hai ragione a ridere. Non veniva a trovarmi nessuno, solo parenti e amici, ogni tanto dieci/quindici persone”.

È stato scoperto da Magalli.
«In realtà sono stato io a invadere la sua stanza, aveva un ufficio con la finestra al piano terra, sapevo che stava preparando Bis fantastico e stavo cercando qualcuno che realizzasse candid camera. Sono entrato direttamente dalla strada, dalla finestra, per propormi”.

Facciamo finta di crederci…
“Lo giuro! Giancarlo è stato eccezionale, è rimasto colpito dalla mia intraprendenza. Un giorno quel pazzo ebbe un’idea straordinaria: ci fece indossare l’uniforme nazista per chiedere lo sconto militare al cinema. Hanno chiamato la polizia”.

Poi sono arrivati ​​i pettegolezzi.
«Ho proposto un programma sulla Rai. Appena ho detto le parole video e gossip sono stato cacciato. Appena entrato dalla finestra mi fecero uscire dalla porta… finché un giorno Carlo Rossella, allora direttore del Tg1, mi diede l’opportunità di un programma di gossip. Chiacchiere, in onda dopo il Tg1 notturno. Ha funzionato e ho avuto la fortuna che Berlusconi abbia dormito poco: mi ha visto di notte e mi ha contattato per avermi a Mediaset. Pensavo fosse uno scherzo, anch’io sono stato vittima di una candid camera. Ero semisconosciuto e prese me al posto di Sgarbi che era candidato a una carica politica. Nel 1996 Papi quotidiani è stata la svolta decisiva della mia carriera”.

Tra gli “scoop” c’era la lite con Grillo: voleva 150 milioni di lire.
«Era in spiaggia a Porto Cervo, mi sono presentato con le telecamere e l’ho filmato mentre faceva il bagno con la moglie. Si avvicina, esce dall’acqua, sorride, prende la macchina fotografica e poi un pezzo di carta dove scrive che dovevo dargli 150 milioni per la pubblicazione delle immagini. Ho firmato, non mi importava. Ho trasmesso il servizio chiedendo una colletta pubblica. Ovviamente non c’è stata né la donazione né la denuncia di Grillo”.

Bonolis le ha lanciato una torta in faccia.
“Sai che non lo ricordo.”

Lo stalkerava per Laura Freddi. Anche Andrea Roncato ha avuto la stessa reazione.
“Sì, a lui andava bene: l’ho perseguitato tanto, ci ha dato tanto lavoro”.

Mike Bongiorno ha detto che tutti la odiano.
«Che pena… Mi nascondevo in albergo durante il Festival di Sanremo sperando di vederlo con qualche donna. Ma niente. Ho redatto un reportage scherzoso, con il suo ufficio stampa entrato nella sua stanza, si è arrabbiato moltissimo. Ripensandoci forse avevo esagerato”.

Peggio ancora, Mike o la moglie di Ciampi che l’ha definita pubblicamente “un’idiota”?
«Sono stato ingenuo. Ero a Sanremo condotto da Raffaella Carrà. Mi ha detto di fare un DopoFestival irriverente, il rischio di sbagliare era alto”.

Ha preso in giro la funzionaria del consolato generale italiano a Buenos Aires per la sua inflessione dialettale. Un caso internazionale.
«Era un misto di ingenuità e generosità. Lì ho capito che Sanremo crea un’attenzione incredibile, anche uno starnuto diventa un’esplosione nucleare”.

Che rapporto hai avuto con Raffaella Carrà?
«Una persona speciale, attenta ai dettagli. Un giorno mi chiese se sapevo suonare il tressette.
— Certo, sono molto bravo, risposi. Ma non era vero.
— Vuoi venire a fare una partita a casa mia?
— Temo di essere troppo forte per te.
In cinque giorni ho imparato tutte le regole. Non so nemmeno come ho fatto ad arrivare al tavolo finale con Raffaella. Mi ha anche chiesto di tornare, ma io ho detto che non avevo mai perso e per me la sconfitta era troppo difficile da digerire”.

Il successo di «Sarabanda» ti ha dato alla testa?
«In realtà è stata una follia accettare. Ero il re dei telepaparazzi e all’improvviso sono diventato un conduttore di quiz. All’inizio non decollava, avevamo il prefisso. Mi hanno dato una settimana in più. Ero disperato. Abbiamo apportato alcune piccole modifiche e ha iniziato a crescere notevolmente. Ho sudato, quindi non sono diventato troppo grande.

Effetti collaterali?
«Quel programma mi aveva cambiato la vita, lavoravo tutto il giorno e avevo perso la percezione della vita reale. Era come essere al Grande Fratello, non distinguevo realtà e televisione, a pranzo vedevo l’Uomo Gatto anche se non c’era, avevo le allucinazioni. Mi svegliavo e pensavo che ci fossero telecamere. Vivevo una realtà distorta”.

Costanzo è stato il suo testimone al matrimonio.
«Quando ci siamo conosciuti era diffidente, mi sono imposto Buona Domenica e all’inizio ci rivolgemmo con una nota formale. Poi è nato un rapporto personale molto forte, nonostante le differenze: un giorno mi ha detto che avevamo un appuntamento alle 7. Pensavo fosse sera, invece era mattina».

Avete litigato con Ilary Blasi su «Isola»?
«Ma no, assolutamente. Ne hanno parlato sui social, ma io non credo molto ai social”.

Pier Silvio Berlusconi le ha regalato tre programmi (ora è in onda su Italia 1 con «La pupa e il nerd» tutti i mercoledì). Solo Maria De Filippi osa così tanto.
“Mano! Lei è irraggiungibile. Poi sono su Italia 1. Sono grato a Pier Silvio Berlusconi per la stima, sono al servizio di Mediaset, non soffro di videobulimia, non devo necessariamente esserci”.

Pubblica costantemente foto a torso nudo su Instagram. Quanto ti piace?
«È nato per scherzo, ma si vedeva che ricevevo tanti like… È un modo ironico di autopercularsi, so che quello che faccio è ridicolo. Ma mi diverto”.

Instagram è autoreferenziale, un selfie dell’ego: l’autoironia non si coglie…
«Prometto: proverò a smettere, andrò in riabilitazione! Riduco i post a una sola foto a settimana.

Ha detto che era “fluido”.
«Non credo di aver fatto una grande scoperta. Ho sempre pensato che questa distinzione tra l’uomo macho che non deve mai chiedere e la donna fragile che va salvata non abbia senso. Potrei innamorarmi di un uomo o di una donna allo stesso modo, senza mai avere alcun tipo di preclusione”.

Si è innamorato di un uomo?
«In realtà no, ma potrebbe succedere e non ci vedo niente di male».

Era vero che hai avuto una storia d’amore con Valeria Marini?
Lungo silenzio. Sorriso. «Amo tantissimo Valeria, ma ho il ricordo del pesciolino rosso».

Ma scusa, non sei tu quello che si vanta di non aver mai usato il gobbo perché hai un’ottima memoria? (Segue il silenzio). Andiamo oltre. È sposato con Raffaella Schifino da 26 anni, ma sui giornali di gossip non si finisce mai.
«Ci ​​sosteniamo: ognuno di noi ha più difetti che pregi e per stare insieme dobbiamo saper apprezzare soprattutto i difetti. La nostra unione non fa notizia, anche se dovrebbe: due persone che stanno insieme da 25 anni assomigliano a una perversione”.

28 aprile 2024 (modificato il 28 aprile 2024 | 07:46)

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