Ucraina-Russia, le notizie di oggi in diretta | «50mila soldati russi sono morti in Ucraina» – .

Ucraina-Russia, le notizie di oggi in diretta | «50mila soldati russi sono morti in Ucraina» – .
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• È il 783esimo giorno di guerra in Ucraina.
• Xi incontra Sholz a Pechino: 4 punti proposti per “ridurre” la crisi ucraina
• Zelenskyj firma la legge sulla mobilitazione: migliaia di ucraini al fronte
• Peskov: «Tregua olimpica? Kiev potrebbe usarlo per riarmarsi”
• Aiea: «Gli attentati mettono a repentaglio la sicurezza della centrale di Zaporizhzhia»

08.22 – La Danimarca stanzia un nuovo pacchetto da 300 milioni per l’Ucraina

Il governo danese ha annunciato lo stanziamento di un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina del valore di 2,2 miliardi di corone (circa 295 milioni di euro). Il denaro andrà allo sviluppo del potenziale marittimo delle forze ucraine, nonché ai droni e alla produzione di pezzi di ricambio missilistici. Lo ha riferito il ministero della Difesa danese. I fondi del nuovo pacchetto andranno, tra le altre cose, all’industria della difesa ucraina per l’acquisto e il trasferimento gratuito di armi e munizioni, veicoli aerei senza equipaggio e la produzione di parti di missili in collaborazione con i Paesi Bassi e la Repubblica ceca, nonché per un aiuto significativo nella sfera marittima.

07:56 – BBC: «50mila soldati russi sono morti nella guerra in Ucraina»

Il bilancio dei soldati russi uccisi in Ucraina ha superato la soglia dei 50.000: nel secondo anno di guerra il numero è stato quasi del 25% più alto rispetto al primo. L’aggiornamento è stato creato da BBC Russia e il gruppo mediatico indipendente Mediazona. Nel secondo anno di combattimenti morirono più di 27.300 soldati russi. «Il budget complessivo è 8 volte superiore all’ammissione ufficiale di Mosca. Il numero probabilmente sarà molto più alto”, scrive la BBC, parlando di una “strategia del tritacarne”, cioè il modo in cui Mosca invia ondate di soldati ad avanzare senza sosta per cercare di logorare le forze ucraine.

07.32 – Suslov, consigliere del Cremlino: «Stiamo vincendo sul campo, ma i territori non ci bastano. L’Ucraina deve essere neutrale”

(di PaoloValentino) (…) Dmitry Suslov dirige il Centro per gli studi europei e internazionali presso la Scuola superiore di economia di Mosca ed è uno dei consulenti di politica estera più apprezzati del Cremlino.

A che punto è la guerra?
«La situazione delle forze sul terreno si è ormai evoluta decisamente in una direzione favorevole alla Russia, che prevale sotto ogni aspetto, armi, soldati, vantaggio dell’iniziativa. L’unico campo in cui c’è un certo equilibrio è quello dei droni. E questa situazione non è destinata a cambiare nemmeno nel medio periodo. Anche se gli Stati Uniti rilasciassero i famosi 60 miliardi di aiuti militari a Kiev bloccati dal Congresso, l’Occidente non sarebbe in grado di compensare la produzione militare russa negli anni a venire”. (…)

07.23 – Esplosioni e incendi all’aeroporto militare russo in Crimea

Il gruppo di monitoraggio Crimean Wind riferisce che nella notte si sono verificati esplosioni e grandi incendi all’interno e nei pressi dell’aeroporto militare russo di Dzhankoy, in Crimea, penisola annessa unilateralmente da Mosca dieci anni fa. I media ucraini mostrano l’immagine delle fiamme all’aeroporto postata da Crimean Wind. Secondo i residenti, le esplosioni sono avvenute prima che fosse annunciato l’allarme aereo. «Il satellite VIIRS/Suomi NPP ha registrato sei focolai di potenti incendi all’aeroporto militare russo Dzhankoya. L’ora del recupero è stata alle 3:41, ora di Mosca”, dice Crimean Wind.

07.21 – Cosa vuole davvero la Russia in Ucraina

(di Gianluca Mercuri) La Germania lo chiede alla Cina «fermare Putin». Ma quella del cancelliere Scholz a Pechino, scrive Mara Gergolet, è soprattutto un viaggio d’affari: «Ha portato con sé una tale delegazione di amministratori delegati (Mercedes, BMW, Volkswagen, BASF, Bayer), è chiaro a tutti cosa intende Berlino per de-risking: un allontanamento dalla Cina da effettuarsi il più tardi possibile”.

soluzione diplomaticaInsomma, è lontano. Dmitrij Suslov, uno dei consiglieri di politica estera più ascoltati del Cremlino, racconta con brutale chiarezza a Paolo Valentino che, con gli ucraini in evidente difficoltà, l’asticella russa è alta: oltre al “riconoscimento del controllo russo sui territori conquistati”, Mosca vuole «uno status neutrale per l’Ucraina, quindi la fine di ogni discorso sull’adesione alla NATO e limiti rigidi alla dimensione delle sue forze armate».

Paolo Valentino commenta: «Ecco perché le ipotesi di cessate il fuoco o di negoziato formulate, anche con le migliori intenzioni, da parti dell’establishment occidentale, in questa fase non hanno senso: oggi è Putin a non volere nessun negoziato che non sia nei suoi termini.”

