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Sono stati liberati oggi padre Ivan Levytskyi e padre Bohdan Geleta, i due religiosi greco-cattolici ucraini arrestati dalle forze russe nel 2022 a Berdyansk. La notizia è stata anticipata stasera da Avvenire. Il caso era stato sollevato ripetutamente dalla missione vaticana per l’Ucraina. L’inviato del Papa, il cardinale Matteo Zuppi, aveva più volte sollecitato il ritorno dei due redentoristi attivando i canali che già in precedenza hanno permesso di mettere in moto la rete che ha consentito il ritorno a casa di decine di bambini ucraini e lo scambio dei prigionieri. Modalità che hanno permesso di sbloccare l’impasse che teneva bloccati i due sacerdoti in una prigione sotto il controllo delle autorità russe.
“,”postId”:”1293df9b-2a4b-4c5e-bab9-d9de1d4c1e85″},{“timestamp”:”2024-06-29T05:05:06.187Z”,”timestampUtcIt”:”2024-06-29T07:05:06+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Kiev, raid russo a Dnipro contro un palazzo: 1 morto e 12 feriti”,”content”:”
L’esercito russo ha lanciato un attacco missilistico contro un edificio di nove piani a Dnipro in Ucraina, uccidendo almeno una persona e ferendone altre dodici. Lo hanno reso noto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ed il governatore della regione di Dnipropetrovsk, Serhiy Lysak. Lo scrive Ukrainska Pravda. Zelensky ha pubblicato su X una foto dell’edificio in fiamme, precisando che \”quattro piani sono stati distrutti\” e che \”sono necessari una quantità e una qualità sufficienti di sistemi di difesa aerea\”.
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Le forze di difesa ucraine hanno distrutto questa settimana un centro russo di sorveglianza spaziale e di comunicazione nella Crimea occupata: lo ha reso noto il ministero della Difesa, come riporta il Kyiv Independent. Il centro \”è un’importante componente militare nel sistema russo di comunicazione e navigazione satellitare\”, ha affermato il ministero, senza specificare la data dell’attacco. Una serie di esplosioni era stata segnalata in diversi insediamenti in Crimea nella notte del 23 giugno, tra cui la città di Yevpatoria e il villaggio di Vityne. Né i funzionari ucraini né quelli russi avevano commentato l’attacco. Le immagini satellitari, pubblicate il giorno successivo dal progetto investigativo Schemes di Radio Free Europe/Radio Liberty, avevano mostrato tracce di incendi sul territorio di una struttura militare a Vityne, dove secondo i media si troverebbe il 40mo complesso separato di comando e misurazione (Centro di comunicazioni spaziali a lungo raggio) delle forze aerospaziali russe.
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Il Crocus City Hall di Mosca, teatro lo scorso marzo di un attentato terroristico che ha provocato almeno 145 morti, non sarà più una sala da concerto: lo riporta l’agenzia Ria Novosti, che cita il governatore della regione della capitale. \”Non ci sarà più una sala da concerto\” al Crocus City Hall, ha detto a Ria Novosti Andrei Vorobiov rispondendo a chi gli chiedeva quali fossero i piani della regione di Mosca per restaurare l’edificio, che è stato devastato da un enorme incendio. Il 22 marzo uomini armati hanno aperto il fuoco contro il Crocus, situato nella periferia nord-occidentale della capitale, prima di appiccargli fuoco. L’attacco, il peggiore commesso in Russia dal 2004, ha provocato almeno 145 morti e 360 ;;feriti. Finora sono state arrestate più di 20 persone, compresi i quattro presunti responsabili, tutti provenienti dal Tagikistan, ex repubblica sovietica dell’Asia centrale confinante con l’Afghanistan.
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Il presidente russo ha fatto sapere che Mosca prevede di continuare a sviluppare i propri armamenti nucleari \”come garanzia di deterrenza strategica e equilibrio di potere nel mondo\”. Ma qual è la situazione sul campo? E qual è la posizione della Nato di fronte delle manovre russe? Intanto, l’Ucraina ha detto \”no\” alla proposta di accordo avanzata dai russi. IL PUNTO
“,”postId”:”8f94e069-0e88-4b64-ace7-edfd642862e6″},{“timestamp”:”2024-06-29T04:55:49.668Z”,”timestampUtcIt”:”2024-06-29T06:55:49+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Mosca schiera per la prima volta il sistema Prometheus”,”content”:”
I russi schierano il loro unico sistema di difesa aereo in Crimea, la penisola ucraina occupata e annessa nel 2014. Si tratta dell’S-500, più conosciuto come Prometheus, e promette di intercettare i missili balistici e altre armi a distanza. Non era mai stato utilizzato in battaglia fino ad ora. DI COSA SI TRATTA
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Nel corso dell’intervista con il direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis, il presidente ucraino ha affrontato diversi temi: dalla risposta alla proposta di Putin per fermare la guerra alla conferenza di Lucerna, passando per gli incontri avuti durante il G7 in Italia. L’INTERVISTA
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L’amministrazione Biden fornirà all’Ucraina armi e munizioni per un valore di 150 milioni di dollari, tra cui intercettori per la difesa aerea Hawk e munizioni per artiglieria da 155 mm: lo riferisce l’agenzia Reuters sul suo sito, citando due funzionari statunitensi. Il pacchetto di aiuti dovrebbe essere annunciato lunedì, secondo i funzionari che hanno preferito restare anonimi. Questa settimana le forze di difesa ucraine hanno distrutto un centro russo di sorveglianza e comunicazione spaziale nella Crimea occupata, ha annunciato il ministero della Difesa, come riportato dal Kyiv Independent. Il centro “è un’importante componente militare nel sistema di comunicazione e navigazione satellitare russo”, ha affermato il ministero, senza specificare la data dell’attacco. In risposta alle azioni degli Stati Uniti, la Russia deve avviare la produzione di sistemi missilistici a medio e corto raggio finora vietati da una moratoria. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti, in un incontro con il Consiglio di Sicurezza. Nel frattempo, le truppe russe hanno conquistato un altro villaggio, Rasdolovka, nella regione ucraina di Donetsk.
