“Una competizione che evolve e valorizza le terre alte” – .

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TRENTO. E’ Anni d’oro Di Arno Camenisch è il libro vincitore della 50esima edizione del Premio Itas Libro della Montagna. Una cerimonia di premiazione avvenuta nel corso della serata di spettacolo per celebrare il cinquantesimo anniversario del riconoscimento ideato e realizzato dall’azienda trentina.

L’evento ospitato da Raffaello Fusaro è stata animata da due prestigiosi ospiti, Corrado Augias E Veronica Pivettiche ha valorizzato il tema delle Terre Alte coniugando l’importanza dell’ambiente con la lungimiranza di investire nella valorizzazione della cultura alpina, come fa Itas Mutua con il suo concorso letterario giunto alla cinquantesima edizione.

“Il Premio Itas ha festeggiato la sua cinquantesima edizione, entrando di diritto nel novero dei premi letterari più antichi”, commenta Enrico Brizzi, presidente della Giuria del Premio Itas. “Per noi è stata l’occasione per ripercorrere la sua storia, dagli anni pionieristici a quelli caratterizzati dalla presidenza della giuria di Mario Rigoni Stern, con una serata speciale dedicata ai premi e un solenne volume celebrativo. Viva il nostro Premio Itas e il libro della montagna”.

Nel libro Arno Camenisch, Golden Years (edizioni Keller), racconta la storia di Margherita e Rosa-Maria che da 51 anni gestiscono un chiosco e un distributore di carburante che sono il punto di riferimento per l’intero paese e per chi percorre le strade di quelle montagne. Arno Camenisch tratteggia con grande ironia e una certa nostalgia un mondo bello e luminoso che rischia quasi di scomparire, in un racconto dal valore universale che fa di un piccolo angolo di montagna uno specchio dei nostri tempi.

“Molte cose sono cambiate dal 1971 ma così come la nostra Compagnia ha continuato la sua attività di mutua assicurazione, il Premio Itas ha continuato la sua opera di valorizzazione della cultura delle Highlands in tutte le sue forme e manifestazioni”, le parole di Alberto Pacher e Giuseppe Consolirispettivamente vicepresidente vicario E presidente uscente di Itas Mutua. “Una cultura che si è evoluta naturalmente nel tempo e che il nostro Premio ha saputo esprimere al meglio non solo celebrando le proprie opere, ma anche organizzando una molteplicità di iniziative, progetti, eventi e collaborazioni che hanno permesso al Premio stesso di identificarsi come vera e propria cartina di tornasole per le evoluzioni culturali della società nel suo complesso. Ci siamo così resi conto di aver sviluppato, nel tempo, una particolare sensibilità oggi orientata anche alla tutela di questo delicato territorio, che abbiamo il dovere di preservare il più intatto possibile per le generazioni che verranno dopo di noi”.

Anche Corrado Augias, ospite d’eccezione della serata di Premiazione, ha commentato: “Sono lieto di partecipare a questo momento importante per l’Itas Award che con le sue 50 edizioni raggiunge un traguardo storico. È fondamentale che oggi ci sia ancora chi, con passione e forza, possa diffondere i valori e la cultura espressi dall’intera letteratura e in questo senso mi congratulo con il Premio Itas”.

Questo motivazione con cui la giuria ha riconosciuto il valore del lavoro di Arno Camenisch:

Arno Camenisch è a pieno titolo un “narratore di montagna”; è cresciuto nell’area alpina, scrive in tedesco e nel romancio del suo nativo Cantone dei Grigioni, e il punto di vista che adotta sull’altopiano nel suo ultimo romanzo ha lasciato incantata la giuria.

Si potrebbe dire che Camenisch guardi le montagne dal basso, poiché i due protagonisti della sua storia gestiscono un chiosco a soli ottocento metri sul livello del mare lungo la strada che porta a un passo. Il loro punto di osservazione, quindi, non è semplicemente posto a un’altitudine modesta rispetto alle vette che lo circondano, ma coincide con un punto di transito obbligato per chi – gente del posto, gitante o vacanziere più o meno illustre – si muove attraverso la valle.

