Almeno 12 combattenti filo-regime sono stati uccisi stasera in un attacco israeliano che ha colpito una fabbrica nella città di Hayyan, nel nord-ovest della Siria, vicino ad Aleppo: lo afferma l’Osservatorio siriano per i diritti umani, una ONG con sede nel Regno Unito.
“Dodici combattenti filo-iraniani di nazionalità siriana e straniera sono stati uccisi, secondo un primo rapporto, in un attacco aereo israeliano su una postazione nella città di Hayyan, a nord di Aleppo, provocando forti esplosioni in una fabbrica”, ha riferito l’Osservatorio siriano per Diritti umani. In un comunicato, il ministero della Difesa siriano ha precisato che “dopo la mezzanotte il nemico israeliano ha lanciato un attacco aereo da sud-est di Aleppo, prendendo di mira alcune postazioni nei pressi” della città: “l’aggressione ha causato diversi martiri e danni materiali”, si legge aggiunto. Dall’inizio della guerra civile in Siria nel 2011, Israele ha effettuato centinaia di attacchi contro l’esercito del regime di Bashar al-Assad e i gruppi filo-iraniani ivi basati e che lo sostengono. I raid israeliani in Siria si sono intensificati dall’inizio della guerra tra lo Stato ebraico e il movimento islamico palestinese Hamas nella Striscia di Gaza, in ottobre. Mercoledì sera, due attacchi israeliani hanno preso di mira una città costiera nella Siria centrale, uccidendo – secondo diverse fonti – una bambina e tre combattenti siriani del movimento sciita libanese Hezbollah, alleato di Damasco.
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