Kadyrov, “malato terminale”. Le condizioni del leader ceceno – Il Tempo – .

Cosa è successo a Razman Kadyrov? Quali sono le sue reali condizioni di salute? Novaya Gazeta Europe, il giornale dei giornalisti russi in esilio, ha dedicato un lungo articolo al leader ceceno e fedelissimo di Vladimir Putin. La vicenda nasce intorno all’ascesa del maggiore generale Apti Alaudinov, anch’egli ceceno, che il Cremlino avrebbe individuato come il successore di Kadyrov. Nel gennaio 2019 a quest’ultimo è stata diagnosticata la necrosi pancreatica, una malattia difficile da curare e ad alto grado di mortalità, e alla fine dello stesso anno si sono diffuse voci di avvelenamento.

Da allora, Kadyrov ha iniziato a sottoporsi a procedure regolari, compresi interventi chirurgici, almeno due volte l’anno presso l’Ospedale Clinico Centrale del Dipartimento Amministrativo del Presidente della Federazione Russa. Nell’estate del 2020 è arrivato il Covid e poi ha sofferto di gravi problemi al sistema endocrino. Nella primavera del 2022, la salute di Kadyrov cominciò a peggiorare rapidamente: la forma del suo addome assunse tutte le caratteristiche dell’ascite pancreatogena, soffrì di una terribile mancanza di respiro, cominciò a parlare con difficoltà, camminava lentamente e si vestiva troppo pesantemente a causa del Clima ceceno. Ma soprattutto ha cominciato a scomparire dalle manifestazioni pubbliche, con solo poche apparizioni che sembravano mirate solo a calmare le acque, con la partecipazione dello stesso Vladimir Putin.

Lo scorso settembre Kadyrov era finito in coma nel reparto di terapia intensiva: secondo fonti a lui molto vicine, e con la conferma dei servizi segreti, era stato ricoverato per insufficienza polmonare acuta, sviluppatasi in seguito a un’overdose del tranquillante Dormikum, un farmaco potente sedativo comunemente usato per calmare i pazienti prima dell’intervento chirurgico. E da allora i medici parlano di lui come di un “malato terminale”. E la Russia, con le mosse attorno ad Alaudinov, è già preparata al cambio della guardia in Cecenia.