Malattie trasmesse da vettori, SIVeMP denuncia la mancanza di prevenzione – .

Roma, 1° luglio 2024 – Il 26 giugno 2024 è stato segnalato in Italia, nella provincia di Modena, il primo caso autoctono di West Nile Virus (WNV) nell’uomo manifestatosi nella forma neuro-invasiva.
Questo non è un evento inaspettato. Nel nostro Paese, infatti, questo virus circola annualmente durante la stagione estiva, quando le zanzare del genere sono più attive. Culex che trasmettono l’infezione.

Un recente studio internazionale condotto da scienziati dell’IRD, del CNRS e del MNHN ha evidenziato che tra il 1975 e il 2020, i costi totali dovuti alle zanzare invasive, come Aedes egizio e Aedes albopictusvettori della febbre dengue, della chikugunya e del virus Zika, ammontano a circa 94,7 miliardi di dollari, per un costo medio annuo di 3,29 miliardi di dollari, con un picco di 20,9 miliardi di dollari nel 2013.

Gli scienziati sottolineano che i costi associati alle perdite e ai danni causati dalle malattie trasmesse dalle zanzare sono sottostimati perché in molti paesi vengono raramente quantificati o segnalati e si basano quindi esclusivamente sui costi effettivi riportati nella letteratura scientifica.

Questi costi sono letteralmente esplosi a partire dai primi anni 2000, mentre gli investimenti nella gestione e nella prevenzione dei rischi sanitari emergenti, attraverso il monitoraggio, il controllo dei vettori e altre azioni preventive, compreso lo sviluppo di vaccini, sono rimasti stabili, costantemente inferiori ai costi dei danni e rappresentano solo una frazione dei costi totali.

“Non ci stupisce più che non siano emerse strategie per salvare il Servizio sanitario nazionale e la salute pubblica, ma non riusciamo a comprendere come gli economisti della sanità, sempre prodighi di suggerimenti restrittivi sulla spesa sanitaria, applicando le loro teorie imprenditoriali non si siano mai accorti, misurandoli con proverbiale esattezza, dei costi dell’assenza di efficaci iniziative di prevenzione per ridurre la spesa sanitaria, oltre a scongiurare patologie che deprimono le potenzialità lavorative e la produzione di PIL di migliaia di persone” ha commentato il Segretario nazionale della Sindacato italiano dei veterinari in medicina pubblica – SIVeMP, Aldo Grasselli.

“Ai costi evidenziati dallo studio vanno aggiunti i danni alla salute subiti dalle persone, alle quali, invece, dovremmo garantire la massima tutela dell’integrità della loro salute, riducendo i costi inutili generati dalla cura delle patologie. La prevenzione è vantaggiosa, ma non riceve la giusta attenzione” conclude Grasselli.

 
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