“due testimoni lo hanno riconosciuto sotto casa di Cristiano Iovino”, il personal trainer dell’Unica picchiato a Milano – .

“due testimoni lo hanno riconosciuto sotto casa di Cristiano Iovino”, il personal trainer dell’Unica picchiato a Milano – .
“due testimoni lo hanno riconosciuto sotto casa di Cristiano Iovino”, il personal trainer dell’Unica picchiato a Milano – .

Il nome di Fedez è ancora associato a quello di Cristiano Iovino, il personal trainer che suo malgrado ha fatto parlare di sé perché fa parlare di sé Unico, in uscita su Netflix il documentario su Ilary Blasi. Aggredita a Milano nella notte tra il 21 e il 22 aprile 2024 da un gruppo di uomini non identificati scesi da un furgone nero – secondo le prime indiscrezioni, gli ultras Tifosi del Milan – Iovino era stato medicato sul posto e non aveva sporto denuncia, aggiungendo di non aver riconosciuto nessuno, ma ora qualcuno avrebbe fatto il nome del rapper.

Fedez e Cristiano Iovino, tutto quello che sappiamo sulla presunta rissa tra i due

Il rapper e personal trainer (di cui si parla nel docufilm di Ilary Blasi Unico) sarebbe venuto alle mani in un locale di Milano, poco prima dell’aggressione di quest’ultimo. Nel mirino degli inquirenti ci sarebbero alcuni ultras del Milan, molto vicini all’artista. E forse non solo loro

Secondo quanto riferisce La Repubblica, l’artista sarebbe stato riconosciuto da due vigilantes sotto la casa del personal trainer a Citylife, dove è avvenuto il pestaggio: «Impossibile non riconoscerlo, quando tutto è finito sono risaliti sul furgone e sono scappati», hanno dichiarato. Insomma, tra le persone scese da quel furgone ci sarebbe stato anche il rapper, e con lui anche una ragazza. Fedez sarebbe stato ripreso anche dalle telecamere di sorveglianza del palazzo di Iovino, ma non sarebbe indagato per l’aggressione.

Tutto era cominciato qualche ora prima, nel un posto in città, Il Club di Largo La Foppa, da una battuta di Iovino, forse un apprezzamento alla ragazza che accompagnava Fedez. Da lì, lì rissa, con tanto di tavoli e sedie rovesciati, documentati da telecamere e testimoni. Oltre a Fedez, c’erano la sua guardia del corpo Christian Rosiello, ultrà della Curva Sud, altri due della stessa fede calcistica e il rapper Taxi B. Dopo la rissa Fedez e Iovino si sarebbero sentiti telefonicamente e sembra che quest’ultimo abbia contattato alcuni amici Gli ultras della Lazioche a sua volta avrebbe iniziato a muoversi per trovare sostegno da parte dei “colleghi” Tifosi dell’Inter, al quale sono legati da un gemellaggio, i primi 35 anni festeggiati nel 2023: «Aquila e Biscione uniti di generazione in generazione», recitava il comunicato ufficiale diffuso lo scorso anno per rinnovare l’amicizia.

Gli inquirenti hanno impiegato poco tempo per mettere insieme i pezzi, perché l’aggressione a Iovino è parsa subito una sorta di aggressione spedizione punitiva. I suoi aggressori sapevano dove trovarlo e se ne sono andati a colpo sicuro. Le indagini si concentrarono subito su alcuni esponenti della tifoseria milanista, ma su questa brutta storia ovviamente non c’entra né il calcio né il tifo, ma solo un certo modo sbagliato (e malato) di risolvere le cose, con le mani. Nessuna dichiarazione pubblica è arrivata in merito dall’entourage di Fedez, almeno per il momento.

 
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