“I nati dopo il 2008 non potranno mai comprare le sigarette”. Ed è scontro – - – .

“I nati dopo il 2008 non potranno mai comprare le sigarette”. Ed è scontro – - – .
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Di Luigi Ippolito

Il provvedimento del governo Sunak sarà votato questa sera al Parlamento di Londra: se passerà, chi oggi compie 14 anni non potrà mai più comprare le sigarette

Tutela della salute o neoproibizionismo illiberale? Là legge antifumo che sarà votata stasera dal Parlamento britannico divide i conservatori e riaccende il dibattito sui limiti dell’intervento statale. Il provvedimento voluto dal governo di Rishi Sunak introduce il divieto di acquistare sigari o sigarette, per sempre, per chiunque sia nato dopo il 2008: ciò significa che l’età legale per fumare aumenterà di un anno ogni dodici mesi, fino all’estinzione dei fumatori entro un paio di generazioni .

E’
la legislazione antifumo più radicale al mondo
e sarà probabilmente la più grande eredità lasciata ai posteri dal governo Sunak, povero di altri risultati.

Ma una svolta che non ha convinto tutti nelle fila dei conservatori: la legge passerà, perché è sostenuta anche dai laburisti, tuttavia il primo ministro ha concesso libertà di voto ai deputati del suo partito e si prevede che dozzine si ribelleranno, compresi alcuni ministri. A guidare il gruppo ci sono due ex primi ministri, vale a dire Boris Johnson e Liz Truss: il primo ha definito il provvedimento “assolutamente pazzesco” e il secondo ha inveito contro lo “Stato balia”. Per Boris è ridicolo che il partito di Winston Churchill, grande appassionato di sigari, voglia vietare il fumo, mentre Liz si dice contraria ai divieti in generale (e lo stesso Johnson una volta si era detto “contro il divieto di qualsiasi cosa”).

La vocazione libertaria e la tutela della salute pubblica si scontrano. Là Ministro della Sanità, Victoria Atkins, ha sostenuto che “proteggere i bambini è un valore molto conservatore. Si tratta di proteggere le generazioni future dalla dipendenza dalla nicotina”. E il professore Chris Witty, l’ufficiale medico capo nazionale che ha condotto una campagna pubblica a sostegno della legislazione, ha aggiunto che “essere a favore della scelta individuale dovrebbe significare essere contro la dipendenza deliberata di bambini, giovani e giovani adulti da qualcosa che li danneggerà, potenzialmente in modo fatale”. Ma non tutti ne sono convinti: come osserva Simon Clark, direttore della lobby pro-fumo, “se sei legalmente maggiorenne, è discriminazione se ti vengono negati gli stessi diritti degli adulti che magari hanno solo uno o due anni più di te”. Si apre, insomma, il dibattito su quanto lo Stato abbia il diritto di interferire nelle scelte individuali dei cittadini, per quanto dannose possano essere. Ma è anche una questione economica: si stima che 76.000 morti all’anno in Gran Bretagna siano attribuibili al fumo e che ancora più persone soffrano di malattie croniche per questo motivo, il che impone un peso insostenibile al servizio sanitario. Dipendenza dal tabacco ma in costante calo: ormai solo il 13% della popolazione britannica è fumatore.

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16 aprile 2024 (modificato il 16 aprile 2024 | 14:53)

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