“Creiamo aperitivi letterari in questa città che sembra casa. C’è chi vende esperienze. Preferiamo lasciarli vivere” – Lavocediasti.it

“Creiamo aperitivi letterari in questa città che sembra casa. C’è chi vende esperienze. Preferiamo lasciarli vivere” – Lavocediasti.it
Descriptive text here

Per accompagnarvi nella lettura di questa intervista vi consiglio il brano There’s Nothing Holdin’ Me Back, di Shawn Mendes, contenuto in elenco di riproduzione Orgoglio astigiano” SU Spotify

Un’intervista che sa di Gin and Tonic. Posso dire di aver contrassegnato anche questa opzione dalla lista delle nuove esperienze da fare almeno una volta nella vita. Ho avuto compagni di viaggio alcuni ragazzi e ragazze di Cuba Libri, associazione letteraria astigiana che promuove la cultura attraverso la lettura, senza dimenticare la dimensione ludica e ricreativa.

Inutile dire che ci siamo incontrati all’ora dell’aperitivo. L’ora d’oro ha fatto il resto, rendendo ancora più magico l’incontro con i vecchi amici.

Ragazzi, come è nata l’idea di Cuba Libri e perché?

È nato da un’idea di Marco Alpan e Gaia Mussa, per poi coinvolgere sempre più persone. Un progetto che vede la luce dall’esigenza di incontrarsi, stare insieme, e parlare di libri e letteratura, per conoscere i personaggi che popolano pagine e pagine di testi. Un gruppo di lettura per raccogliere le opinioni degli altri, discutendole davanti a un cocktail. Il progetto nasce il 1 aprile 2022, da discussioni informali: non lezioni frontali o incontri statici e accademici, ma aperitivi letterari.

Quando decidi di fare il cambio e diventare un’associazione culturale?

11 novembre 2022, quando da collettivo diventiamo un’associazione culturale a tutti gli effetti. I nostri incontri, oggi come allora, si svolgono due volte al mese, tutto l’anno tranne il mese di agosto. Abbiamo un consiglio di amministrazione che comprende, oltre a Gaia e Marco, Alessio Cirlincione Palumbo, Beatrice Viazzi, Carlotta Bianco, Edoardo Orta, Lucia Cavagnino, Luigi Armanino, Manuela Mariuzzo e Paolo Sernini. Oggi contiamo una quarantina di iscritti.

Quante persone coinvolge all’incirca ogni incontro tra “cubani”?

Ad oggi non meno di 25 persone, per un massimo di 50. Siamo al FuoriLuogo, che ormai è diventata la nostra casa. C’è una grande libertà di partecipazione: viene chi vuole venire, non c’è una partecipazione obbligatoria e fissa. Durante l’aperitivo si discute del libro che ogni mese viene proposto, anche di demolirlo, se necessario. Ciò non significa che debba necessariamente piacerti e che il feedback sia sempre positivo e, soprattutto, la lettura del libro in questione non è obbligatoria (anche se, ovviamente, è consigliata).

Migrazione continua e comunitaria, per andare oltre l’individualità

Pensare alla comunità che si è formata e radicata attorno al concetto di Cuba Libri è incredibile. Trattandosi di un’intervista di gruppo (e non di un dialogo faccia a faccia con un unico portavoce dell’associazione, come ci si potrebbe aspettare) mi permette di capire che la dimensione corale e collettiva è sinceramente presente in questo progetto. E mi ricorda quanto sia importante nella vita riuscire ad andare oltre la propria individualità. Un po’ come l’amore autentico: migrazione continua dell’uno verso l’altro, uscire dalla propria individualità verso l’altro e non portare verso e dentro di sé l’oggetto desiderato. In Cuba Libri ho potuto vedere questa migrazione continua: il pensiero di ognuno migrava verso il riflesso dell’altro, fino a creare una sana nuvola di idee, che quasi non aveva più un pensatore. Ho davvero capito cosa significa migrazione. VERO.

Esiste una sorta di unità di misura che indichi il gradimento del libro proposto di volta in volta?

Sì, qualcosa di tutto nostro. Dato che i nostri sono aperitivi letterari, abbiamo deciso di classificare i vari libri in base alla loro gradazione alcolica. Il testo che finora ha ottenuto il minor numero di voti, ovvero il 30%, è stato un testo di McEwan. Mentre quello che ci è piaciuto di più, per il momento, è Fahrenheit 451, di Bradbury, che ha ottenuto un 85%. Diciamo che il connubio tra libro e cocktail ci è venuto naturale fin dall’inizio e lo abbiamo portato anche durante le presentazioni. Se ci viene in mente l’associazione tra bevanda e cibo, la proponiamo direttamente all’autore. È un po’ come il marchio, qualcosa che caratterizza tutte le nostre presentazioni, qualcosa di identitario.

Che rapporto hai con il territorio astigiano? È cambiato rispetto all’inizio?

Oggi siamo molto legati al territorio: è stata una scelta importante far radicare questo progetto in questa città, nella quale crediamo molto. Abbiamo scelto un luogo di Asti che ci rappresentasse, che fosse casa, ovvero il FuoriLuogo. Nella zona non c’erano gruppi di lettura, soprattutto per i giovani, anche se siamo aperti a tutte le fasce d’età. Per come si è configurato questo progetto, diciamo che sta diventando sempre più qualcosa di molto astigiano, radicato, anche attraverso le sinergie create con le diverse realtà locali.

Il networking è molto importante, soprattutto in questo settore. Con chi lo stai costruendo?

