tra i candidati ci sono anche gli anti-vaxx che pensavano che il Covid fosse un complotto. Da Borghi a Berlato e Firial – .

tra i candidati ci sono anche gli anti-vaxx che pensavano che il Covid fosse un complotto. Da Borghi a Berlato e Firial – .
tra i candidati ci sono anche gli anti-vaxx che pensavano che il Covid fosse un complotto. Da Borghi a Berlato e Firial – .

Eccoli di nuovo pronti a cavalcare la loro battaglia contro la sanità pubblica e le teorie del complotto anche alle prossime elezioni europee. Sono i cosiddetti ‘no-vaxers’, le persone che sono contrarie – a prescindere – ai vaccini e che pensano che dietro il Covid ci sia stata una macchinazione dei poteri forti, delle aziende farmaceutiche e delle potenze straniere, alimentando dubbi e sospetti. E, attenzione, sono trasversali ai gruppi politici. Appaiono in numerose liste di aspiranti deputati che mirano a essere eletti a Strasburgo l’8 e 9 giugno.

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L’assessore che paragonò le misure di sanità pubblica alle teorie di Goebbels

Con Forza Italia, ad esempio, nel Nordest corre Cherima Fteita Firial, ex consigliera del comune di Alessandria per Fratelli d’Italia che nel novembre 2020 arrivò a dire “sembra che siamo tornati ai tempi di Goebbels”. «La notizia del vaccino serve a farci accettare il lockdown, nella convinzione che saremo liberi molto presto – scriveva su Facebook, l’allora assessore meloniano alle politiche giovanili -. Nessun vaccino però arriverà. Almeno non prima dell’estate. Il lockdown durerà fino a maggio. Giusto il tempo per completare l’operazione. Una volta che l’intero sistema economico sarà crollato, la grande speculazione finanziaria prenderà il sopravvento e porterà via tutto a prezzi stracciati. Come previsto.”

«I complici locali di questa strage epocale hanno fatto di tutto perché la situazione si ripetesse. Hanno fatto sparire la clorochina”, è stata la sua accusa. Oggi, interpellata dall’AdnKronos, minimizza quelle parole: «Sono stata fraintesa – spiega – lei. Riportavo le tesi del virologo Giulio Tarro, non erano mie affermazioni, e come tanti avevo qualche dubbio”. “Sono stato sfruttato, ma ho seguito tutte le procedure e mi sono anche vaccinato”. Tornata a Forza Italia assicura: «La mia priorità è sempre stata la tutela dei cittadini, di fronte a quell’emergenza non avevo dubbi».

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L’appassionato di caccia e l’euroscettico

Il vicentino Sergio Berlato, noto anche per la sua passione per la caccia, corre con Fratelli d’Italia, anche nel nord-est. Ma soprattutto per le sue tesi sulla pandemia, che ha voluto ricordare il primo maggio partecipando a un incontro dal titolo ‘Dopo la grande truffa del Covid 19: chiediamo verità e giustizia’, alla presenza, tra l’altro, del l’ex deputata leghista al Parlamento europeo, Francesca Donato, anche lei spesso su posizioni negazioniste.

Sempre restando tra i partiti di maggioranza, il nome più noto è quello di Claudio Borghi, economista euroscettico della Lega, che adesso è in lista con la Lega per la circoscrizione centrale. Nelle ultime ore, per chiarirsi le idee, ha elencato su , i suoi obiettivi per l’Europa, ribadendo la sua contrarietà all’Organizzazione mondiale della sanità.

Ai tempi della pandemia Borghi si è schierato più volte contro il green pass e l’obbligo di vaccinare, arrivando a sostenere che “i Paesi che hanno fatto più vaccinazioni non hanno numeri diversi rispetto ai Paesi che erano molto più indietro sulle vaccinazioni”. ”.

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Il Messaggero

 
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