Quante volte siamo passati davanti a un distributore di benzina isolato, magari che vendeva generi alimentari e articoli di cancelleria, e ci siamo chiesti che tipo di vita conducono le persone che lo gestiscono?

Con il suo ultimo libro Camenisch ci dà la risposta, mettendo in scena i ricordi e i piccoli battibecchi di Margrit e Rosa-Maria, che aprono il chiosco tutti i giorni dal 1969. Da più di cinquant’anni vedono passare la gente e raccolgono le loro confidenze, e il flusso del loro dialogo coincide con l’intera opera. Si nutre delle grandi nevicate del passato e delle vicende sentimentali dei valligiani, delle grandi domande sul nostro posto nel mondo e di quando si giocava un Mondiale e i ragazzi impazzivano per le figurine dei calciatori.

Il mondo intorno a loro è cambiato di mese in mese, ma Margrit e Maria-Rosa continuano ogni giorno ad accendere il loro cartello giallo, che sembra “l’interruttore principale” del paese.

Sorridiamo e ci commuoviamo leggendone, riflettiamo su cosa stanno diventando le montagne e salutiamo il talento di un autore vero, capace di trovare l’umanità più autentica anche in un luogo che per i più rappresenta solo una tappa tecnica, se non un’inutile distrazione lungo la strada che porta a destinazione.

Per questo motivo, e per lo stile asciutto ed evocativo dell’autore, la giuria che ho l’onore di presiedere premia “Anni d’Oro” di Arno Camenisch con il Premio Itas 2024.

Gli altri vincitori delle rispettive categorie sono:

Adam lo scalatore di Pietro Dal Pra e Adam Ondra, South Side, per la sezione “Alpinismo e sport di montagna”.

Vai percorso a cura di Yuri Basilicò e Sara Furlanetto, Rizzoli, per la sezione “Guide e mappe”.

Alla scoperta dell’invisibile. L’incredibile storia di Alexander von Humboldt di Volker Mehnert e Claudia Lieb, Donzelli, per la sezione “Libri per bambini”.

La montagna di Carlo Mollino di Antonio De Rossi e Roberto Dini, Hoepli, per la sezione “Ricerca e ambiente”.

Vincitore del “Menzione speciale Trentino”: Mercati leggeri. Ottici e fotografi Tesini tra Ottocento e Novecento a cura di Elda Fietta, Publistampa Edizioni.

Un altro menzione speciale fu assegnato alla casa editrice Lato sudper il lavoro di qualità svolto con costanza in questi anni nella pubblicazione di guide e mappe.

Oltre alla speciale serata di premiazione, come da tradizione, si rinnoveranno anche i consueti eventi presentazione delle opere vincitrici con gli autori all’interno del cartellone del Trento Film Festival, preziose occasioni di dialogo con il pubblico del Premio Itas:

27 aprileOre 17:30, Salotto Letterario in Piazza Duomo, presentazione del libro Mercanti di luce. Ottici e fotografi da Tesis tra Ottocento e Novecento con Elda Fietta

29 aprileOre 16:00, Salotto Letterario in Piazza Duomo, presentazione del libro Anni d’oro con Arno Camenisch

2 maggioOre 17:30, Salotto Letterario in Piazza Duomo, presentazione del libro Adam lo scalatore con Petro Dal Pra.

4 maggioOre 11.00, T4Future in Piazza Fiera presentazione del libro Alla scoperta dell’invisibile. L’incredibile storia di Alexander von Humboldt

Anche quest’anno il Premio Itas sarà protagonista della Fiera Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 9 al 13 maggio. Accanto a Trentino Marketing e Trento Film Festival, il Premio rinnova la sua partecipazione allo spazio la Sala della Montagna e aiuterà ad animare 5 giorni di appuntamenti per incontrare autori, editori e appassionati di letteratura di montagna.

A Torino saranno presentati i libri protagonisti di questa edizione, oltre a due eventi dedicati alla spettacolarizzazione live del podcast”Incandescenza”, premiato con il Premio Itas.

 
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