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meno di un minuto fa
Ucraina: rilasciati nel 2022 2 religiosi arrestati dai russi
Sono stati rilasciati oggi padre Ivan Levytskyi e padre Bohdan Geleta, i due religiosi greco-cattolici ucraini arrestati dalle forze russe nel 2022 a Berdyansk. La notizia è stata anticipata questa sera da Avvenire. Il caso era stato sollevato più volte dalla missione vaticana per l’Ucraina. L’inviato del Papa, il cardinale Matteo Zuppi, aveva più volte sollecitato il ritorno dei due Redentoristi attivando i canali che già in precedenza avevano consentito di mettere in moto la rete che ha permesso il ritorno a casa di decine di bambini ucraini e lo scambio dei prigionieri . Metodi che hanno permesso di uscire dall’impasse che teneva i due sacerdoti rinchiusi in un carcere sotto il controllo delle autorità russe.
meno di un minuto fa
Kiev, raid russo a Dnipro contro un edificio: 1 morto e 12 feriti
L’esercito russo ha lanciato un attacco missilistico su un edificio di nove piani a Dnipro, in Ucraina, uccidendo almeno una persona e ferendone altre dodici. Lo hanno annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il governatore della regione di Dnipropetrovsk, Serhiy Lysak. Lo scrive Ukrainska Pravda. Zelensky ha pubblicato una foto dell’edificio in fiamme su X, specificando che “quattro piani sono stati distrutti” e che “sono necessari sistemi di difesa aerea in quantità e qualità sufficienti”.
8 minuti fa
Kiev, colpito il sito russo di sorveglianza spaziale in Crimea
Questa settimana le forze di difesa ucraine hanno distrutto un centro russo di sorveglianza e comunicazione spaziale nella Crimea occupata, ha annunciato il ministero della Difesa, come riportato dal Kyiv Independent. Il centro “è un’importante componente militare nel sistema di comunicazione e navigazione satellitare russo”, ha affermato il ministero, senza specificare la data dell’attacco. Una serie di esplosioni sono state segnalate in diversi insediamenti della Crimea nella notte del 23 giugno, tra cui la città di Yevpatoria e il villaggio di Vityne. Né i funzionari ucraini né quelli russi hanno commentato l’attacco. Le immagini satellitari, pubblicate il giorno successivo dal progetto investigativo Schemes di Radio Free Europe/Radio Liberty, avevano mostrato tracce di incendi sul territorio di una struttura militare a Vityne, dove secondo i media si troverebbe il 40° complesso separato di comando e misurazione. (Centro delle comunicazioni spaziali a lungo raggio) delle Forze Aerospaziali russe.
9 minuti fa
Mosca, il Crocus City Hall non sarà più una sala concerti
Il municipio Crocus di Mosca, teatro dell’attacco terroristico a marzo che ha ucciso almeno 145 persone, non sarà più una sala da concerto, ha riferito RIA Novosti citando il governatore della regione di Mosca. “Non ci sarà più una sala da concerto” al Crocus City Hall, ha detto Andrei Vorobiov a RIA Novosti quando gli è stato chiesto dei piani della regione di Mosca per restaurare l’edificio, che è stato devastato da un enorme incendio. Il 22 marzo, uomini armati hanno aperto il fuoco sulla Crocus, situata nella periferia nord-occidentale della capitale, prima di darle fuoco. L’attacco, il peggiore avvenuto in Russia dal 2004, ha provocato la morte di almeno 145 persone e il ferimento di 360. Finora sono state arrestate più di 20 persone, compresi i quattro presunti autori, tutti originari del Tagikistan, ex repubblica sovietica dell’Asia centrale al confine con l’Afghanistan.
9 minuti fa
La strategia di Putin, dalla proposta di accordo con Kiev al rafforzamento delle armi nucleari
Il presidente russo ha fatto sapere che Mosca intende continuare a sviluppare le sue armi nucleari “come garanzia di deterrenza strategica e di equilibrio di potere nel mondo”. Ma qual è la situazione sul campo? E qual è la posizione della NATO di fronte alle manovre russe? Nel frattempo, l’Ucraina ha detto “no” alla proposta di accordo avanzata dai russi. IL PUNTO
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Mosca utilizza per la prima volta il sistema Prometheus
I russi schierano il loro unico sistema di difesa aerea in Crimea, la penisola ucraina occupata e annessa nel 2014. Si tratta dell’S-500, meglio noto come Prometheus, e promette di intercettare missili balistici e altre armi a distanza. Non era mai stato utilizzato in battaglia fino ad ora. DI COSA SI TRATTA
9 minuti fa
Zelensky a Sky TG24: “Ultimatum di Putin, è nuovo nazismo”
Nel corso dell’intervista al direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis, il presidente ucraino ha affrontato diversi argomenti: dalla risposta alla proposta di Putin di fermare la guerra alla conferenza di Lucerna, passando per gli incontri svolti durante il G7 in Italia. L’INTERVISTA
