Die Hart 2 – Die Harter, la recensione del sequel con Kevin Hart su Prime Video – .

Kevin Hart e il suo co-protagonista Jordan King lo hanno fatto ottenne un successo clamoroso con il film d’azione I Jefferson e ormai è considerato una vera star del genere, al pari di Tom Cruise. Ma il comico ora intende raggiungere un livello ancora più alto eliminare completamente l’uso delle controfigure; cerca finanziamenti per una grande produzione, ma finora i suoi tentativi sono caduti nel vuoto.

Nathalie Emmanuel e Kevin Hart in una scena di Die Hart 2

In Die Hart 2 – Die Harter finalmente qualcuno sembra rispondere al suo desiderio: un ricco miliardario di origini est europee intende realizza il tuo prossimo progetto ma una volta al colloquio Kevin viene sedato e si risveglia in una stanza delle torture, minacciato da un gigantesco individuo mascherato. Pensa che siano scatti estremamente realistici, prima di rendersene conto qualcuno sta cercando di ucciderlo davvero. In fuga con Jordan, anche lui rapito dal suo sconosciuto nemico, l’attore dovrà cercare di capire chi si nasconde dietro questo folle piano e perché…

Chi non muore rivede se stesso

Kevin Hart in una scena di Die Hart 2

Il primo film, che fin dal titolo fa riferimento alla quasi omonima e iconica saga con Bruce Willis, nasce come progetto a episodi sulla defunta piattaforma Quibi e anche questo seguito vide la luce in questa forma sulla sua controparte Canale Rokuprima di fare la sua comparsa in un lungometraggio nel catalogo di Amazon PrimeVideo. Chi ha già visto l’originale sa già cosa aspettarsi, ovviamente una farsa agitata con shock metacinematografici in cui il comico afroamericano scherza su se stesso e sulle dinamiche del cinema d’azione moderno, tanto ricco di citazioni e omaggi ad attori e film che hanno segnato la storia del genere.

Die Hart, la recensione: Kevin Hart in una commedia d’azione su misura

Attacco di cuore

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Die Hart 2: Die Harter – John Cena in una foto

Rispetto al precedente, il seguito può contare maggiore varietà nelle situazioni e soprattutto su una guest star d’eccezione, insomma John Cena. L’ex wrestler ha ormai definitivamente scatenato il suo animo leggero e autoironico – vedi la notte degli Oscar – ed è il personaggio più accattivante di una narrazione altrimenti travolgente, che solo a tratti coglie nel segno nel suo continuo “mitragliare” lo spettatore con gag e battute Non posso fare altro. Oltre allo stesso Hart, ritorna anche la bellezza Nathalie Emmanuelun combattivo compagno di disavventure che spesso fa fare brutta figura al protagonista, e Ben Schwartz nei panni di un tuttofare, elemento narrativo utile anche per introdurre l’idolatria nei confronti delle star del cinema.

Dietro le quinte

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Kevin Hart e Ben Schwartz in una scena

In realtà emergono altre idee, come una maggiore considerazione sull’importanza degli stuntman, argomento di discussione anche durante la stagione dei premi quando si vuole istituire categorie ad hoc per evidenziare i migliori. Le motivazioni – seppur risibili – del villain sono nascoste proprio qui, con tanto di doppelgänger inaspettato il che complica ulteriormente le carte anche nell’epilogo vero e proprio, probabilmente prossimo a ricevere un ulteriore seguito nel prevedibile terzo episodio del franchise. Alcune situazioni nel loro richiamo ad immaginari consolidati – basti pensare La miseria non deve morire (1990) o al riferimento al cd cinema verità – sono anche piacevoli, ma nel complesso Die Hart 2 – Die Harter rivela gli stessi difetti che già caratterizzavano la prima installazione: la trama è troppo labile, più adatta a brevi schizzi da cui derivano Sabato sera in diretta o di programmi comici simili a un film finito.

Conclusioni

Kevin Hart è pronto a tutto pur di realizzare un film d’azione degno di questo nome, stufo (e lo capiamo benissimo) della CG e dello split-screen standard. Peccato che quando pensa di aver trovato il finanziatore ideale scopre di essere in realtà finito nel folle piano di qualcuno che intende eliminarlo per la sua personalissima vendetta. Die Hart 2 – Die Harter, nato come il precedente in altra forma e poi ricomposto in un film di un’ora e mezza, vede ancora una volta il popolare comico afroamericano come un assoluto fuoriclasse, con la sua verve selvaggia che colpisce solo a tratti , anche se John Cena come guest star ruba la scena. Citazioni e omaggi sparsi in una farsa demenziale che è una parodia dei film d’azione ma che spesso è fine a se stessa.

Perché ci piace

  • John Cena, con lunghi capelli biondi, è irresistibile nella sua breve durata.
  • La commedia di Kevin Hart, con tutti i professionisti…

Cosa c’è che non va

  • …e i contro del caso.
  • Gag, battute e citazioni sfrenate che raramente colpiscono nel segno.
  • Un ritmo fin troppo esasperato.
 
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