Da qui alla fine dell’anno, i mercati si aspettano che la BCE riduca i tassi di interesse di 100 punti base, a partire dai 25 punti base di giugno, se si consolida la fiducia in un calo dell’inflazione. Lo ha riferito il capo del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, Sergio Nicoletti Altimari, nel corso di un’audizione nelle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Def.
“Nella riunione di aprile, il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di lasciare invariati i tassi di riferimento. Il Consiglio direttivo ha inoltre annunciato che l’attuale grado di restrizione della politica monetaria potrebbe essere ridotto se le prospettive di inflazione, il contesto delle dinamiche inflazionistiche e l’intensità della trasmissione della politica monetaria consolidassero ulteriormente la fiducia che l’inflazione stia convergendo stabilmente verso l’obiettivo. I mercati – ha spiegato Altimari – si aspettano un primo taglio di 25 punti base a giugno ed un calo complessivo di circa 100 punti base entro la fine dell’anno.
Superbonus, crediti cinque volte più del previsto
Nel corso della stessa audizione alla Commissione Bilancio della Camera, Bankitalia è intervenuta anche sul superbonus “valutando che l’importo dei crediti d’imposta per il Superbonus contabilizzati per competenza nei conti 2023 pubblicati dall’Istat a inizio aprile è pari a quasi il 3,7% punti di Pil (77 miliardi). Questo è più di cinque volte superiore a quello che il DEF 2023 prevedeva si sarebbe accumulato nel corso dell’anno”.
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