06:56 – La Russia semina il panico a Kharkiv per incoraggiare l’evacuazione della città

Gli attacchi sempre più frequenti della Russia a Kharkiv, la città situata nella parte nord-orientale dell’Ucraina, sono un modo per costringere i residenti locali ad evacuare la città. È quanto si legge sull’agenzia d’informazione statunitense “Bloomberg” che cita proprie fonti ucraine e occidentali secondo le quali i recenti attacchi russi volti a distruggere le infrastrutture energetiche sembrano essere “uno sforzo coordinato per creare condizioni che rendano Kharkiv inabitabile”. Allo stesso tempo, le forze armate russe approfittano del momento in cui l’Ucraina non dispone di munizioni per l’artiglieria e di missili per la difesa aerea. Secondo fonti di «Bloomberg», però, questa attività messa in atto dal Cremlino sarebbe un classico atto di disinformazione che viene regolarmente applicato in ambito militare: in questo caso, l’obiettivo dei russi sarebbe quello di convincere le autorità ucraine a organizzare la sgombero dei civili dalla città, per evitare che venisse circondata prima dalle forze armate di Mosca.

06:52 – Suslov. «I territori non bastano, l’obiettivo è la neutralità di Kiev»

«La Russia non combatte questa guerra per i territori ma per garanzie e accordi di sicurezza ferrei. L’Ucraina deve essere assolutamente neutrale. Il minimo accettabile per un armistizio sarebbe il ritorno al comunicato di Istanbul dell’aprile 2022, con l’ulteriore riconoscimento del controllo russo sui territori conquistati. Quel documento stabiliva uno status neutrale per l’Ucraina, quindi la fine di ogni discorso sull’adesione alla NATO e limiti rigorosi sulla dimensione delle sue forze armate”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera Dmitrij Suslov, direttore del Centro studi europei e internazionali della Scuola superiore di economia di Mosca e uno dei consulenti di politica estera più ascoltati dal Cremlino. «Il Cremlino considera queste precondizioni indispensabili per un armistizio. Per questo motivo le possibilità di una tregua nel prossimo futuro sono molto basse. Per noi l’Ucraina deve essere veramente neutrale. Mantenere l’attuale livello di cooperazione tra Kiev e l’Occidente dopo una tregua sarebbe una sconfitta per la Russia”, ha aggiunto. Quanto all’andamento del conflitto sul campo «la situazione delle forze sul terreno è ormai decisamente favorevole alla Russia, che prevale sotto quasi ogni aspetto, armi, soldati, vantaggio dell’iniziativa. L’unico campo in equilibrio forse sono i droni. Questa situazione non è destinata a cambiare nemmeno nel medio termine. Il quadro interno complessivo è disastroso per Kiev: demograficamente, economicamente, socialmente e anche politicamente. La popolarità di Zelenskyj è in calo, crescono la sfiducia e l’instabilità. L’unica istituzione di cui gli ucraini si fidano ancora sono le forze armate”.

05:45 – Fu Cong, rappresentante della Cina presso le Nazioni Unite, condanna esplicitamente l’invasione russa

Il nuovo rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite, Fu Cong, ha presentato ieri una copia delle sue credenziali al segretario generale Antonio Guterres. Fu ha lasciato il suo incarico di ambasciatore cinese presso l’Unione europea il 29 marzo, dopo 15 mesi segnati da un progressivo deterioramento delle relazioni bilaterali innescato dalla guerra in Ucraina e dalle controversie commerciali. Alle Nazioni Unite sostituisce Zhang Jun, che ha terminato il suo mandato a fine marzo. Fu è entrato in carica come capo della missione diplomatica cinese presso l’UE il 16 dicembre 2022, nel nervosismo di Bruxelles per la mancanza di condanna esplicita da parte di Pechino dell’invasione russa dell’Ucraina. Fu ha affrontato apertamente l’argomento in un’intervista al quotidiano South China Morning Post, pubblicata a Hong Kong, il 23 dicembre 2022, in cui ha dichiarato che l’invasione ha messo il suo Paese “in una posizione molto difficile” e che i rapporti con l’Europa sono in crisi. messo alla “dura prova”.

04.30 – Per Zelenskyj la Cina può davvero contribuire alla pace

“Stiamo anche lavorando attivamente per garantire che il primo vertice globale sulla pace di giugno dia risultati. Sono grato a tutti i leader e gli stati che hanno espresso la loro volontà di parteciparvi nell’ultima settimana”. Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj su X. Il vertice di giugno si terrà in Svizzera. «Vorrei anche ringraziare in particolare il cancelliere tedesco Olaf Scholz per la sua leadership e per la comunicazione internazionale sul tema – prosegue – nonché per i segnali che abbiamo ricevuto da Pechino. La Cina può davvero contribuire al ripristino della pace giusta in Ucraina e alla stabilità internazionale. Il vertice in Svizzera rappresenta una reale opportunità per tutti noi per garantire che la Carta delle Nazioni Unite, i suoi scopi e i suoi principi inizino a funzionare nella pratica”.

Tag: UcrainaRussia notizie di oggi live mille Soldati russi morti Ucraina

 
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