«Sono un attore e sarò un ingegnere, la dislessia non è un limite» – .

Per gli appassionati di «Di4ri», la serie tv dedicata al mondo degli adolescenti, Liam Nicolosi is Giulio Paccagniniun bambino di seconda elementare con una battuta pronta, un amore folle per la compagna di classe Arianna e una certificazione per la dislessia. Quel personaggio sembra fatto su misura per Liam, che ha 17 anni e ha scoperto di essere dislessico durante le vacanze di terza elementare. “Quello che non sopporto – dice – è che si parli di “disturbi” dell’apprendimento, La dislessia, come la disgrafia, la discalculia o la disortografia, non sono disturbima diversi modi di apprendere e ragionare.”

Galileo ed Einstein erano dislessici

Un tema molto diffuso, visto che in Italia sono oltre 320mila gli studenti in possesso di una certificazione DSA, pari a 5,4 per centro di quelli iscritti a scuola.
Al telefono da Washington dove sta visitando alcune università con l’obiettivo di prendere una doppia laurea in recitazione e ingegneria meccanicaLiam racconta la sua partecipazione alla seconda stagione di «Di4ri» in onda ogni venerdì su Super! sul canale 47 del digitale terrestre e su Sky 625. «Alle audizioni non ho detto di essere dislessico, ma nel personaggio di Giulio – ammette – ho rivisto me stessoHo cercato di ripescare le mie emozioni, quel senso di vergogna, di inadeguatezza, le difficoltà con i compagni di classe che pensano che tu abbia un vantaggio perché hai dei test programmati e usi mappe concettuali durante i test. La dislessia è troppo spesso confusa con una mancanza di intelligenza; invece, geni come Galileo Galilei o Einstein erano dislessici e proprio per questo motivo erano in grado di pensare in modo diverso dagli altri.”

Tradizione di famiglia

Liam è figlio d’arte, suo padre è Nick Nicolosi, attore cinematografico e teatrale italianola madre è l’attrice e sceneggiatrice americana Alessia Murray«Sono cresciuto sul set e dietro le quinte – racconta – per me è stato naturale approdare alla recitazione, anche se all’inizio ero molto stressato perché imparare a memoria un copione per me era un ostacolo che sembrava insormontabile». La svolta arriva nel 2018 sul set della serie internazionale «Heirs of the night» trasmessa dalla BBC in cui interpreta la parte di un vampiro: «Arrivai sul set e non ricordavo le battute – racconta – finché il regista Diederik Van Rooijen non mi prese da parte e mi confessò che anche lui era dislessico. Mi disse che noi dislessici abbiamo una memoria fantasticama dobbiamo trovare il nostro modo di imparare i copioni. Quella sera stessa, prima di andare a dormire, ho letto la mia parte due volte, la mattina l’ho riletta ed ero pronta. Ho capito che il problema era la mia testa che mi disse: “Sei dislessico, non puoi farcela”. Da quel momento, con l’iniezione di sicurezza che mi diede il regista, trovai il metodo per arrivare sempre pronto sul set».

Diagnosi e difficoltà a scuola

Anche a scuola non sono mancate le difficoltà. La diagnosi è arrivata in terza elementare grazie all’intuizione di zia Michela, anche lei dislessica: “Dovevo leggere un libro per le vacanze – racconta il giovane attore – e ho fatto fatica, invertivo le sillabe. Ho fatto dei test che hanno confermato che sono dislessico e disgrafico”. Durante la scuola elementare non mancavano sofferenze e umiliazioni«Scrivo lentamente – spiega – so le cose, ma impiego più tempo a finire un compito e siccome a scuola si poteva fare una pausa e andare a giocare in giardino solo dopo aver consegnato i compiti, non so quante pause ho dovuto saltare».
Le cose andarono meglio alle medie dove il consiglio di classe gli fornì tutti gli strumenti per aiutarlo nell’apprendimento: uso del computer per la scrittura, più tempo per le verifiche scritte, domande programmate e mappe concettuali da tenere sulla scrivania durante i test. «Ma mi sono arrabbiato molto quando, dopo aver fatto bene un test, un compagno di classe mi ha detto: “Con gli schemi davanti, chiunque può farlo!”. Purtroppo, c’è ancora una mancanza di conoscenza sui disturbi specifici dell’apprendimento e non tutti gli insegnanti sono formati per gestire uno studente che impara in modo diverso.”

I numeri dei disturbi DSA in Italia

In Italia, secondo le ultime rilevazioni del Ministero dell’Istruzione, ci sono 326.548 studenti con DSApari al 5,4% del totale. Nella scuola primaria la percentuale di DSA è del 2,9% per le scuole statali e del 3,43% per le scuole private; nella scuola secondaria di primo grado la percentuale sale al 6,12% per le scuole statali e quasi al 10% per le scuole private, nella scuola superiore le percentuali variano dal 6,12% all’8,64%. Dal punto di vista territoriale, le certificazioni per disturbi specifici dell’apprendimento sono state rilasciate con maggiore frequenza nelle regioni del Nord-Ovest (7,9%) rispetto al Centro e al Nord-Est (6,7%), mentre al Sud siamo al 2,8%.

La nuova serie di «Di4ri»

Oggi Liam ha concluso il penultimo anno della scuola americana a Roma e ha dimostrato di saper proseguire gli studi e lavorare sul set: «Non è facile – confessa – quando giravamo a Ischia dopo otto ore di lavoro dovevo recuperare le lezioni e fare i compiti, tutto il tempo libero del weekend è per studiare: ma faccio un lavoro che amo e vorrei che la mia storia, come quella del mio personaggio, fosse utile agli altri». La novità della nuova stagione è proprio l’opportunità per il pubblico di interagire con il cast sui temi affrontati nelle puntate: dalla sofferenza di Pietro per la separazione dei genitori, all’omosessualità di Daniele, dalla solitudine di Mirko all’ansia di crescere di Isabel. “Dopo che ho pubblicato una storia su Instagram, una ragazza mi ha scritto: ‘Grazie per essere dislessica come me’. Un’altra ragazza mi ha detto che aveva molti problemi a scuola. Le ho risposto che anch’io ho difficoltà, ma ho imparato che gli ostacoli si possono superare”.

 
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