«Scriveva falsità per ottenere prestiti» – .

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Un rapporto di Bankitalia accusa Daniela Santanchè di aver falsificato i bilanci delle sue società. Che ha ricevuto due prestiti dalla Banca Popolare di Sondrio per un totale di 2 milioni e 740mila euro. Proprio su richiesta in un caso e con il sostegno di una lettera del ministro del Turismo del governo Meloni. Con quei prestiti Santanchè riuscì ad ottenere fondi di garanzia da parte dello Stato. Dichiarare investimenti e pagamenti a fornitori mai effettuati. La denuncia, insieme ad altre due firmate da Marco Pacini e Stefano Guarnieri di via Nazionale, è stata depositata l’11 aprile. Ed è finita negli atti dell’inchiesta di Milano in cui Santanchè, insieme ad altri 16 amministratori del gruppo Visibilia, è accusato di aver falsificato i bilanci delle società per sette anni.

Un bonifico da un milione di euro

La stampa scrive che tra le varie cessioni ce n’è una da un milione di euro. Eseguito a favore di D1 Partecipazioni di cui Santanchè possiede il 90% e Visibilia il 10%. Secondo il rapporto, dopo il rigetto della richiesta di 3 milioni di euro di finanziamento, Santanchè, in qualità di amministratore unico, avrebbe firmato la richiesta di un nuovo finanziamento “sostenendo falsamente” che la società fosse una start-up. Evitando così di dover presentare un bilancio in perdita. E limitandosi a presentare una previsione rivelatasi irrealistica. Così Visibilia è riuscita a ottenere un prestito da 2 milioni di euro «assistito dal fondo pubblico per le PMI gestito dal Mediocredito Centrale, controgarantito da fondi comunitari». Si allegano 103 fatture di investimenti da realizzare con soldi garantiti all’80% dal fondo pubblico.

Fatture retrodatate

Ma le fatture erano tutte retrodatate. Alcuni del 2009 e del 2010. I soldi sono andati alla Società Europea di Edizioni Spa (l’editore de Il Giornale) e a Media Enterprise Spa (che porta stampa libera metro). Quotidiani per i quali Visibilia raccoglieva pubblicità. E ancora verso altre banche e D1 Partecipazioni. Nel 2014 per pagare i fornitori sono stati utilizzati solo 390mila euro. Nel mese di novembre 2020 la concessionaria ha ricevuto un finanziamento di 740mila euro. Sempre della Popolare di Sondrio. E beneficiando della garanzia dello Stato per l’emergenza Covid-19. Anche in questo caso l’azienda è stata dichiarata start up. I soldi sono serviti per aumentare il capitale di Visibilia Editore Spa. E per ripagare la situazione debitoria venutasi a creare prima dell’emergenza.

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Tag: Bankitalia denuncia accusando Daniela Santanchè ha scritto falsità ottenere prestiti

 
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