Il sospetto che si tratti di una parodia ci lacera un po’. Perché leggere le gesta di Roberto Salis Sono Cinguettio – Anzi X, specificando che non è la Decima altrimenti vi sbagliate – è esaltante e deprimente allo stesso tempo. Un po’ per loro cose fresche che diffonde, il che può essere anche un metodo astuto per aumentare la sua popolarità; ma anche perché prendersela praticamente con tutti in difesa della propria bambina non è nemmeno divertente. Papà Salis ha scoperto il rododentro e lo distribuisce a tutti sui social media. È una pianta rigogliosa, non qualche tipo di malattia. Certo, c’è anche quello velenoso, e se te lo mandano da casa Salis, un po’ di prudenza non guasta.
Comunque, basta scorrere i tweet. Le risposte a ciò che scrive sono terribili. Ma ciò che è più emozionante è il dibattito sull’argomento avviato qualche giorno fa. Don Roberto lamenta di essere «oggetto di attacchi sconsiderati da parte sostenitori del regime illiberale di Orban». E li elenca: Lega, Fdi, Libero (indirizzo web sbagliato), il giornale, “etc”, e non sappiamo chi altro abbia nel mirino. Ma basta: in pratica noi non siamo Fanpage, lui non è Meloni, quindi noi non potremmo accorgerci di stranezze e lui non potrebbe subire critiche.
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Eppure glielo fanno, certo che glielo fanno. Per noi è il turno del rododendro, per “l’evidente pochezza nel modo mediocre di discutere con cui si rivolge”, risponde un utente. Con un piccolo interrogativo: “Perché continua a tralasciare la condanna per invasione di palazzi e cerca di assolvere ancora una volta la figlia?”.
Roberto Salis si scatena, questa volta il suo rododendro lo penetra e lui reagisce male: «Chiaramente lei è una stalker: fa accuse che vengono prontamente smentite”. E annuncia il clic. Punto esclamativo e blocco da X. Tenta, il Salis, per dire ma come, Salvini non è accusato anche lui come la mia Ilaria? Gli fanno notare che il paragone non regge. “Indecente”, perché Salvini “è sotto processo per aver fatto il suo dovere di ministro dell’Interno contro l’immigrazione clandestina”, molto più di Salis…
Riprendendo un vecchio post (“meglio emigrare che votare Fratoianni») un utente sardo come lui sbotta: «Sei tu che per un posto a tua figlia e qualche soldo ti sei venduto a chi dice “Preferisco emigrare piuttosto che votarli”».
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Insegna anche il mestiere magistrati di Milano su un terreno che farebbe bene a evitare, un po’ minato per la famiglia: «L’edilizia pubblica a Milano è leader del mercato degli affitti». E siccome non sanno come gestirlo, «questo ovviamente favorisce la lobby dei proprietari di case che affittano stanze agli studenti a prezzi folli. Un magistrato dovrebbe tenerlo d’occhio»: Ungherese, forse?
Altro blocco a una giornalista, Chiara Giannini, che sbaglia ad avergli chiesto come fa a cambiare idea da destra a sinistra, dopo aver letto i suoi post. La risposta è alla Voltaire per motivi familiari: «Per un liberale come me è un dovere far sì che chi la pensa diversamente da me possa esprimere la sua opinione». È finita, la discussione con tanto di tira e molla, che il liberale Salis ha interrotto dal suo account X anche Giannini…
Il dottore è divertente o semplicemente fastidioso?
