Israele “potrebbe attaccare presto il Libano” – .

Israele “potrebbe attaccare presto il Libano” – .
Israele “potrebbe attaccare presto il Libano” – .

IL Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) potrebbero lanciare un’operazione militare terrestre nel Libano meridionale, sede di Hezbollahnella seconda metà di luglio. Lo riferisce la Bild, citando le sue fonti diplomatiche in condizione di anonimato, secondo cui l’esercito israeliano potrebbe attaccare “nella terza o seconda settimana di luglio”. Nel frattempo, la compagnia aerea tedesca Lufthansa ha annunciato la sospensione dei collegamenti aerei con Beirut almeno fino al 31 luglio, adducendo “ragioni di sicurezza”.

Si tratta di uno “scenario estremo” che potrebbe incidere sul delicato equilibrio della regione, hanno detto fonti a Bild, parlando di una “guerra senza limiti” all’orizzonte. “L’avanzata di Israele in Libano è più vicina che mai. È stata fissata una data”, ha spiegato la fonte.

Le agenzie di intelligence statunitensi hanno anche avvertito che, salvo un accordo dell’ultimo minuto tra Israele e Hamas, la probabilità di una guerra totale ha raggiunto il picco “più alto che in qualsiasi altro momento delle ultime settimane”.

L’Iran e il suo sostegno a Hezbollah: “Tutti i mezzi in campo per la guerra contro Israele”

Nel frattempo, l’Iran è pronto a schierare tutti i mezzi a sua disposizione per supportare i militanti di Hezbollah in una guerra su vasta scala contro Israele. Lo ha affermato in un’intervista al Financial Times Kamal Kharazi, consigliere della Guida Suprema dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei e capo del Consiglio Strategico per le Relazioni Internazionali dell’Iran.

“In una situazione del genere, non avremmo altra scelta che sostenere Hezbollah con tutti i mezzi”, ha sottolineato Kharazi in risposta a una domanda sul fatto che l’Iran avrebbe fornito supporto militare al movimento sciita in caso di un conflitto su vasta scala.Il popolo arabo, i paesi arabi e l’asse della resistenza sosterranno il Libano contro Israele“, ha aggiunto. Tuttavia, secondo il consigliere del leader iraniano, un’ulteriore escalation del conflitto e la sua espansione “non corrispondono agli interessi né dell’Iran né degli Stati Uniti”.

Raid Idf su Khan Younis

Nel frattempo, le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno condotto attacchi aerei su Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, dopo aver ordinato ai civili di evacuare la zona. Secondo l’esercito israeliano, gli attacchi hanno preso di mira siti in un’area da cui ieri è stata lanciata una raffica di 20 razzi contro le città israeliane.

Secondo le IDF, tra i siti colpiti c’erano un deposito di armi, un appartamento utilizzato dai terroristi e altre infrastrutture.

Muore la madre dell’ex ostaggio Noa Argamani, era malata terminale

Liora Argamani, la madre dell’ex ostaggio Noa, che è stata salvata il mese scorso in un raid delle Forze di difesa israeliane a Nuseirat dopo otto mesi di prigionia nella Striscia di Gaza, è morta. La donna aveva un cancro terminale e aveva ripetutamente espresso il desiderio di vedere la figlia un’ultima volta prima di morire. Noa è stata al suo fianco in ospedale da quando è stata rilasciata, ricorda Ynet.

“La mia preoccupazione più grande durante la prigionia erano i miei genitori”, ha detto Noa in un messaggio video, riferendosi al cancro terminale della madre. “È un grande privilegio poter stare con lei”, ha aggiunto, chiedendo che venga fatto tutto il possibile affinché anche gli altri ostaggi possano riconquistare la libertà.

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