Il processo a carico di Donald Trump inizierà il 15 aprile a New York con l’accusa di aver pagato illegalmente la pornostar Stormy Daniels affinché non rivelasse durante la sua precedente campagna elettorale di aver avuto una relazione sessuale con lui. Lunedì è previsto il primo atto con la scelta dei membri che faranno parte della giuria popolare chiamata a stabilire se Trump ha commesso un reato. Un evento storico, perché è la prima volta che un ex presidente viene imputato in un processo penale. Ed è solo il primo di quattro per il magnate.
Trump: “Testimonierò e dirò la verità”
Ciò che accadrà in aula farà sicuramente scalpore, non solo per le rivelazioni della pornostar Stormy Daniels, ma anche perché l’ex presidente americano ha annunciato che salirà sul banco dei testimoni per raccontare “la sua verità”. Trump è accusato di 34 capi d’accusa, tra cui il reato di falsificazione di documenti aziendali per nascondere un pagamento di 130mila dollari all’attrice e regista hardcore nel 2016 affinché lei non rivelasse la loro relazione. Oltre a Daniels, l’altra testimonianza chiave sarà quella di Michael Cohen, ex avvocato personale e faccendiere di Trump, che ha staccato gli assegni alla pornostar e coniglietta di Playboy Karen McDougal, salvo poi essere rimborsato dalla società del magnate che avrebbe spacciato le rate per “spese legali”. “Testimonierò e dirò la verità. E la verità è che non ho commesso alcun crimine”, ha dichiarato Trump qualche giorno fa, attaccando sia Daniels che Cohen, che ha definito “due bugiardi”, e il sistema giudiziario che “lo perseguita”.
leggi anche
Usa 2024, Trump record: raccolti 50 milioni in una sera, raddoppiati da Biden
Se giudicato colpevole, potrà ancora candidarsi alla presidenza?
Questo processo penale è unico tra gli altri procedimenti contro Trump – quello per tentativo di sovvertire l’esito delle elezioni vinte da Joe Biden in Georgia, incitamento all’attacco a Capitol Hill il 6 gennaio 2021 e trattamento inappropriato di documenti riservati -, che potrebbe chiudersi entro novembre, quindi prima delle elezioni. E che quindi potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro dell’ex presidente. Gli avvocati del magnate sperano in una piena assoluzione, ma se dovesse essere giudicato colpevole ogni accusa prevede un massimo di quattro anni di reclusione. Gli americani, e non solo loro, si chiedono se Trump potrebbe ancora candidarsi alla presidenza se fosse giudicato colpevole. La risposta è si. Non solo Trump potrebbe ancora candidarsi alla Casa Bianca, ma, secondo la Costituzione americana, potrebbe anche guidare gli Stati Uniti mentre è in prigione. Tuttavia, questo è al momento solo uno scenario ipotetico ed è probabile che, in caso di condanna, i suoi oppositori cercheranno di metterlo sotto accusa o di contestare la sua presidenza.
ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI SKY TG24
