«Siamo 640mila». E tra i candidati ricompare François Hollande – Il video – .

«Siamo 640mila». E tra i candidati ricompare François Hollande – Il video – .
«Siamo 640mila». E tra i candidati ricompare François Hollande – Il video – .

A Parigi e in tutta la Francia è il giorno delle manifestazioni di piazza degli esponenti della sinistra e dei sindacati contro lo spettro della salita al potere del Rassemblement national. Sei giorni dopo il successo elettorale del partito di Le Pen e Bardella, che ha spinto Emmanuel Macron alla decisione improvvisa di sciogliere le Camere e indire elezioni anticipate, decine di migliaia di persone hanno marciato in tutto il Paese per gridare il loro “no” allo sgombero delle elezioni. eredi di collaboratori dei nazisti. Ma anche per ribadire, in molti casi, la rabbia contro lo stesso Macron – osteggiato da sindacati e militanti di sinistra per le sue ricette politiche su pensioni, welfare e immigrazione. Secondo la CGT, il principale sindacato francese, sabato qualcosa come 640mila persone sono scese in piazza in tutta la Francia in 182 manifestazioni diverse: 250mila solo a Parigi. Molto più limitata la stima della prefettura di Parigi, secondo la quale nella capitale hanno marciato circa 75mila persone. Ma comizi colorati e sfaccettati, in cui si sono incontrate tutte le principali sigle della sinistra che nei giorni scorsi hanno firmato il patto elettorale di correre insieme sotto la bandiera del «Nouveau Front Populaire»: dai comunisti agli ecologisti, dai radicali de La France Insoumise al Partito Socialista e alla formazione alleata di Place Publique guidata da Raphael Glucksmann. Nelle manifestazioni c’erano anche molte bandiere e slogan palestinesi in solidarietà a quella causa.

Il quadro politico

Tuttavia, di fronte alla spaccatura avvenuta a destra tra i repubblicani, ciò che ora è al centro della scena sono le battaglie sui nomi dei candidati – e sulla piattaforma politica – del fronte di sinistra. La France Insoumise, gruppo guidato da Jean-Luc Mélenchon, ha recentemente presentato le sue liste, che hanno rivelato l’esclusione di numerosi deputati considerati critici nei confronti della linea del partito. “Una vera epurazione”, protestano gli esclusi. A sorpresa, il candidato che si candiderà al prossimo Parlamento è l’ex presidente della Repubblica François Hollande, che ha anch’egli concluso il suo mandato quinquennale all’Eliseo con un picco di popolarità e lasciando un partito socialista ai minimi storici in termini di popolarità. consenso. Ora è di nuovo in campo nel quartiere della Corrèze. Lo ha confermato lui stesso: «Se ho preso questa decisione, è perché la situazione non è mai stata così grave», ha detto Hollande, aggiungendo che «l’unione della sinistra è necessaria, ma è l’unione della popolazione che è indispensabile». . Lo dice un sondaggio pubblicato oggi dal quotidiano Gli Echi, al RN viene attribuito esattamente un terzo delle preferenze (33%), nettamente davanti al Nouveau Front Populaire (25%) e al blocco che sostiene Macron (20%). Ma in una settimana il panorama politico è già stato capovolto e nelle due settimane che mancano al voto molto potrebbe ancora cambiare.

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