“danno a librerie e cartolerie” – .

“Il decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito che fissa i prezzi delle scuole primarie per l’anno in corso, promulgato venerdì scorso, non ha dato attuazione a quanto lo stesso governo si era impegnato a fare con l’approvazione dell’ordine del giorno proposto dai rappresentanti della maggioranza, consentendo così la reiterazione in molti territori delle gare per le forniture librarie o l’imposizione da parte dei Comuni di sconti sulla rete commerciale già indebolita dagli aumenti dei costi fissi e dalla riduzione dei margini (ormai i testi della scuola primaria si acquistano con sconti medi sul prezzo ministeriale che va dal 15-13 per cento fino al 10 per chi lavora solo con il grossista)”. Lo si legge in una nota di Confesercenti Piacenza.

“Riteniamo inaccettabile – dichiara Nicolò Maserati, presidente di Confesercenti Piacenza e vicepresidente nazionale Sil Confesercenti – che questo “stemma” creato dagli enti locali, perché è questo che considera lo Stato trasferire le risorse ai Comuni come da il decreto prezzi, viene perpetrato con risorse proprie e che lo Stato non ha la forza di bloccarlo, considerato che molti Comuni non rispettano i termini di pagamento, esponendo la rete commerciale a lunghe attese con gravi ripercussioni sulla liquidità”. “Tutto ciò – conclude Maserati – si aggiunge ai tanti problemi irrisolti sul fronte dell’editoria scolastica per librerie e cartolerie, che hanno già contribuito a rarefare la rete commerciale e che in assenza di risposte porteranno ad un’ulteriore riduzione del servizio questo anno anche territorio; per questo invitiamo ancora una volta il ministero a convocare il tavolo di filiera”.