Matteo Salvini nel mirino. Nelle ultime ore, all’esterno del “Bocciofilo Martesana” di via Rovigno a Milano, sono apparse alcune scritte contro il leader della Lega e contro Silvia Sardone, esponente milanese del Carroccio. La location non è casuale perché è lì venerdì sera che il numero uno del partito presenterà il suo nuovo libro “Controvento, l’Italia che non si arrende”. Sui muri sono stati lasciati messaggi inequivocabili: “Lega e Fdi vergogna umana”, “Gli unici leghisti stranieri nei quartieri” e “Non siete i benvenuti”, accompagnati dall’acronimo “Zona antifa”.
“Scritte preoccupanti, provenienti dall’area antagonista e anarchica, che vogliono intimidire la Lega. Sia chiaro a questi antidemocratici di professione, la manifestazione si farà e noi continueremo ad essere presenti nei quartieri e nelle periferie di Milano. Tra l’altro non bisogna dimenticare che esattamente due mesi fa i centri sociali, guidati dalla Lambretta, avevano assalito la polizia in via Padova per impedire una fiaccolata della Lega per la sicurezza del territorio e la presentazione del libro di Silvia Sardone” , hanno commentato la stessa Sardone – leader della Lega alle prossime elezioni europee – e Samuele Piscina, segretario provinciale della Lega.
«I soliti ‘democratici sinceri’, quelli che a Milano non mancano mai, quelli per cui l’unica opinione legittima è la loro, hanno imbrattato i muri intorno alla Bocciofila Martesana di Milano con scritte rosse con i soliti slogan. Ecco a cosa siamo arrivati: insulti, insulti e minacce per la presentazione di un libro”, il commento di Fabrizio Cecchetti, coordinatore della Lega Lombarda per Salvini premier. “Va da sé che queste vigliacche minacce non ci fermeranno, va da sé che la madre degli idioti è sempre incinta, è inutile – hanno concluso i due – aspettare una condanna o un allontanamento della sinistra dal governo di la città”.
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