Riprendono le esercitazioni di artiglieria della Corea del Sud. Dopo sei anni, Seul ha deciso di riprendere le manovre vicino al confine terrestre con il Nord come parte delle attività aumentate lungo la zona demilitarizzata (DMZ) dopo la sospensione del patto militare del 2018 firmato con Pyongyang. L’obiettivo, secondo l’esercito, sarebbe “migliorare le capacità di risposta e la prontezza della potenza di fuoco in caso di provocazioni nemiche”, e per farlo hanno sparato circa 140 colpi di obici semoventi K9 e K105A1 nei poligoni delle province di Gyeonggi e Gangwon, entro 5 chilometri dalla linea di demarcazione militare nella DMZ che separa le due Coree.
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La mossa di Seoul
“Le esercitazioni a fuoco vivo, le prime ad essere condotte sulla terraferma dopo la normalizzazione delle attività in seguito alla completa sospensione da parte del governo dell’accordo militare del 19 settembre 2018, si sono concentrate sul rafforzamento della prontezza dell’artiglieria e delle capacità di risposta in caso di provocazioni nemiche”, ha affermato l’esercito di Seul in una nota, assicurando che “da ora in poi, le esercitazioni di artiglieria e l’addestramento delle unità di manovra nelle aree di confine saranno condotti regolarmente”. La mossa è avvenuta quasi un mese dopo la decisione presa dalla Corea del Sud il 4 giugno di sospendere l’accordo militare intercoreano del 2018, in seguito alle campagne di palloni carichi di rifiuti inviate dalla Corea del Nord al Sud e ai tentativi di Pyongyang di interrompere i segnali GPS vicino alle isole di confine.
Da fine maggio, la Corea del Nord ha lanciato più di 2.000 palloni pieni di letame, tra cui escrementi umani, in risposta ai volantini anti-Pyongyang inviati al Nord da disertori e attivisti del Sud. In precedenza, in base all’accordo, esercitazioni di artiglieria e navali, così come esercitazioni sul campo a livello di reggimento, erano vietate a causa delle zone cuscinetto terrestri e marittime istituite nell’area per sedare le incomprensioni tra i militari. La scorsa settimana, i marines sudcoreani hanno ripreso un’esercitazione a fuoco vivo su larga scala, che ha coinvolto obici K9 e sistemi di lancio multiplo di razzi Chunmoo, per la prima volta in sette anni su isole vicino al confine marittimo intercoreano occidentale strettamente sorvegliato nel Mar Giallo.
La Corea del Nord testa un missile con una supertestata
Nel frattempo, la Corea del Nord ha affermato di aver testato con successo un nuovo missile balistico tattico in grado di trasportare un’enorme testata, ma Seul afferma che il test è fallito e che quello di Pyongyang è una “bugia”. Secondo l’agenzia ufficiale nordcoreana KCNA, il nuovo modello Hwasongpho-11Da-4.5 “trasportava una testata simulata di prima classe da 4,5 tonnellate” ed è stato testato “per verificarne la stabilità in volo e la precisione sul bersaglio su una gittata massima di 500 chilometri”. Per l’esercito sudcoreano, tuttavia, il test è fallito nella sua primissima fase, esplodendo nei cieli della stessa Corea del Nord.
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