Abbiamo collaborazioni con diversi enti locali, tra cui Proteggiamo la nostra casa, Libera Asti, Asti Slow Fashion, Libraccio (con il quale organizziamo anche presentazioni/eventi, presentando autori anche fuori Asti), Spazio Kor, Un libro per Daniela, Gruppo di Lettura del Liceo Classico Alfieri e tanti altri.

Secondo te l’astigiano si ama abbastanza?

Asti non si ama abbastanza. Si poteva fare di più e la nostra associazione è la dimostrazione di come, anche senza dover necessariamente stravolgere le cose, si può dare un contributo importante alla propria città. Ogni realtà, nel suo piccolo, sta facendo il suo. Mini tasselli che, se uniti correttamente, possono creare un bellissimo puzzle, un grande mosaico. Pensiamo che ad Asti sia difficile fare rete e noi ci stiamo impegnando molto in questo senso, innanzitutto comunicando nel modo giusto.

I principali problemi di questa città?

Spesso le persone non conoscono affatto certe realtà del proprio territorio, che in realtà sono a portata di mano, le avrebbero proprio sotto il naso. Secondo noi gli astigiani hanno voglia di partecipare agli eventi, di fare cose, ma spesso non riescono ad essere consapevoli di ciò che li circonda. Per questo le nostre eccellenze andrebbero promosse meglio: scoprendone una se ne potrebbero scoprire tante altre. Si dice che le associazioni debbano vendere un’esperienza. Noi, però, cerchiamo di farlo vivere, offrendo qualcosa che prima non c’era. Crediamo che un altro grosso problema sia l’università: dovrebbe essere meglio strutturata, sia in termini di offerta formativa, sia in termini di radicamento nel territorio. La nostra università non è ad Asti, ma è una sede distaccata di altre. Lavorare sul rafforzamento dell’università rimetterebbe in moto tutto. Alcuni di noi pensano che Parma sia Asti come avrebbe potuto essere. Ad Asti abbiamo molte persone di mezza età in arrivo, la fascia dei 20-30 anni, cioè gli studenti universitari, sono pochissimi ad Asti proprio per questo secondo noi.

I tuoi ultimi progetti?

Il più recente è il podcast Cuba Libri, che esce una volta al mese. Non c’è una data precisa per scelta, ma sarà comunque online a inizio mese. Cerchiamo sempre di farli uscire prima del primo incontro del mese successivo. Discorso di 7/10 minuti sul libro del mese precedente, con parti di lettura dei brani. Il progetto è stato realizzato interamente dalle persone di Cuba Libri, con magari qualche ospite esterno puntata per puntata. All’interno raccogliamo anche pareri sul libro letto, fornendo una solida immagine di quello che è stato l’incontro, con curiosità sull’autore e approfondimenti. Ad ogni puntata è abbinato un drink. È per noi motivo di grande orgoglio che i podcast siano presenti su Spotify e YouTube. Ci teniamo a ribadire che anche la colonna sonora del podcast è realizzata da “Cubani”: Amedeo Freisa e Jane Plumbini.

Altri progetti completati?

Abbiamo realizzato la mostra letteraria “Decanter”, in tre giorni, a FuoriLuogo, lo scorso luglio, collaborando con la casa editrice Fandango. E poi abbiamo collaborato con Assaggio Ludico, con la mostra L’Ecole e molto altro. Abbiamo organizzato anche il “Cubalentino”, nel febbraio 2023, in occasione di San Valentino. Un evento per trovare la tua affinità letteraria. Un vero e proprio Speed ​​Date letterario in cui ognuno ha portato il proprio libro preferito, con l’obiettivo di trovare affinità partendo dalla letteratura. Cuba Libri crea relazioni e amicizie. Facciamo cene per i soci, siamo pieni di idee e abbiamo tanta voglia di farlo, in modo che ognuno possa mettere a frutto le proprie competenze. Ognuno ha il suo spazio e tutti insieme siamo una forza.

Cosa cucini?

A maggio leggeremo un libro che ha come tema il rapporto uomo/cane o uomo/animale, agli incontri verrà anche Lida dall’astigiano. Il 19 maggio faremo una passeggiata con momenti letterari. Il tutto a scopo benefico: devolveremo parte del ricavato in beneficenza. A giugno, invece, affronteremo il tema della disabilità. E poi stiamo lavorando al sito Cuba Libri, dove le persone potranno vedere i prossimi eventi e tutte le informazioni, con brevi commenti a ciò che hanno letto, con tutti i nostri voti. Collaboreremo anche con Indieflash (altro Asti Pride, QUI l’intervista), creando con loro una rubrica letteraria.

Un consiglio ai giovani come te (o meglio, noi) in cerca della propria strada?

Siamo i primi a pensare a questa domanda! Sarebbe bello farlo insieme, davanti ad uno Spritz e ad un buon libro. Pensiamo sia fondamentale condividere le proprie passioni con qualcuno, per dare vita a nuovi progetti, nuove esperienze. Partiamo da lì ed è solo l’inizio…

Il video saluto ai lettori di Orgoglio Astigiano

Vuoi restare aggiornato sulle Storie dell’Asti Pride?
Partecipa all’evento il 14 novembre al Teatro Alfieri, gli “GLI STATI GENERALI DELL’ORGOGLIO ASTIGIANO”!

Orgoglio Astigiano è un progetto che mira a portare alla luce storie di vita e talenti del territorio, che trova il suo spazio nella rubrica settimanale “Storie di Orgoglio Astigiano”, curata dalla giornalista Elisabetta Testa.

Tag: crea letterario aperitivi città sente casa vendi esperienze preferisci live Lavocediasti .it

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV presentazione del libro di Francesca Cappelletti lunedì 6 maggio alle 18 all’Ariostea e online – Telestense – .
NEXT La biblioteca mobile entra nella scuola. Lettura ad alta voce con gli studenti – .